Porto Torres: 37 telecamere per il monitoraggio ambientale e per la sicurezza del territorio

Ambiente e territorio sono un patrimonio unico da salvaguardare per il nostro Paese. Per la sua tutela e per garantire la sicurezza, i sistemi di videosorveglianza e monitoraggio possono rappresentare un importante ausilio per le Istituzioni e per i cittadini.

La Giunta comunale di Porto Torres, in provincia di Sassari, ha approvato nei giorni scorsi il progetto preliminare per la realizzazione della rete di monitoraggio del territorio con sistemi di videosorveglianza.

Cosa prevede il programma? L’installazione di 37 telecamere, dei sistemi di connettività e di tutte le infrastrutture a supporto degli impianti stessi.

Il progetto verrà realizzato grazie ad una convenzione Consip con Tim e  la spesa prevista è di circa 119mila euro.

“La Regione ha riconfermato lo scorso anno lo stanziamento che risaliva al 2013. Dopo la sottoscrizione della convenzione tra la Regione e il Comune – afferma il Vicesindaco Marcello Zirulia – il Comando di Polizia Locale ha potuto individuare un professionista che ha svolto attività di supporto al Responsabile unico di procedimento. Il progetto, quindi, ha cominciato a concretizzarsi e auspichiamo che possa essere presto realizzato per incrementare la sicurezza e il controllo nel territorio cittadino”.

La fase iniziale ha previsto la formalizzazione dell’adesione alla convenzione Consip, aggiudicata alla rete d’imprese Telecom, Finmeccanica, Ingegneria e software industriale spa, che ha elaborato il progetto preliminare.

“L’obiettivo del progetto è quello di creare una rete di monitoraggio nei punti più sensibili della città, in modo da prevenire atti vandalici o riscontrare, e poi sanzionare, comportamenti contro l’ambiente e il patrimonio dell’ente. Le telecamere dovranno essere distribuite tra il centro e la periferia, comprese le strade in prossimità degli accessi portuali”.

Saranno istallate, in base al progetto preliminare, alcune telecamere sulla litoranea per Platamona, in strade e zone periferiche dove vengono abbandonati rifiuti, nei pressi dei varchi del porto, nel centro cittadino, nelle strade urbane di connessione con la fascia costiera e nei quartieri in cui più frequenti si verificano atti di vandalismo.

Attenzione da parte dell’Amministrazione comunale, quindi, alla sicurezza del territorio e alla tutela ambientale monitorando anche i luoghi dove più frequenti sono episodi di malcostume e vandalismo. Attenzione tanto più importante per una località turistica  come Porto Torres che può vantare 2000 anni di storia e tesori naturali e storico-architettonici di particolare rilevanza oltre al Parco Nazionale dell’Asinara.

Salvatore Adinolfi

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