L’Alitalia… Una storia infinita…

Il commissariamento di quattordici mesi ha permesso ad Alitalia di migliorare i suoi conti. Ora occorre decidere quale delle offerte proposte bisogna accettare.

Finora nessuno ha saputo trovare una strategia che permettesse all’Alitalia di stare a galla. Il commissariamento a partire da maggio 2017 scaturisce dalla legge Marzano sulle crisi aziendali, che aveva trovato applicazione anche in altri casi di grandi imprese in difficoltà. I commissari, operando non di liquidatori, ma da amministratori a tutti gli effetti, sono riusciti a far andare avanti l’impresa comunque, tagliando parecchi dirigenti e molti dipendenti, usando il potere dell’amministrazione straordinaria per rinegoziare diversi contratti. Tutto questo ha reso possibile di passare da una perdita annuale precedente di circa 700 milioni ad una molto più contenuta, di circa 250 milioni.

L’Alitalia oggi si è un po’ rimessa in piedi ma non è a posto. Sicuramente serve un piano strategico, forse che  possa proseguire la linea tracciata dai commissari, ma di certo occorrono nuovi azionisti, cioè nuovi investimenti, senza violare le regole europee, che prevedono che un prestito debba espandere la capacità produttiva.

Per rilanciarsi l’Alitalia non potrà tornare nell’alveo pubblico e per il suo rilancio reale occorrerebbe che la politica stesse lontana dall’Alitalia e che invece le scelte siano imprenditoriali, le più affidabili e serie sul serio.

Danilo Turco

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