Il Parco di Villa Floridiana ospita la tredicesima edizione del Premio Masaniello

Domani, alle 20,30, nel parco della Villa Floridiana, XIII edizione del Premio Masaniello Napoletani Protagonisti, quest’anno imperniato sul tema “Campania, terra lunare tra fertili ruine e bollenti crateri”. Numerosi, come sempre, i premiati e vari i momenti spettacolari, tra i quali un concerto della fanfara dei Carabinieri di Napoli. Sicuramente non può stupire, in un’epoca così esasperatamente competitiva, purtroppo anche al di là di ogni morale, come la nostra attuale, il proliferare di gare, concorsi, premi ed altri riconoscimenti, e giacché, notoriamente, la rarità impreziosisce e l’inflazione svaluta, non c’è neanche da meravigliarsi se tante plateali cerimonie encomiastiche inclinino a rivelarsi infine quasi come farse per sprovveduti, specialmente quando il primato può fruttare poi lauti guadagni al fortunato eletto. Paradossalmente, però, il Premio Masaniello trova, invece, la sua più originale virtù proprio nella straordinaria abbondanza dei riconoscimenti di volta in volta conferiti che lo trasforma da banale agone in singolare vetrina rivolta alla città, all’estero ed alla storia. Così, coronata da musica, danza, recitazione, finanche moda, e avvolta dalla chiara amenità del luogo ospitante, l’iniziativa di Umberto Franzese e Luigi Rispoli continua a lanciare ai napoletani ed al mondo il suo speranzoso messaggio di riscatto cittadino segnalando  esemplare laboriosità, nostrana o almeno a noi vicina, nella ferma finalità ispiratrice della manifestazione secondo la quale i vincitori ultimi e più importanti non siano, in fondo, semplicemente i premiati sul palco (quest’anno Fiorenza Calogero, Pasquale Esposito, Walter Santaniello, Luigi Sementa, Serena Venditto, Carla Viparelli, Miriam Candurro, Antonio Riscetti, Walter Wurzburger, Carmela Capaldi, Luca Cerchiai, Daniela Giampaola, Andrea Viliani, Carlo Leggieri, Anna Imponente, Sylvain Bellenger, Masimo Osanna, Giampaolo Brasili e Gesuele Castaldo), ma la gloriosa città della sirena Partenope che li ha generati o, almeno, ha saputo ispirare il loro meritorio operato.

Rosario Ruggiero

 

Il Premio Masaniello celebra la danza

Dopo otto edizioni svoltesi nello storico scenario napoletano di Piazza del Carmine ed una al Teatro Delle Palme, è il Teatro Sannazaro, per la seconda volta consecutiva, domenica 25 settembre, la sede del “Premio Masaniello – Napoletani Protagonisti”, prestigioso riconoscimento ideato da Luigi Rispoli, realizzato da Umberto Franzese ed organizzato da Laura Bufano, quest’anno imperniato sul tema “Napoli sulle punte”.

“Un premio che ritengo tra i più importanti a Napoli”  dichiara con orgoglio Franzese . A ricevere la caratteristica statuetta creata dallo scultore Domenico Sepe, eccellenze del mondo della danza quali il maestro di ballo Arnaldo Angelini, i ballerini Umberto De Luca, Elisabetta Magliulo, Marilena Riccio ed Ambra Vallo, i coreografi Luciano Cannito ed Antonio Iavarone, il direttore del corpo di ballo del Real Teatro di San Carlo Giuseppe Picone ed il fotografo internazionale di danza Alessio Buccafusca. Nella seconda parte della serata riceveranno l’ambito riconoscimento personaggi del mondo della cultura più ampiamente intesa, dai musicisti Romeo Barbaro e Gianni Lamagna alla scrittrice Valeria Parrella, l’oncologo Cesare Gridelli, l’allergologo Beniamino Casale, la fotografa Gilda Valenza Maggi e l’antiquaria Tullia Passerini Gargiulo. Ad eleggere i premiati, la giuria presieduta dal regista Aldo Masella e formata dalle giornaliste Maresa Galli ed Armida Parisi, il regista Riccardo Canessa e lo scrittore Mauro Giancaspro. Nell’intervallo tra le due serie di premiazioni, lo spettacolo “Mescolanze: vocazioni e privilegi”, diretto da Sasà Imperatore ed interpretato da Lara Sansone, Tullio Del Matto, Antonella Cioli, Giuseppe Padagno, Vincenzo De Simone, Anna Donati e Francesca Maresca.

 

Rosario Ruggiero

seers cmp badge