Britney Spears: la regina del pop è finalmente libera

Britney Spears è finalmente libera. Il tribunale di Los Angeles ha stabilito che James Spears (padre della cantante) dovrà rinunciare al ruolo di tutore di sua figlia. James dovrà smettere di occuparsi delle finanze di Britney e soprattutto della sua vita privata come fino a poco fa aveva fatto (sin dal 2008).  Al posto del padre e per il momento il tutore legale della Spears sarà Jhon Zabel (commercialista). Tutto ebbe inizio quando, in seguito ad una crisi nervosa, la giovane cantante fu sottoposta ad una condizione di tutela legale in cui si trattava dell’impedimento del libero controllo del suo patrimonio e addirittura della gestione autonoma della sua vita privata.

Britney sosteneva da tempo di subire gravi forme di abuso da parte del padre ed è per questo motivo che chiedeva insistentemente che smettesse di essere il suo tutore. A dirla tutta, a inizio settembre James Spears, aveva proposto di terminare la tutela legale nei confronti della figlia e la giudice del tribunale ha accolto la sua richiesta. A causa del padre, Britney, avrebbe trascorso un lunghissimo periodo subissata dalla sofferenza. Un vero incubo per la cantante che, per tredici lunghi anni, sembra non abbia potuto vivere la sua vita liberamente ed è per questo che non voleva più debuttare fin quando il padre non sarebbe uscito dalla sua vita.

“E’ un uomo crudele, tossico e violento, Britney lo vuole fuori dalla sua vita oggi stesso e merita di svegliarsi domani sapendo che suo padre non è più il suo tutore”. L’avvocato sembra aver sostenuto anche che James fosse stata una persona violenta non solo in questi ultimi tredici anni, ma fin quando Britney era solo una bambina. “Per tutti questi anni non ho vissuto. Sto portando questa vicenda all’attenzione del pubblico perché non voglio che pensino che la mia vita sia perfetta, perché sicuramente non lo è affatto… Ovviamente ora sapete davvero che non lo è. L’ho fatto a causa del mio orgoglio ed ero imbarazzata a condividere ciò che mi è successo. Vi raccontavo che la mia vita era una completa favola: in realtà era un inferno”. Le parole della regina del pop fanno comprendere chiaramente lo stato d’animo, la sua sofferenza.  Era l’inizio del 2007 quando la vita di Britney è cambiata del tutto, quando la sua vita è finita nelle mani di chi prima l’ha messo al mondo e poi l’ha distrutta. Il padre di Britney avrebbe preso questa decisione in seguito ad una particolare vicenda; Britney, non appena aveva lasciato il centro di riabilitazione, si recò in un salone di bellezza a Los Angeles per radersi la testa, questo atto impulsivo fu causato  dal rifiuto del suo ex dopo la sua richiesta di farle vedere i figli. Da quel momento in poi Britney soffrì più volte di diverse crisi nervose e decise quindi, di sua spontanea volontà, di trascorrere un po’ di tempo in più strutture di trattamento. Nonostante ciò la giovane cantante l’anno successivo pubblicò il suo album Blackout vendendo tre milioni di copie in tutto il mondo.  Ma la vita della pop star era ugualmente sotto tutela del padre che aveva ottenuto il controllo assoluto di ogni aspetto della sua vita, da quella privata a quella professionale o sentimentale facendole perdere anche il diritto di tutela dei suoi figli; le persone sotto tutela legale non hanno il permesso di guidare, votare, nemmeno avere figli nè sposarsi. Poco tempo dopo ci fu un susseguirsi di numerose visite e valutazioni psichiatriche involontarie della durata di  settantadue ore e da quel momento in poi Britney si limitò a sopravvivere. Adesso che ha ottenuto la piena libertà le auguriamo di riprendersi tutto il tempo perso e di essere finalmente padrona della sua vita.

Alessandra Federico

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