The Voice 2018: vince Maryam

“Spero di continuare a vivere di musica, non ho un piano B e la musica è l’unico modo con cui riesco a comunicare le mie emozioni”. Queste le prime parole della vincitrice di The Voice of Italy 2018, il talent show di Rai2 che si è chiuso giovedì sera, 10 maggio. Il televoto le ha consegnato il 64,81% dei voti. La sua vittoria era nell’aria ma certamente è un segnale curioso: ha vinto la cantante più melodica dei finalisti. Una ragazza “burrosa”, lontanissima dalle immagini rockettare o dei rap di ultima generazione. Portatrice del bel canto.

La puntata si è aperta con un tributo ad Avicii: i quattro finalisti,  Maryam per il Team Al Bano; Andrea per il Team Cristina Scabbia; Beatrice, per il Team J-Ax; Asia, per il Team Francesco Renga, hanno cantato “Wake me up”. Quindi la prima manche, che ha visto Beatrice Pezzini cantare “I wanna dance with somebody”, Andrea Butturini cantare su “Dream on” (Aerosmith), Asia Sagripanti su “Con il nastro rosa” in mash-up con “Beat It” di Michael Jackson e Maryam Tancredi “No” (Meghan Trainor). Maryam ha ovviamente ringraziato il coach Al Bano “per avermi portato in finale e per i consiglii». Del resto Al Bano che dice di «averla amata fin dal primo ascolto”. Ed effettivamente lei alle Blind Auditions, momento in cui i ragazzi cantano e i giudici non li vedono, ma decidono se sceglierli o meno solo ascoltando la loro voce, ha osato proponendo “È la mia vita” brano proprio di Al Bano il quale dopo l’ascolto l’ha scelta immediatamente esclamando : “Sei Al Bano al femminile”. Durante una puntata, anche J-Ax, dallo stile ben diverso, dopo averla sentita cantare “Leave A Light On” (Tom Walker) ha detto: “Canti come se avessi un fonico già in gola, hai la voce già mixata”. È una che osa Maryam. Lo ha fatto con “Skyfall” di Adele e alla finale ha eseguito “No” (Meghan Trainor), “Ho difeso il mio amore” (Nomadi), “Too good at goodbyes”(Sam Smith), ha duettato con Al Bano in “The Prayer” (Andrea Bocelli e Celine Dion) e ha presentato il suo inedito “Una buona idea”. Il risultato è stato sempre lo stesso: applausi e standing ovation. Non ci resta che augurarle un futuro radioso nel mondo della musica non solo italiana ma anche internazionale.

Nicola Massaro

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