Bobby Solo e il difficile rapporto con il padre

Il celebre cantautore Bobby Solo, al secolo Roberto Satti, ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera, la sua storia, il rapporto che aveva con il padre e ha svelato il significato del suo nome d’arte. Sembra che, sin dalla tenera età, Bobby, non abbia mai avuto grande intesa con suo padre (Bruno Satti colonnello dell’Aeronautica, classe 1906) e che il successo del cantante sia stato, per Bruno, quasi motivo di vergogna. Il padre amava solo la musica di Wagner, Beethoven, Verdi e Puccini e non quella che vedeva protagonista il figlio. Neanche dal momento in cui Bobby aveva oramai raggiunto popolarità e fama, il padre riuscì a nutrire particolare stima per la sua attività e ad apprezzarla, al contrario, costrinse Bobby a servirsi di un nome d’arte. Quando il cantante riferì il suo nome d’arte, modificato da Roberto a Bobby dal direttore artistico, alla segretaria della casa discografica, quest’ultima gli chiese quale cognome avrebbe dovuto affiancare al nome Bobby, la risposta del giovane cantante fu “Solo Bobby”. Dunque, a quanto pare, sia stata tutta colpa di un incomprensione se ad oggi è riconosciuto in tutto il mondo come Bobby Solo.
La storia di “Una lacrima sul viso”
Il padre di Mogol chiese all’artista se avesse una canzone nel cassetto. E Bobby Solo ne aveva una che aveva composta in cucina su un tavolino di marmo mentre la madre preparava il pranzo. Il testo a detta di Mogol padre era banale ma la musica non era male. A sistemare il tutto Mogol figlio. “Una lacrima sul viso” è nata in 20 minuti all’interno di una R4 color grigio topo.
Questo meraviglioso brano è diventata una delle canzoni italiane più amate da sempre. Fu proprio grazie a questa canzone che Bobby Solo riuscì a conquistare il mondo intero. “Una lacrima sul viso” fu presentata per la prima volta a Sanremo 1964 da Bobby Solo in coppia con Frankie Laine. Appena diciannovenne Bobby era emozionatissimo perché si trovava al fianco di mostri sacri: Paul Anka, Frankie Laine e Bobby Rydell. Ricorda che era spaventatissimo e riuscì ad esibirsi solo l’aiuto del direttore artistico che lo fece cantare in playback. Ragione per la quale fu squalificato e non partecipò alla gara. Nel frattempo, però, dopo l’esibizione arrivarono alla casa discografica Ricordi 300mila ordini per il 45 giri di “Una lacrima sul viso. Un vero e proprio successo che dura ancora oggi.
Alessandra Federico

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