Ritorna a Napoli il Festival Internazionale “Artecinema”

Arrivato alla sua 21ma edizione, “Artecinema” a Napoli rappresenta l’evento per eccellenza che unisce Arte, Architettura e Fotografia sotto un’unica espressione, quella del linguaggio cinematografico.

Anche quest’anno i partner del progetto sono: il Museo Madre, tramite la Fondazione Donnaregina, la Società Campana per i Beni Culturali, la Regione Campania ed il Mibac. Tantissime le proiezioni gratuite, dal 6 al 9 ottobre, presso il Teatro Augusteo, e tantissime le iniziative promosse dagli organizzatori della manifestazione, Artecinema per il sociale, che per questo 2016 ha portato i film nel carcere di Poggioreale e nell’Istituto Penale Minorile di Nisida, e ancora, gli incontri con gli artisti ed i dibattiti presso l’Istituto Francese di Napoli.

Ad inaugurare l’intera manifestazione, durante una serata speciale tenutasi presso il Teatro San Carlo, il 5 ottobre, due produzioni d’eccezione: “Audioghost68” di Giuseppe Lanno e Giancarlo Neri, una performance di luci e suoni e mille comparse per far rivivere il Grande Gretto di Gibellina, l’opera incompiuta di Alberto Burri, in occasione del centenario dalla nascita del Maestro; e “Frame by Frame”di Mo Scarpelli e Alexandria Bombach, una coproduzione USA-Afghanistan intensa e drammatica, alla scoperta della vita di quattro fotoreporter, nel paese dell’ex URSS dove scattare fotografie è stato considerato reato sotto il governo talebano.

Tra gli ospiti della serata d’apertura i registi delle due opere proiettate e due dei quattro protagonisti di “Frame by Frame”, Farzana Wahidy e Massoud Hossaini, vincitore del Premio Pulitzer 2012 per il suo scatto rubato con una bambina in primo piano, subito dopo un attentato kamikaze ad Herat, durante una processione religiosa sciita.

Il Festival Internazionale “Artecinema” ha ricevuto una medaglia di riconoscimento dal Presidente della Repubblica e conferma se stesso come una prestigiosa finestra europea sull’arte nel cinema contemporaneo.

 

Rossella Marchese

 

Ricordando i valori delle Quattro Giornate

Una pagina della storia di Napoli ancora viva e pulsante, quella delle Quattro Giornate di Napoli. Una pagina che ha fatto sì che la nostra città fosse insignita della Medaglia d’Oro al valore militare nella tragica stagione che la vide protagonista, in quel lontano settembre del 1943 di una rivolta popolare per liberare la città dalle truppe naziste e che è stata ricordata con numerosi eventi promossi dall’Istituto Campano per la Storia della Resistenza dell’Antifascismo e dell’Età Contemporanea “Vera Lombardi” (www.istitutocampanoresistenza.it). Ne parliamo con il presidente dell’Istituto, professor Guido D’Agostino.

 Professore, quale valore assume il ricordo delle Quattro Giornate di Napoli oggi?

Come per un singolo essere umano avere compiuto, ad un dato momento della propria vita qualcosa di particolarmente  difficile, ardito e fuori dell’ordinario quotidiano rappresenta  la consapevolezza  non più effimera di essere stato capace di un gran gesto, così per una intera comunità è fondamentale avere “deciso di decidere”, avere voluto riprendersi la guida del proprio destino nelle proprie mani ribellandosi e proponendo se stessa alla funzione di governo, insomma insorgendo dal basso. Tutto questo oggi va ricordato, fatto ricordare o sapere a chi non c’era, va fatto rivivere richiamando alla mente  di chi è venuto dopo ed ha il diritto, prima e più che il dovere, di sapere e di sentirsi  parte, dal passato verso il presente, di una unica storia comune.

Una pagina gloriosa che va ricordata e fatta conoscere ai giovani, quali iniziative possono essere messe in campo perché la memoria non si perda?

Le iniziative messe e da mettere in campo sono di varia natura e vanno dagli incontri tradizionali con testimoni, protagonisti, studiosi, alla visione di documenti, foto e filmati, o del gran film  di Nanni Loy, all’occasione fornita dagli anniversari. Beninteso, ai ragazzi e ragazze della scuola va data soprattutto la opportunità di farsi più partecipi e protagonisti stimolandoli a compiere ricerche  sul tema nelle forme espressive di loro maggiore gradimento. L’anno scorso si è provato con successo, in collaborazione con l’Assessorato alla Scuola del Comune, una sorta di invito-concorso sul tema: avere 16 anni nel 1943, o anche  altre età corrispondenti alla fascia d’istruzione; al riguardo sempre più mi convinco che musica, arte, letteratura, piccole realizzazioni multimediali possono dare risultati incoraggianti.

Napoli città Medaglia d’Oro al valor militare, secondo Lei i valori che hanno portato a quei quattro giorni di settembre possono essere ancora vivi?

Ho detto prima che i valori di una volta, e che si sono fatti vivere in un dato momento, non solo possono ritornare nelle forme attuali, ma rappresentano un patrimonio prezioso di risorse cui attingere, con orgoglio e secondo le circostanze. In questo senso  mi piace ricordare la manifestazione dei precari della scuola sotto le finestre del palazzo romano dove ha sede il Ministero. I tanti napoletani convenuti per la protesta sindacale inalberavano scritte e striscioni in cui si leggeva:”ricordatevi cosa siamo stati capaci di fare 70 anni fa”!. Trovo straordinario il ricorso e il ritorno a quel momento del passato magicamente tornato presente.

Un programma ricco quello portato avanti  dall’istituto Campano per la Storia della Resistenza dell’Antifascismo e dell’Età Contemporanea “Vera Lombardi” per l’anniversario 2016, ce ne può parlare?

L’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dell’Antifascismo e dellì’Età Contemporanea, intitolato a Vera Lombardi , è sorto nel 1964. In oltre mezzo secolo di vita non ha mai smesso di promuovere storia, memoria, conoscenza, valori civili, dappertutto e a favore di chiunque nefosse interessato o ne avesse bisogno. Lo facciamo con mezzi scarsi, scarsissimi ma resistiamo, è il caso di dire visto il nome che portiamo e la ‘mission’ che ci siamo assegnati; ovviamente, ci rivolgiamo soprattutto ai giovani ai quali non ci stanchiamo di ripetere che il nostro dovere è e resta quello di consentire a loro l’esercizio di un diritto, il diritto sacrosanto alla memoria.

 

Bianca Desideri

Roma Film Festival 2016, ospiti internazionali e grandi film

Grande ritorno per la Festa del Cinema di Roma che si terrà dal 13 al 23 ottobre 2016. La programmazione, sarà spalmata su dieci giorni e le opere che si potranno gustare saranno in tutto quarantacinque tra documentari e film. Tra gli ospiti più attesi alla Festa del cinema di Roma 2016, vi saranno Tom Hanks che riceverà il premio alla carriera 2016, Don De Dillo e David Mamet. E ancora Bernardo Bertolucci, Viggo Mortensen, Meryl Streep, Jovanotti e Oliver Stone.

Quest’anno la Festa del Cinema di Roma, sarà all’insegna della “varietà di generi, della qualità e dell’internazionalità”, ha spiegato il direttore artistico Antonio Monda.  Tra i temi quello della diversità, la politica, l’Olocausto, ma soprattutto il lavoro, e tre dei film italiani parleranno proprio di questo: “7 minuti” di Michele Placido, tratto da una storia vera, su undici lavoratrici di un’azienda tessile, il nuovo film di Daniele Vicari, “Sole cuore amore”, con due giovani donne nell’hinterland romano e “Maria per Roma” dell’esordiente Karen Di Porto. Il quarto italiano selezionato è il documentario “Naples ’44” di Francesco Patierno.

Saranno ventiquattro i film in anteprima mondiale. Nella Selezione ufficiale spiccano il film d’apertura “Moonlight” di Barry Jenkins, sulla diversità, “The birth of a nation” di Nate Parker, sulla schiavitù, “Denial” di Mick Jackson sullo storico negazionista David Irving. Non mancano grandi registi, come ha fatto sapere Monda: “Grandi registi che non sono mai venuti ma verranno alla Festa ad accompagnare i loro film, Andrzej Waida con l’ultimo film, Oliver Stone con “Snowden”, Stephen Frears e Werner Herzog”. Tanti ospiti in arrivo nella capitale, ma il direttore precisa: “Abbiamo scelto tutti i film e tutti gli incontri partendo da varietà e qualità, poi il red carpet, perché credo che non si parte dalla cornice, ma dal quadro. Avremo 32 personaggi di grande livello e non ci sarà una sera senza un red carpet di prima grandezza”. Tra i tanti, sfileranno Vanessa Redgrave e Ralph Fiennes, Juliette Binoche, Kristin Scott Thomas, per festeggiare i vent’anni de “Il paziente inglese”.

Grande protagonista sarà anche la musica, con nomi importanti, uno su tutti Michael Bublé. Per quanto concerne i biglietti sul sito ufficiale romacinemafest.it si evince che l’inizio della prevendita è previsto dal 6 ottobre. Come ogni anno, poi, vi saranno delle diverse possibilità di acquisto ovvero presso i punti vendita autorizzati, l’Auditorium Parco della Musica e le biglietterie telefoniche ed online.

Nicola Massaro

 

 

Nuovo remake per Assassinio sull’Orient Express

Nuovo remake per Kenneth Branagh Assassinio sull’Orient Express: nel cast Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Daisy Ridley e Judi Dench.

Dopo aver portato al cinema diversi film tratti dai drammi o dalle commedie scritte da William Shakespeare, dopo aver diretto Tom Cruise in Jack Ryan e il recente adattamento in live-action Disney, Cenerentola, il regista Kenneth Branagh torna in regia per il remake di Assassinio sull’Orient Express, celebre romanzo della scrittrice britannica Agatha Christie.

Il racconto della scrittrice inglese era già stato oggetto di un film diretto da Sidney Lumet nel 1974 dove spiccavano grandi nomi come Albert Finney, Lauren Bacall, Ingrid Bergman e Sean Connery. Non è da meno Kenneth Branagh che per la sua trasposizione sul grande schermo ha interpellato alcuni importanti attori del panorama cinematografico e che, come spesso accade, non si limiterà soltanto a dirigere il film, ma interpreterà in prima persona il detective belga Hercule Poirot. Le riprese del film inizieranno a novembre e si svolgeranno principalmente tra Londra e Malta. Alla sceneggiatura Michael Green, mentre alla produzione un team di nomi straordinari: Ridley Scott, Simon Kinberg, Mark Gordon e lo stesso Kenneth Branagh. Steve Asbell supervisionerà la produzione per la Fox, mentre James Prichard e Hilary Strong saranno produttori esecutivi.

La data di uscita del film è fissata per il 22 novembre 2017. Nell’attesa di scoprire maggiori dettagli sul film, ecco i primi attori scelti dal regista per interpretare i principali personaggi del nuovo Assassinio sull’Orient Express; Depp interpreterà la vittima, il ricco uomo di affari Ratchett, alla Pfeiffer andrà il ruolo di Mrs. Hubbard; la principessa Dragomiroff avrà il volto di Juli Dench e la nuova stella di Star Wars, Daisy Ridley, interpreterà invece la giovane insegnate inglese, Mary Debenham. In merito Branagh ha dichiarato: “Il romanzo della Christie è misterioso, avvincente e inquietante. Sono davvero onorato di avere questo fantastico gruppo di attori per dare vita a un materiale così dark da mostrare al pubblico odierno”.

 

Nicola Massaro

 

 

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