Gli Uffizi come miglior museo italiano, parola del World Art Awards 2023

Sullo sfondo di una Firenze ancora scossa per l’ennesima azione di protesta degli ambientalisti che il 17 marzo hanno imbrattato con vernice arancione lavabile la facciata di Palazzo Vecchio, sede del municipio in piazza della Signoria, arriva un doppio e prestigioso riconoscimento per il capoluogo Toscano.

Il sito internazionale “American Art Awards” riconosce la Galleria degli Uffizi, diretta da Eike Schmidt e situata proprio adiacente a Piazza della Signoria nel centro storico (e che dal 1° marzo 2023 ha alzato il costo del biglietto d’ingresso in alta stagione a 25 euro), come miglior museo italiano nel 2023, inserendolo inoltre nella top 20 dei musei più importanti al mondo nell’anno in corso.

Il sito ogni anno stila la classifica “World Art Awards”, selezionando 20 tra i più affascinanti spazi tra gallerie e musei dell’intero globo tramite criteri chiave per la scelta come: la reputazione nel settore, l’importanza delle mostre organizzate, i programmi socio-educativi, gli artisti rappresentati ed il numero dei visitatori.

Nelle motivazioni di “World Art Awards” si legge: “Per noi è il Best in Italy, il più visitato, il più grande e il più conosciuto al mondo. Alla galleria degli Uffizi vi sono esposte una collezione di opere inestimabili, in particolare del periodo del Rinascimento italiano. Giotto, Simone Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, nonché capolavori della pittura europea, soprattutto tedesca, olandese e fiamminga”.

Tra i Paesi premiati nel 2023, oltre all’Italia con gli Uffizi, vi sonoil Canada con la Vancouver Art Gallery, il Ghana con la Savannah Center for Contemporary Art, il Portogallo con la sua Balcony Contemporary Art Gallery, la Francia il cui museo migliore è quello delle Belle Arti di Lione e l’Inghilterra con la Wolverhampton Art Gallery.

Camilla Golia

Marzo Donna alla FoCS: Donne insieme in un impegno comune per una società più inclusiva

Nell’ambito delle iniziative di “Marzo Donna 2023 – Specchiarsi e Ri-specchiarsi…Conoscere e Ri-conoscere l’immagine di sé” dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, si terrà martedì 21 marzo 2023 alle ore 10.00 presso la Sala “Mario Borrelli” della Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus in piazzetta San Gennaro a Materdei n. 3, Napoli, la tavola rotonda  “Una nuova stagione dei diritti: Donne insieme in un impegno comune per una società più inclusiva”.

L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus – Centro Studi e Ricerche “Mario Borrelli”  in collaborazione con l’Associazione Culturale “Napoli è”, inoltre, è inserita nel programma di celebrazioni del centenario della nascita del fondatore Mario Borrelli.

Saluti: Dott. Isabella Bonfiglio, Consigliera di Parità Città Metropolitana di Napoli; Arch. Giovanna Farina, Presidente Consulta Associazioni e Organizzazioni di volontariato ed ETS Municipalità 2; Dott. Enrico Platone, Consigliere delegato Consulta Associazioni e Organizzazioni di volontariato ed ETS Municipalità 2; Prof. Antonio Lanzaro, Presidente Fondazione Casa dello Scugnizzo Onlus.

Interventi: Dott.ssa Bianca Desideri, Giornalista – Giurista, Direttore Centro Studi e Ricerche “Mario Borrelli” Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus; Avv. Argia Di Donato, Presidente Associazione NomoΣ Movimento Forense; Dott.ssa Claudia Napolitano, Comitato Regionale Campania Susan G. Komen Italia; Dott. Giuseppe Palmieri, Presidente Associazione Voce di… Vento; Renato Cammarota, Poeta – Cenacolo poetico Associazione Culturale “Napoli è”; Aldo Spina, attore.

“Con questa iniziativa – evidenzia Antonio Lanzaro, presidente della Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus – prosegue il nostro impegno per la tutela dei diritti delle Persone in situazione di disagio e difficoltà che, sin dalla nascita della nostra Istituzione, è elemento fondamentale dell’azione sociale, educativa e culturale. Il titolo che abbiamo scelto è significativo. E’ e vuole essere un percorso di lavoro per il futuro e un invito rivolto anche alle Istituzioni e alle Reti con le quali la Fondazione collabora fattivamente e concretamente. Da qui la presenza in questa occasione dell’Associazione Culturale “Napoli è” e dell’Associazione Voci di… Vento oltre ad altre realtà associative con le quali stiamo realizzando iniziative per il centenario della nascita di Mario Borrelli.”

“Quest’anno abbiamo voluto premettere ai titoli delle iniziative formative e alle tavole rotonde lo slogan “Una nuova stagione dei diritti” – aggiunge Bianca Desideri, direttore del Centro Studi e Ricerche “Mario Borrelli” della Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus – perché riteniamo fondamentale che oltre alla tutela dei diritti esistenti sia necessario andare verso una maggiore attenzione ad ampliare i diritti e le tutele soprattutto per le fasce più deboli della popolazione, delle persone disabili, delle donne, dei minori, degli anziani. Una nuova stagione che porti ad una società più inclusiva e a una piena attuazione, tra gli altri, dell’articolo 3 della nostra Costituzione”.

Nel corso dell’iniziativa sarà sottoscritto un accordo di collaborazione tra la Fondazione e l’Associazione Voce di… Vento che prevede l’attivazione di un laboratorio di Musicoterapia a supporto del territorio non solo di Materdei e sarà presentato un laboratorio di lettura e poesia a cura dell’Associazione Culturale “Napoli è”.

Per info e contatti: Tel 081 564 1419  e-mail fondazionecasascugnizzo@gmail.com.

Marzo Donna con la Poesia. Armando Fusaro: Il Tempo

24Il Tempo


Il tempo è prezioso AMORE,
il nostro non è vendicativo.
Certe volte vorrei fermarlo e
a volte farlo passare in fretta
per la mia superbia convenienza.

Non posso ma vorrei farlo!…
Ci provo con carta e penna
solo per te mio unico AMORE.
Vorrei passasse in fretta
questo tempo, per stringerti
e baciarti ogni momento!…

Prigioniero sono del tiranno e,
non posso farlo.
L’orologio biologico del tempo,
con il suo ticchettio non lo permette.
Il tempo fa’ il suo mestiere,
ci sarà Colui che può fermarlo?

Noi creature di questo prezioso tempo
sappiamo di non sprecarlo e,
di non perderlo!…
Il tempo è passato amore,
forse sprecato e…
adesso non ritorna più…
peccato, AMORE peccato!!!…

Armando Fusaro

 

 

La Napoli di Artemisia Gentileschi

Artemisia Gentileschi è una delle rare firme femminili dell’arte italiana del 1600. Figlia di un’artista, è ben istruita e mostra fin da subito una predisposizione naturale verso la pittura. Un talento il suo, che cresce ed influenza il panorama artistico delle capitale del viceregno quando decide di recarsi proprio a Napoli e vi rimane, affascinata dal’atmosfera partenopea, tra il 1630 e il 1653, anno della sua morte.

Escludendo un breve viaggio a Londra alla fine degli Anni ‘40 del 1600, Artemisia decide quindi di trascorrere buona parte della sua vita nel napoletano, dando origine ad opere d’arte di estrema bellezza.

L’omaggio della città alla pittrice prende forma grazie alla prima mostra nella nuova sede del museo napoletano delle Gallerie d’Italia in Via Toledo, dedicata proprio al suo soggiorno divenuto un capitolo fondamentale nell’arte e nella vicenda biografica di Artemisia.

La mostra, realizzata in special collaboration con la National Gallery di Londra e in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte, l’Archivio di Stato di Napoli e l’Università di Napoli L’Orientale, inaugurata il 3 dicembre 2022 resterà aperta fino al 20 marzo 2023 e presenterà un’accurata selezione di opere provenienti da raccolte pubbliche e private, italiane ed internazionali, in grado di esplorare l’enorme successo di Artemisia Gentileschi e restituire un’immagine attendibile della grandezza artistica di questo complesso momento storico. Il percorso espositivo, infatti, presenta sia 21 opere realizzate da Artemisia (per la prima volta sono esposte al pubblico italiano capolavori come la giovanile Santa Caterina d’Alessandria, di recente acquisita dalla National Gallery di Londra, ma anche le grandi commissioni pubbliche della pittrice, dall’Annunciazione di Capodimonte a due delle tre monumentali tele realizzate tra il 1635 e il 1637 circa per il coro della cattedrale di Pozzuoli, il San Gennaro nell’anfiteatro e i Santi Procolo e Nicea, quest’ultima restaurata per l’occasione), sia le opere realizzate da artisti di primo livello a lei strettamente collegati, per lo più attivi a Napoli negli stessi anni della pittrice, come Massimo Stanzione, Paolo Finoglio, Francesco Guarino, Andrea Vaccaro o la riscoperta “Annella” Di Rosa, la maggiore artista napoletana della prima metà del Seicento, anche lei vittima – secondo una tradizione antica però inattendibile – della violenza di genere.

La realizzazione della mostra è stata preceduta da una intensa attività di indagine scientifica e di ricerca archivistica che ha restituito nuovo e importante materiale per la biografia di Artemisia. Si sono finalmente chiarite le circostanze dell’arrivo di Artemisia Gentileschi a Napoli, nel 1630, direttamente da Venezia, così come si sono aggiunte ulteriori tracce per quegli anni afflitti da difficoltà economiche, sia la sua vicenda privata (il concubinato della figlia Prudenzia Palmira e il matrimonio riparatore seguito alla nascita del nipote Biagio, nel 1649), sia alcuni degli aspetti salienti della sua attività, a cominciare dal ruolo della committenza vicereale e borghese, per finire con le relazioni tra Artemisia e le accademie letterarie, che già in vita contribuirono ad amplificarne la fama.

Una mostra quindi da non perdere per scoprire, o riscoprire, il talento di questa grandissima artista, figlia acquisita della città di Napoli.

Camilla Golia

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