Napoli: Operazione Napoli Città Pulita aiuta i senza tetto e fa rifiorire la città

Questa volta, l’obiettivo di “Operazione Napoli città pulita”, progetto nato grazie all’associazione Comitato italiano per la Tutela della Salute, con l’intento di far riemergere la città di Napoli in collaborazione con altre associazioni, è quello di aiutare i senza fissa dimora a trovare un caldo alloggio e una seria assistenza, magari prima delle feste natalizie.

Lo strumento principale del progetto è come in altre occasioni la fotografia sociale come strumento di segnalazione e di risveglio delle coscienze. Tanti sono gli edifici pubblici o privati che potrebbero offrire loro ospitalità, eppure molti si limitano a portare del cibo freddo o delle coperte. Non sono pochi i senza tetto che muoiono per il freddo, per questo motivo, Operazione Napoli città pulita, si preoccuperà di chiedere a tutti i rappresentanti delle istituzioni di intervenire urgentemente secondo le loro competenze. I media potrebbero essere di grande aiuto, se, attraverso i loro servizi giornalistici, parlassero di più delle condizioni attuali di queste persone e della città, usufruendo di tante informazioni che anche il CITS potrebbe fornire. Solo il sindaco di Napoli, con una ordinanza agli uffici della polizia Municipale, però può far si che si possa finalmente eliminare questa situazione di disagio sia per la città che per i senza tetto, offrendogli una nuova quanto meritevole vita.

Gli organizzatori del progetto, però, hanno ritenuto opportuno premettere una cosa fondamentale: l’intenzione non è quella di mandar via i senza tetto abbandonandoli  e peggiorando la loro condizione di vita, al contrario, l’obiettivo prevede innanzitutto, di metterli in salvo da tutto ciò che di brutto potrebbe capitare loro (perche vivendo e, soprattutto, passando la notte sulle panchine, marciapiedi , strade della città corrono il rischio di prendere malattie gravi o addirittura di morire di freddo) e quindi, offrire loro una dignitosa vita alla pari di qualsiasi altra persona che ha il diritto di avere un tetto sulla testa, del cibo sano ogni giorno e assistenza psicologica.

Perché queste persone arrivano a vivere in queste condizioni?

A proposito di assistenza psicologica, è quasi raccapricciante sentire frasi del tipo: “è stata una loro scelta quella di vivere così”. Ed è proprio quando la scelta è personale che la faccenda diventa più chiara di quanto sembri: queste persone hanno bisogno anche di un sostegno psicologico, spirituale, vanno supportate proprio perché alcuni di loro potrebbero anche soffrire di disturbi mentali legati anche a una forte depressione dovuta a gravi perdite come familiari o traumi non risolti. Sono persone che hanno un vissuto difficile. Dunque, sono tanti e tutti diversi i motivi per i quali ognuno di loro finisce per condurre questo tipo di vita. Si lasciano andare, si abbandonano. È una condizione critica sulla quale nessuno dovrebbe scherzare e nessuno dovrebbe denigrarli. Non  diventa difficile, a questo punto, immaginare a quante persone sarà capitato, purtroppo, di assistere a scene poco piacevoli come quella di un passante che aggredisce un senza tetto perché  “deve andare via perché c’è troppa puzza a causa loro”. Una domanda sorge allora immediata alla mente di chi è dotato di una maggiore empatia: perché alcune persone sono cosi prepotenti, come si fa a non possedere alcuna coscienza, a vivere senza alcun minimo di senso di umanità, di emotività, di sensibilità? Basterebbe che pensassero, anche per un istante solo, se al posto di quel barbone ci fosse un loro fratello, il padre o anche un amico, sarebbe sufficiente per smettere di assumere comportamenti ripugnanti e, principalmente, per concepire che si tratta di persone che soffrono e che vanno assistite sotto ogni punto di vista compreso quello psicologico. Il primo passo per porgere loro il nostro aiuto è proprio quello di non aggredirli, ma rivolgerci a qualcuno che ha i requisiti giusti per cambiare la situazione. Assalirli in modo violento non è di certo la strada più giusta per risolvere le cose. Si può serenamente trovare una soluzione per non recare danni alla città e per non  aggravare ancora di più la loro vita già difficile di per sé.

Ed è proprio per questo che, i partecipanti di “Operazione Napoli città pulita”, intendono impegnarsi al massimo per raggiungere grandi risultati al fine di poter vivere in una città migliore lavorando, prima di tutto, sul piano umanitario. In sostanza, lo scopo del progetto è soprattutto quello di mettere in salvo queste persone e ottenere, poi, le strade più pulite. Il messaggio che vogliono trasmettere, tramite questa iniziativa i rappresentanti del progetto, non può essere equivocata: “vogliamo una città più pulita, più ordinata, di certo non abbandonando i senza tetto, ma, da come si può ben capire, il nostro primo obiettivo è quello di aiutarli. Inoltre, ci impegneremo anche per ottenere un atteggiamento corretto da parte del cittadino per far sì che quest’ultimo ami e rispetti la sua città e il nostro programma sarà molto più proficuo di quanto si immagina; abbiamo diverse proposte per far rinascere Napoli, come ad esempio quello del vuoto a buon rendere e tanti altri ancora in programmazione”.

Alessandra Federico

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