Il Marconi va in scena… al tempo del Covid. Protagonisti l’amore e i Sedili di Napoli

Mercoledì 30 giugno 2021 alle ore 17.30 andrà in onda sul canale canale youtube all’indirizzo https://youtu.be/hpt69k1i_0o l’evento online “Il Marconi va in scena”… al tempo del Covid-19 realizzato dagli studenti dell’I.S. “G. Marconi” di Giugliano in Campania, dirigente scolastica prof.ssa Giovanna Mugione.

Nato originariamente come “musical” con il progetto  PER CHI CREA SIAE, promosso dal MiBAC e SIAE, ha dovuto necessariamente fare i conti con tutte le problematiche legate al Covid-19 che hanno limitato la possibilità di studiare e stare a scuola in presenza e di conseguenza di portare avanti l’iniziativa.

La tenacia della prof.ssa Giovanna Mugione, dirigente scolastico del Marconi, e la disponibilità delle studentesse e degli studenti, dei docenti e di tutto il personale del prestigioso Istituto campano coinvolto nel progetto e degli esperti esterni, hanno fatto sì che, nonostante le difficoltà, si completasse il lavoro per la messa in scena finale.

Nessuno, all’inizio del percorso, avrebbe mai potuto pensato che invece di un palcoscenico su cui esibirsi, i giovani studenti del Marconi sarebbero diventati protagonisti di un lavoro in cui si è riusciti a coniugare tecnologia, arte, fotografia, recitazione, musica.

Tutti protagonisti, nelle loro varie specificità e ruoli, le attrici e gli attori in erba, i futuri tecnici di ripresa e fotografi, per realizzare quello che si può definire come sottotitolo “L’amore al tempo dei Sedili” di Napoli e aggiungiamo della Dad. Ebbene sì anche la Dad è entrata alla fine in questo progetto diventandone una protagonista indispensabile in questo periodo pandemico così come lo è stata del percorso di studi dei nostri ragazzi in questi ultimi due difficili anni.

“Voglio ringraziare innanzitutto – evidenzia il dirigente scolastico Giovanna Mugione – tutte le studentesse e gli studenti che hanno mostrato attaccamento e passione per questa iniziativa e che nei giorni peggiori hanno chiesto con insistenza se l’esperienza che avevano iniziato prima della pandemia avrebbe avuto seguito per vedere in scena il loro lavoro. Un forte ringraziamento va a tutto il personale coinvolto e soprattutto ai docenti che hanno seguito le attività didattico-organizzative e realizzative del progetto: Erminia Di Niola che ha coordinato le attività, Francesco S. Marsicano, Carmine Palumbo, Antonello Picciano. Un grazie a tutti gli esperti che sono stati chiamati a fornire la loro professionalità: Giuseppe Desideri, giornalista e sceneggiatore, Antonio Vitale regista che ha attualizzato la storia alla Dad, Alessandra Desideri giornalista-coreografa, Laura Bourellis esperta di beni artistici e storici, Bianca Desideri giornalista che ha curato la comunicazione”. All’iniziativa hanno dato la loro adesione e collaborazione come partner l’Associazione Culturale “Napoli è” che dal 1997 si occupa della riscoperta e promozione della storia dei Sedili di Napoli; la Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus; l’Associazione Teatro Sancarlino Il Teatro del Popolo “che ringrazio per l’attenzione al progetto e la promozione dello stesso – aggiunge il dirigente scolastico Giovanna Mugione”. I costumi di scena sono di Astro Sartoria di Pietro Rocco.

Il lavoro di organizzazione e realizzazione è stato molto più complesso di quanto preventivato alla partenza delle attività didattiche ma gli studenti-protagonisti di questo straordinario impegno dagli attori ai tecnici audio-video, hanno mostrato un entusiasmo che ha travolto tutti e a permesso nonostante il Covid il completamento dello stesso.

Una sfida vinta che ha mostrato come nonostante tutto non bisogna mai arrendersi.

Vi aspettiamo oggi 30 giugno alle ore 17.30 sul canale youtube all’indirizzo https://youtu.be/hpt69k1i_0o, con gli studenti del Marconi protagonisti con i loro personaggi di questa storia d’amore ambientata tra presente e passato nei luoghi dei Sedili di Napoli.

Buona visione a tutti!

 

Il Marconi in scena al tempo dei Sedili con la regia di Antonio Vitale

All’I.S. “G. Marconi” di Giugliano in Campania fervono le prove e le riprese del musical “Il Marconi va in scena… al tempo del Covid”. Nato originariamente come “musical”, con il sostegno del MiBAC e di SIAE nell’ambito dell’iniziativa PER CHI CREA, ha dovuto necessariamente fare i conti con tutte le problematiche legate al Covid-19. Partito per essere rappresentato in teatro, a causa del Covid, ha subito una rivisitazione per renderlo fruibile online. Molti i giovani coinvolti nell’iniziativa del Marconi che da anni, con la dirigente scolastica Giovanna Mugione, ottiene prestigiosi riconoscimenti per tante delle iniziative didattiche che realizza.

Parliamo del musical con Antonio Vitale, attore teatrale, cinematografico e televisivo. Da qualche anno Vitale si cimenta nella regia teatrale di alcuni lavori, curandone di solito la drammaturgia o l’adattamento. Dirige laboratori teatrali presso accademie di danza, scuole elementari e medie inferiori.  

Come giudica l’esperienza delle attività di laboratorio teatrale a scuola?

Estremamente positiva. Quando si ha la possibilità di dirigere un laboratorio teatrale in una scuola è sempre, per noi professionisti dello spettacolo, un’occasione buona per far appassionare i ragazzi a questo mestiere, per fare apprezzare il lavoro duro che c’è dietro la realizzazione di uno spettacolo in tutte le sue sfaccettature.

Quanto è complesso fare la regia di un evento che vede protagonisti giovani studenti che non hanno mai recitato?

Sembrerà strano ma dirigere ragazzi e ragazze che non hanno mai recitato non è così complesso come si potrebbe immaginare perché riscontri in loro la voglia di imparare e l’entusiasmo di conoscere,  che li porta a seguire con attenzione le delicate fasi  della costruzione di un personaggio. Curare la regia, in generale, è comunque complesso in quanto il regista deve tener presente i tanti aspetti dell’allestimento di uno spettacolo, dalla direzione degli attori al disegno luci dello spettacolo. Un lavoro difficile ma allo stesso tempo gratificante ed affascinante.

Parliamo dell’esperienza che sta vivendo all’Istituto “G. Marconi” di Giugliano, dove state provando il musical “Il Marconi va in scena…al tempo del Covid”…

L’esperienza che sto vivendo nello specifico, per me, rappresenta una ripartenza come professionista dello spettacolo e mi auguro sia vera non solo per me ma per tutti i miei colleghi e colleghe, che vivono solo ed esclusivamente di teatro. In tal senso sono molto fiducioso. Inoltre è un arricchimento umano ed artistico. Umano perché in questo contesto ho trovato collaboratori efficienti, ognuno con una rispettiva professionalità, rispettosi del proprio ruolo, mettendo a servizio dello spettacolo le loro singole competenze. Una bella squadra. Poi ci sono i ragazzi, una sorpresa continua. Si sono catapultati in questa esperienza con tanto entusiasmo e stanno riscoprendo che, oltre ai cellulari e ai social, esiste anche un altro modo per trascorrere il tempo. Mi stanno dando molto. Artistico perché ho la possibilità di sperimentare linguaggi teatrali nuovi dal punto di vista registico.

Il Covid 19 ha rivoluzionato il progetto originario?

Sì, purtroppo. Ciò, però, non ci ha fatto alzare bandiera bianca anzi ci ha dato ancora di più la forza, nonostante le difficoltà del periodo che stiamo vivendo, di riprendere questo bellissimo progetto, rivedendolo in alcuni suoi aspetti e adattandolo alle misure restrittive, dovute all’emergenza sanitaria.

In che misura?

Abbiamo fatto di necessità virtù. Abbiamo dovuto sacrificare alcune scene per lavorare in sicurezza e ciò ci ha portato a riscrivere il testo, con l’ausilio dell’autore, Giuseppe Desideri. Purtroppo non ci potrà essere la messa in scena in teatro ma allo spettacolo si potrà assistere attraverso il linguaggio audiovisivo, con l’augurio di portarlo in teatro appena sarà possibile, restituendogli la sua vera natura.

Come stanno rispondendo i giovani attori a questa esperienza che li vede protagonisti?

I giovani attori e le giovani attrici stanno rispondendo con grande entusiasmo tanto è vero che stanno lavorando molto bene, mettendo a frutto tutte le indicazioni che vengono date loro. Vorrei, però, menzionare anche le ragazze, non coinvolte nel progetto come attrici, che stanno realizzando un ottimo lavoro per quanto riguarda il backstage e con loro è giusto menzionare anche tutti i ragazzi dell’audiovisivo, impegnati come operatori. Emerge un gran bel lavoro di squadra senza egoismi personali e ciò mi riempie di gioia. La dedizione che i ragazzi stanno mettendo nel lavoro, appassionandosi, mi fa ben sperare nel futuro.

Che cosa consiglierebbe ai giovani che volessero diventare registi?

Quello che consiglio anche a chi vuole intraprendere la carriera di attore ovvero studiare per realizzare il proprio sogno, perseguire più l’ “essere” che l’ “apparire”. Il talento da solo non basta, serve innaffiarlo con lo studio e i sacrifici. Vivo di teatro sia come attore che come regista e, a suo tempo, quando feci questa scelta di vita, valutai più i “contro” che i “pro” di questo meraviglioso mestiere. Alle ragazze e ai ragazzi, che ho avuto la fortuna di conoscere nell’ambito di questo progetto, dico di non arrendersi mai alle prime difficoltà ma di seguire i propri sogni ed avere la giusta determinazione per realizzarli.

Orsola Grimaldi

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