Suoni e sapori d’estate a Porto Torres

L’agosto 2018 per i turisti e per gli abitanti di Porto Torres sarà ricca di eventi. La Giunta comunale ha infatti approvato il calendario delle proposte estive da luglio a settembre che insieme a quelle promosse dalle associazioni sul territorio allieteranno quanti sceglieranno la cittadina sassarese per trascorrere le vacanza o il meritato riposo dopo le fatiche lavorative o scolastiche.

Musica, degustazioni e shopping sotto le stelle sono le principali proposte. “Suoni e Sapori” costituirà un mix “appetitoso” sia dal punto di vista culturale che enogastronomico, due notti speciali per famiglie e bambini dedicate all’animazione del centro e quattro appuntamenti pensati per i più grandi con il liscio in piazza.

“La delibera è frutto del lavoro condiviso con la Commissione Cultura e Spettacolo, nella quale assieme ai consiglieri abbiamo trovato una linea comune per la spesa dei fondi a disposizione”, ricorda l’Assessora alla Cultura Mara Rassu.

La manifestazione di punta del calendario luglio-settembre è “Suoni e Sapori”, che si terrà il 17 e 18 agosto. “Abbiamo previsto – prosegue l’Assessora – due concerti di musica etnopop, in linea con lo spirito della kermesse che vuole dare risalto alle peculiarità della Sardegna e del Mediterraneo. Inoltre abbiamo avuto nei giorni scorsi una conferma da Coldiretti, che sarà presente con stand dedicati alla trasformazione di prodotti a chilometro zero. Il centro potrà ospitare anche altri stand di operatori dell’ingegno, artigianato e alimentari”.

Ma non è tutto, nel programma sono previsti due appuntamenti con le “Notti Colorate”. “L’amministrazione, per ogni Notte Colorata, organizzerà quattro diverse postazioni d’intrattenimento e musica nel Corso Vittorio Emanuele per alimentare lo shopping sotto le stelle. Chiederemo la collaborazione anche dei commercianti affinché le due serate, previste a fine luglio e inizio settembre, possano fare da traino per lo shopping nelle loro attività. Quattro appuntamenti ad agosto saranno poi dedicati al ballo liscio in Piazza Umberto I. Al nostro programma si affiancherà anche quello delle associazioni che hanno voluto aderire e che compariranno nei volantini distribuiti a Porto Torres e nelle principali località turistiche del Golfo dell’Asinara. Con l’approvazione della delibera gli uffici hanno avviato le gare per l’affidamento dell’organizzazione degli eventi. Tra le altre attività che abbiamo in programma c’e la Giornata dello Sport, a settembre, con la collaborazione delle nostre società sportive”, conclude l’Assessora.

E’ possibile seguire il calendario delle iniziative e degli eventi su https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Calendario-Eventi.

Un’estate che coniuga vacanza, relax, enogastronomia, musica, cultura, bellezze naturali, storia, siti archeologici, monumenti, musei, parchi, spiagge, mare cristallino e visitare il Parco Nazionale e l’Area marina protetta dell’Asinara.

Alessandra Desideri

Ricco calendario per la Festha Manna a Porto Torres

Un ricco calendario di eventi e spettacoli attende turisti e residenti nel periodo compreso tra il 18 e il 21 maggio. Il 20 avrà luogo il concerto dei Cordas et Cannas al Parco San Gavino.

La Giunta comunale ha approvato il calendario degli eventi che prevedono tre serate di spettacoli nel cuore della città, Piazza Umberto I, e una all’insegna della musica made in Sardegna in quello che è il luogo storico della festa, a pochi passi dalla basilica romanica dedicata ai Martiri Turritani. Molti gli eventi collaterali: concerti, cabaret ed esibizioni folk faranno che saranno il fil rouge degli eventi collaterali della Festha Manna, tra il 18 e il 21 maggio.

“Riusciremo a dare il via agli eventi collaterali della Festha Manna già dal venerdì sera, anche per venire incontro alle richieste degli operatori del commercio”, sottolinea l’Assessora alla Cultura, Alessandra Vetrano. “Ma non sarà l’unica novità di quest’anno – aggiunge l’Assessora – perché oltre a riproporre lo spettacolo folk dei gruppi uniti dal culto per San Gavino, in programma domenica 20 maggio nel parco urbano davanti alla basilica, arricchiremo la serata con l’esibizione di una band espressione della cultura isolana, ambasciatrice della musica sarda, i Cordas et Cannas”.

Gli spettacoli del 19, 20,21 avranno luogo in Piazza Umberto I.

Protagonisti della prima serata i Carovana Folk con brani inediti e cover riarrangiate dei più grandi cantautori e gruppi della musica italiana. La serata del 19 sarà all’insegna del cabaret con i comici Marco “Baz” Bazzoni e Paolo Migone, conosciuti dal grande pubblico anche grazie alle numerose apparizioni televisive sui canali Rai e Mediaset.

Lunedì 21 maggio spazio allo spettacolo musicale con i Rock Tales, gruppo che ripercorre la storia del rock dagli anni Cinquanta ai giorni nostri.

“Potremo far leva, quest’anno, per la prima volta, sul sostegno della Fondazione di Sardegna, che ha riconosciuto l’importanza della nostra festa dal punto di vista storico, culturale e sociale. Sull’origine della Festha Manna si trovano riscontri in pubblicazioni risalenti a ben quattro secoli fa. Si compone di rituali che si ripetono nel tempo, come il pellegrinaggio notturno da Sassari e le processioni di Pentecoste. Una festa, quindi, densa di significati e caratterizzata da una grande partecipazione popolare. Elementi che ne decretano l’importanza e motivano l’esigenza di una maggiore attenzione verso essa anche da parte delle istituzioni. Per questo – afferma Alessandra Vetrano – ci concentreremo maggiormente sulla comunicazione, implementando la diffusione del materiale promozionale nei centri del territorio, su Facebook, in tv e finanziando un video promozionale della Festha Manna, un prodotto moderno e snello che potremo diffondere nelle fiere, nei media tradizionali e nei traghetti con la collaborazione delle compagnie di navigazione”.

“La Festha per i Martiri Turritani merita i riflettori – aggiunge il Sindaco Sean Wheeler – e il nostro obiettivo deve essere quello di preservare le tradizioni, creare momenti di aggregazione e amplificare la conoscenza di questa celebrazione, le cui origini sono antichissime. Nei mesi scorsi abbiamo avuto interlocuzioni con le compagnie di navigazione chiedendo di promuovere la Festha Manna presso i loro utenti. È di questi giorni la notizia che Grimaldi Lines ha attivato per la prima volta delle agevolazioni per i visitatori che da Barcellona e Civitavecchia sbarcheranno in città in occasione dell’evento. Ringraziamo la compagnia per l’avvio di questa iniziativa diffusa su social, web e stampa. Sarà un’ulteriore vetrina promozionale per Porto Torres – conclude il primo cittadino – e per la sua festa più antica e più attesa”

Un calendario molto articolato e di sicuro interesse per un evento che trova nella ricerca storica le sue radici profonde rappresentando per la comunità un momento di grande rilevanza dal punto di vista storico, culturale, sociale e di riscoperta delle tradizioni.

Salvatore Adinolfi

Autismo, Porto Torres: due giornate di sensibilizzazione

Si sono tenute a Porto Torres, in provincia di Sassari, due giornate di sensibilizzazione dedicate all’autismo.

Ma cos’è l’autismo? Si tratta d un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza d’interessi e comportamenti ripetitivi. I primi segnali di questo disturbo possono essere notati entro i due anni di vita e la diagnosi certa può essere effettuata entro i 30 mesi di vita. Le cause sono ancora sconosciute e data la varietà di sintomatologie che caratterizzano questo disturbo si parla di Disturbi dello Spettro Autistico (DSA o, in inglese, ASD, Autistic Spectrum Disorders), in questa definizione vengono comprese una serie di patologie o sindromi aventi come denominatore comune le caratteristiche comportamentali, sebbene a vari gradi o livelli di intensità.

Il Comune di Porto Torres ha inteso patrocinare l’iniziativa “Ascolta i miei passi” del 3 e 4 aprile una vera e propria campagna di sensibilizzazione sul tema dell’autismo. “Se vuoi conoscere l’autismo, indossa le mie scarpe e ascolta la mia storia”, questo uno degli slogan dell’evento.Raccontare storie, per abbattere le barriere tra i cosiddetti “neurotipici” e le persone che invece soffrono di autismo”,  questo l’obiettivo dichiarato degli organizzatori delle due giornate del 3 aprile in piazza Umberto I e del 4 aprile presso l’istituto comprensivo numero uno, nonché presso l’istituto tecnico agrario di Sassari.

Si tratta di storie che sono state scritte e narrate dai familiari e dalle persone che convivono ogni giorno con l’autismo allo scopo di contribuire ad abbattere le barriere a far capire a tutti cosa si prova, anche a chi non ha dimestichezza con questa patologia.
“Sono storie che parlano di persone – è scritto nel progetto dell’associazione L’ortica – di come la loro vita è cambiata dopo la diagnosi, di quale è stato il loro percorso, di quali sono i loro sogni e le loro speranze. Attraverso il racconto potrete immaginarvi per un momento nei loro panni, attraverso l’empatia potrete avvicinarvi e conoscere. Dieci storie che diventeranno venti e poi trenta, poiché desideriamo che tutti abbiano la possibilità di indossare delle scarpe e di ascoltare nuove storie. Ci saranno scarpe simboliche di bambini che hanno appena ricevuto la diagnosi, oppure scarpe gigantesche di un uomo che vorrebbe diventare protagonista della sua vita ma non ce la fa perché è vittima del pregiudizio”.
“Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta dell’associazione L’ortica – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali Rosella Nuvoli – si tratta di una manifestazione con dei risvolti sociali molto importanti. Fare sensibilizzazione su un tema che riguarda ormai tantissime famiglie, è fondamentale. Quello che non si conosce spesso provoca paura e diffidenza, in maniera molto soft, attraverso delle cuffie, si avrà la possibilità di entrare empaticamente nel mondo dell’autismo, per “sentire” dalla voce dei protagonisti, le difficoltà ma anche le loro gioie e i loro sogni” “Fare questa esperienza – ha proseguito l’assessore  – significa non solo acquisire una maggiore consapevolezza, ma sviluppare empatia e vicinanza ai bambini, ragazzi, adulti con autismo e alle loro famiglie, al fine di garantirne una reale e profonda inclusione in tutti gli ambiti della nostra società”.

Salvatore Adinolfi

Elena Puliga inaugura a Porto Torres “Musica & Natura 2017”

Nella suggestiva e straordinaria ribalta dell’altare maggiore nella basilica dei Santi Martiri Turritani a Porto Torres (Sassari), la giovanissima organista turritana Elena Puliga ha inaugurato nella serata del 25 luglio i concerti sinfonici inseriti nel palinsesto della dodicesima edizione della rassegna musicale “Musica & Natura”.  Il consueto campus estivo di seminari musicali e concerti, organizzato dall’Associazione Musicando Insieme, richiama sin dal 1990 stagisti, studenti e docenti da vari luoghi della penisola e da diverse località internazionali. Sono oltre cento i  ragazzi provenienti quest’anno dalla Sardegna e da altre regioni italiane con un esponente di origini coreane. Molti i musicisti di caratura mondiale  impegnati nelle masterclass che in questa edizione saranno tenute per la prima volta nel Palazzo del Marchese, sede istituzionale del Comune, dedicata negli ultimi anni ad ospitare iniziative ad alto valore storico e culturale. Saranno quattordici i concerti che si terranno nella Basilica di San Gavino mentre il prologo con una prova a quattro mani dei painisti Olesya Romanko e Roberto Piana si è tenuto lo scorso 21 luglio nel chiostro di san Francesco ad Alghero.  L’esordio turritano si è avviato in una straordinaria atmosfera di attesa con una dedica particolare alla memoria di don Antonio Sanna, scomparso lo scorso 18 dicembre 2016.  Antonio Sanna, sacerdote, musicista, compositore autodidatta, è stato il  fondatore dei due principali cori polifonici turritani che in oltre 40 anni di attività, hanno rappresentato la polifonia sarda in tutto il mondo. La scelta di affidare al giovanissimo talento, l’esibizione solista all’organo, non è stata casuale, proprio per il forte legame tra il Maestro e l’allieva prediletta, pronta nel cogliere e maturare le competenze musicali, espresse nel concerto con una conduzione autorevole e convincente. Nata nel 1996 a Sassari, Elena Puliga è avviata prestissimo, all’età di quattro anni, allo studio della musica nel corso propedeutico della Scuola Civica di Musica “Fabrizio De Andrè” di Porto Torres. A sei anni entra nel gruppo corale dei Piccoli Cantori della Resurrezione diretti dal già citato Antonio Sanna che l’ha sempre incoraggiata e stimolata in tutto il suo percorso. A nove anni inizia lo studio del pianoforte sotto la guida del giovane pianista, già affermato Maestro, Michele Nurchis. A dodici entra al Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari nella classe di pianoforte del Maestro Maurizio Paciariello, nel 2012 avvia lo studio dell’organo sotto la guida dei maestri Emanuele Vianelli (puntuale nel sostenerla al cambio degli spartiti, durante il concerto) e Adriano Falcioni. Corista nel coro dei Cantori della Resurrezione di Porto Torres diretti dal Maestro Antonio Sanna, ha frequentato diversi corsi di perfezionamento pianistico con i maestri Bruno Canino, Antonio Ballista, Roberto Piana, Angela Oliviero, e corsi di interpretazione e perfezionamento organistico con i Maestri Enrico Viccardi, Emanuele Vianelli, Klemens Schnorr, Alfonso Fedi, Gerhard Gnann e Daniel Zaretsky. Vanta una partecipazione nell’ambito del Festival del Mediterraneo 2017 alla XVII Rassegna Internazionale Organistica fra i giovani talenti.

L’interpretazione di sei autori classici (Antonio de Cabezòn – Dietrich Buxtehude – Johann Sebastian Bach – Cèsar Franck – Marco Enrico Bossi – Alexandre Guilmant ) ha consumato una prestazione elevatissima che ha ammaliato il numeroso pubblico in una autentica rapsodia. Fughe e sonate eccellenti che hanno evidenziato torsioni fisiche importanti nel dominio dello splendido strumento con una eleganza nei gesti da veterana concertista. Le notevoli estensioni alla tastiera con i cambi appropriati nei registri alle serie delle canne dell’organo, hanno fatto il resto. Per una luna e meritata ovazione finale.

L’epilogo dell’edizione 2017, sarà nel Concerto di Ferragosto con l’Ars Musicandi Ensemble, nella direzione della Maestra Elisabetta Maschio. Da ricordare uno speciale appuntamento in chiave Jazz con il duo Gavino Murgia al sax ed Enrico Intra al piano il 12 agosto.

La manifestazione è promossa dall’Associazione “Musicando Insieme” e patrocinata dalla Regione Sardegna, dai Comuni di Porto Torres e Alghero, dalla Parrocchia Santi Martiri Turritani, dalla Fondazione Meta e dal centro artistico culturale Il Chiostro.

Luigi Coppola

 

Andrea Parodi e Antonio Sanna, Porto Torres celebra i suoi musicisti

Foto di Samuele Schirra: direttore del Coro Fabio Fresi, Assessora alla Cultura Alessandra Vetrano, presidente del Coro Paolo Gaspa

Foto di Samuele Schirra: direttore del Coro Fabio Fresi, Assessora alla Cultura Alessandra Vetrano, presidente del Coro Paolo Gaspa

“Sono felice che papà torna a casa. Questa è la cosa più bella che abbiamo realizzato per lui con la Fondazione”. Visibilmente soddisfatto, senza celare un comprensibile velo di commozione, Luca Parodi ha annunciato lo scorso 7 aprile, in una conferenza stampa presso il Palazzo del Marchese a Porto Torres, l’avvio di una mostra multimediale dedicata al padre Andrea, prematuramente scomparso il 17 ottobre 2006.  L’evento, inserito in un cartellone di iniziative che animeranno la Pasqua turritana, sino al 25 aprile, sarà inaugurato sabato 15 e sarà la stessa sede istituzionale a ospitarne le installazioni. Che saranno distribuite  in diverse stanze dove con appositi schermi saranno ricreati stralci salienti tratti dalla quotidianità vissuta da Andrea Parodi a Porto Torres sin dall’età giovanile. Saranno rivissuti  gli esordi della carriera di cantante con i Sole Nero, il Coro degli Angeli, le collaborazioni con Gianni Morandi, la nascita dei Tazenda e le esibizioni da solista. Il mare sarà uno dei temi dominanti insieme ai video che riprendono il musicista nei suoi racconti più intimi. Sarà fruibile l’ascolto dei brani più celebri, con le proiezioni di testimonianze inedite e brani tratti da alcuni concerti dal vivo.

Nella serata inaugurale del 15 aprile, dalle ore 21.30, i Tazenda omaggeranno Andrea Parodi in pieno centro, a pochi passi dal Museo Parodi , dando il via con questa data zero, al loro tour 2017. Sarà ancora la  musica di Eugenio Finardi (grande amico di Andrea , già intervenuto la scorsa estate al “Notti di Stelle a Balai”, lo straordinario concerto tributo in occasione del decennale dalla scomparsa) a  trovare spazio nel Parco di Balai, la sera del 25 aprile.

Una serie di eventi collaterali faranno da sfondo a questa importante iniziativa già allestita in altri centri della Sardegna che riconosce a Porto Torres la sede naturale per ospitare (magari in pianta stabile, è l’auspicio della città tutta), questo importante memoriale.

L’amministrazione comunale ha voluto fortemente questo atto della Fondazione Parodi: le attestazioni di Sindaco e Assessora alla Cultura ne hanno rimarcato le intenzioni.

Nella mattinata del 12 aprile è stato presentato alla stampa il nuovo corso dei Cantori della Resurrezione della Chiesa del Cristo Risorto. Un nuovo percorso che non poteva che iniziare in concomitanza con la Pasqua nel tradizionale “Concerto del Venerdì Santo”. Quest’anno si trasformerà in un omaggio al Maestro don Antonio Sanna, scomparso poco prima di Natale.

A maggio la Chiesa di Cristo Risorto ospiterà anche la sesta edizione di “Musica, Maestro”. Il programma è stato illustrato a Palazzo del Marchese dall’Assessora alla Cultura, Alessandra Vetrano, dal Presidente del coro, Paolo Gaspa, e dal nuovo direttore dei Cantori della Resurrezione, Fabio Fresi. “A gennaio – ha detto Paolo Gaspa – ci siamo riuniti e abbiamo voluto proseguire questo cammino cominciato con Don Sanna trent’anni fa. La scelta di Fabio Fresi, che fa parte dei Cantori sin dall’istituzione del coro misto (avviato nel 1997),  è stata conseguente. Fabio è un compositore ed è la persona che più potrà aiutarci a mantenere intatta l’identità della nostra formazione”.

Il concerto del Venerdì Santo è in programma il 14 aprile, alle ore 21, nella Chiesa di Cristo Risorto. Saranno eseguiti brani di tutti i periodi musicali toccati dai Cantori nel corso dei trent’anni insieme a Don Sanna: gregoriano, medievale, polifonia rinascimentale, barocca, contemporanea e tradizionale sarda, compresi i brani “Muttettu de tristura” e “M’hana morti a fitzu meu”, composti proprio dal sacerdote originario di Bottida. A maggio tornerà “Musica, Maestro”: si comincerà il 15, giorno della nascita del sacerdote, e si proseguirà il 26, 27 e 28. La rassegna coinciderà anche con le giornate di sabato e domenica dedicate a Monumenti Aperti e aprirà, come da tradizione, il programma culturale della Festha Manna. Il 15 maggio si esibirà il Coro del conservatorio “L. Canepa” di Sassari, diretto dal Maestro Antoniciello. Il 26 la serata strumentale vedrà come protagonista il Gruppo Arpe Celtiche Clarsech Ensemble. Il 27 spazio alla musica polifonica con Lolek Vocal Ensemble diretto dal Maestro Agnello e il Complesso vocale di Nuoro diretto dal Maestro Floris. L’epilogo sarà il 28 maggio con le melodie della Sardegna dei Tenores di Neoneli. Tutte le serate saranno introdotte dalle esibizioni dei Cantori della Resurrezione e dagli interventi di tanti amici e persone che hanno dialogato nel tempo con Don Sanna. Un filo rosso lega questi due grandi musicisti che hanno dato lustro alla Musica e alla Cultura di Porto Torres. Fu proprio l’autodidatta Maestro Don Sanna a “scartare” il ragazzino Andrea Parodi dopo un provino. Don Sanna gli prescrisse il suo talento in un futuro importante da  nella musica, diverso dal percorso polifonico. Il Maestro avuto occhio e soprattutto orecchio fine.

Luigi Coppola

Moonage Mantra, l’anteprima dei Dorian Gray in Sardegna

“Schizofrenia come ricchezza, diversità come valore, distanza come bellezza.

MOONAGE MANTRA è un polveroso Moleskine dove annotare i passaggi che portano all’eliminazione della parte trasparente della coscienza”.

Le didascalie che presentano l’ultimo album dei Dorian Gray preludono un progetto composito che va oltre i canoni abituali di un lavoro discografico. Per presentarlo nell’isola dove circa trenta anni fa, a Cagliari, avvenne la genesi della prima formazione; una selezione della band ha realizzato un tour in quattro tappe iniziato lo scorso 26 gennaio a Villamasargia, nel Sulcis-Iglesiente e conclusosi ad Alghero la domenica successiva.

DSC_0031Cinque autori, una band divisa in due, 16 pagine di rappresentazioni visionarie mutanti, in cui sono delineati personaggi, storie e diverse espressioni di uno stesso infinito, quello che ci manca da sempre. Le tavole originali di Marino Neri, Ausonia, Andrea Bruno, Davide Toffolo e Gildo Atzori inserite nella monografia che accompagna il disco, rappresentano la pop art del ventunesimo secolo, in uno scenario in cui suoni e immagini si fondono in un unico contenitore. MOONAGE MANTRA è un lavoro in cui musica, arte, innovazione formano un unico, grande affresco, un concentrato di arte contemporanea che utilizza più linguaggi e canoni di comunicazione. Per la prima volta, tutto questo è contenuto in un disco in vinile a 33 giri. Una confezione che racchiude oltre la collezione di immagini con i testi dei brani, anche una pen drive con le tracce in formato digitale.

Sabato 28 gennaio la tournèe  sarda ha fatto tappa a Porto Torres. Al circolo Acli “Al Baccanale”, Davide Catinari, voce storica e fondatore del gruppo, è stato accompagnato da Samuele Dessì (tastiera e chitarra) e Nico Meloni (chitarra acustica). Il set unplugged che offre un saggio del lavoro, contempla una importante connotazione di visioni riprodotte in tempo reale con una inedita metodica artigianale che contamina colori di china e proiezioni digitali. La mano agile e indomita di Gildo Atzori sostituisce il pennino robotico di un immaginario sismografo dove la rilevazione elettronica è sostituita dai sensori cognitivi del disegnatore che declina e traduce musiche e parole prodotte dai compagni in ribalta. Sul foglio prendono forma e vita schizzetti grafici dalle forme e colori che evolvono rispetto alle sensibilità sonore recepite. Un incontro di voci e immagini che cattura l’attenzione del pubblico.

La serata, presentata da Luigi Coppola (collaboratore di varie testate online, fra le quali la nostra), si è arricchita con la proiezione di un concept video intitolato “La luna negli occhi”, protagonista lo stesso Catinari, mentore e frontman di una straordinaria band di frontiera. In circa trent’anni di attività Dorian Gray ha collezionato eventi e attestati unici sulla scena globale. Prima formazione europea a esibirsi in Cina nel 1992 e attiva nei principali club europei (Londra, Berlino), vincitrice del premio Mei nel 2009, lo scorso anno è stata l’unica formazione italiana ammessa a partecipare al prestigioso festival Canadian Music Week di Toronto.

La condizione del bipolarismo è alla base dei contenuti sviluppati nell’album.

Dorian Gray e Golem Love sono due diverse caratterizzazioni per la stessa anima. La prima, rappresentata dai brani in italiano, è la condizione irrisolta del disagio interiore del qui e ora, la seconda, cantata in inglese, rappresenta la distruzione della consapevolezza attraverso l’innocenza. Lo stesso Catinari racchiude così la poetica del progetto: “Se Dorian Gray è lo sguardo disincantato sugli effetti di un’immortalità fine a se stessa, Golem In Love è il bambino che vuole mettere il mare in un secchiello. Visioni parallele di un percorso circolare che tende all’infinito, schizofrenia raccontata con amore”.

Collaborazioni prestigiose, a partire da Blaine L. Reininger (voce dei Tuxedomon) compaiono nell’album che sarà in vendita su più circuiti dal prossimo 10 febbraio con l’etichetta Cassavetes Connection. La serata è stata arricchita con la tipica ospitalità gastronomica locale con la direzione artistica di Donatella Parodi e la regia in consolle di Mario Francesconi.

 

 

A Porto Torres nuovo Presidio dell’Acropoli dei Giovani

 

Continua il successo dell’iniziativa nata nel 2014 per volere dell’avvocato Gerardo Marotta, presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e che vede la creazione di un nuovo Presidio dell’Acropoli dei Giovani a Porto Torres. E’ stato infatti siglato tra il Comune e l’Istituto un protocollo d’intesa per la collaborazione culturale tra l’Ente locale e l’Istituto di via Monte di Dio a Napoli. Uno degli obiettivi del progetto è quello di creare una rete di Comuni in tutta Italia per favorire la crescita culturale e il confronto tra i giovani e non solo.

Attraverso l’accordo, l’amministrazione comunale di Porto Torres si è impegnata a mettere a disposizione i locali idonei per lo svolgimento delle attività formative, mentre l’istituto dovrà predisporre un quadro generale di proposte da realizzare con l’ausilio delle professionalità necessarie.

«L’intesa con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici – sottolinea il Sindaco Sean Wheeler – è un’opportunità per i nostri giovani. Siamo convinti che la cultura possa essere lo strumento per sviluppare una nuova coscienza e costruire le basi per il futuro di una città come la nostra, che ha bisogno di ripartire dalla formazione».

Per l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Antonella Palmas, «la collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici potrebbe portare alla nascita di progetti condivisi anche con le scuole cittadine. L’Istituto da oltre quarant’anni è operativo nel Paese e contribuisce alla crescita sociale, morale ed etica degli studenti, diffondendo lo studio della filosofia, una scienza che permette di affrontare la realtà con un approccio critico, aiutando il cittadino a non accettare qualunque verità e a non dar nulla per scontato. Abbiamo voluto stipulare questo protocollo per creare in città un nuovo spazio di approfondimento e di confronto, aperto sia a studenti portotorresi che a giovani provenienti da altri comuni della zona e d’Italia».

«Con il presidio di Porto Torres proseguiamo il progetto nato nel 2014 con l’istituzione del Primo “Presidio dell’Acropoli dei Giovani” nel comune di Palomonte, in provincia di Salerno, e che vede oggi la presenza dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici oltre che in Campania, Calabria, Lazio anche in Sardegna. Il progetto delle Acropoli dei Giovani si affianca alla esperienza delle Scuole Estive», dichiara l’avvocato Gerardo Marotta, Presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.

«L’interesse con il quale le Istituzioni locali hanno accolto l’iniziativa – prosegue  Gerardo Marotta – è segno dell’attenzione e della forte sintonia di intenti che si è stabilita su un tema di importanza vitale per lo sviluppo della società moderna: la cultura e i giovani in un’epoca dominata dalla tecnologia e dall’economia. La firma del protocollo d’intesa tra il Comune di Porto Torres e l’Istituto costituisce un momento importante per il riappropriarsi di valori e per fornire alle giovani generazioni sempre più ampi “strumenti” di conoscenza che favoriscano lo sviluppo del pensiero ed una sempre maggiore coscienza storica e sociale. Questo Presidio permanente avrà il compito, fra gli altri, di far propri i risultati della storiografia, concentrandosi inizialmente sulla storia patria e in particolare sulla storiografia umanistica. La creazione di una grande “rete culturale” che mette in contatto le diverse realtà territoriali e culturali dei presidi dell’Acropoli dei Giovani presenti in diverse regioni del nostro Paese è uno dei fondamentali scopi del progetto – conclude – che è seguito a livello nazionale per l’Istituto dalla studiosa e giornalista Bianca Desideri».

Un impegno lodevole che ha sicuramente bisogno del supporto di tutti coloro che vogliono partecipare e sostenere l’iniziativa dell’Acropoli dei Giovani (www.acropolideigiovani.it)..

 

Salvatore Adinolfi

 

Campania e Sardegna più vicine nel segno delle identità culturali

È stato firmato nella Piazza Umberto I a Camposano, nella serata del 26 agosto, il gemellaggio tra i Comuni di Camposano (NA) e Porto Torres (SS), entrambi protetti da San Gavino Martire.  I sindaci Franco Barbato e Sean Christian Wheeler hanno firmato l’intesa nel corso della cerimonia ripresa in diretta streaming  su Videonola.  I due amministratori che in mattinata avevano reso omaggio ai Caduti in Guerra e alla memoria dei giudici Falcone e Borsellino, hanno annunciato una iniziativa comune di raccolta fondi a sostegno dei paesi terremotati. Il legame esistente fra i due luoghi si rafforza e diviene  istituzionale nel nome del Santo patrono turritano, il martire Gavino, venerato nei due centri. In occasione dell’atto di gemellaggio, i sindaci hanno ricordato le vittime del sisma che si è abbattuto sul centro Italia mietendo morte e devastazione.

“Per il forte senso etico e morale che condivido con il mio collega, propongo di dare il via, durante il giuramento di fratellanza, ad una raccolta fondi tra i cittadini di Camposano e di Porto Torres da consegnare a due sindaci dei Comuni flagellati dal terremoto di mercoledì scorso. Daremo così significato concreto alle iniziative che intendiamo portare a termine per rinvigorire la nostra fede e per favorire la crescita sociale e culturale delle nostre rispettive comunità. Oggi, da Sindaco, stringo la mano, con piacere, al collega di Porto Torres, Sean Christian Wheeler, formalizzando in Camposano il gemellaggio tra i nostri Comuni con solenne giuramento. Vogliamo rafforzare la fratellanza tra i nostri cittadini, unire i popoli ora più di prima e portare ancora più rispetto a tutti i martiri tra cui ci onoriamo di annoverare il comune patrono San Gavino”. Queste le dichiarazioni pubbliche di Franco Barbato.

“Ho vissuto nelle zone interessate dal sisma, a me molto care, e a nome della cittadinanza di Porto Torres – ha risposto il sindaco Sean Wheeler – mi sento di condividere il pensiero del sindaco di Camposano, esprimendo la vicinanza a tutte le persone che sono costrette ad affrontare le grandi difficoltà provocate da questa enorme tragedia. L’unione tra le due città nasce dalla condivisione della fede e si è trasformata nel tempo anche in un’amicizia che abbiamo voluto suggellare insieme, dando ad essa una forma istituzionale. La firma dell’atto di gemellaggio favorirà ora e in futuro l’incontro tra le nostre comunità. È per me un onore partecipare per la prima volta quest’anno alle celebrazioni per San Gavino in un comune diverso da quello che amministro. È il proseguimento naturale di un cammino culturale, di confronto e di conoscenza che può diventare un valore sia per Porto Torres che per Camposano”.

L’iniziativa avviata a Camposano suggella un forte legame culturale e sociale che lega da sempre la Campania alla Sardegna con una particolare rilevanza nelle due province di Napoli e Sassari. Accomunate da commistioni legate al lavoro, alla tradizione delle economie del mare, ai vari idiomi culturali che hanno generato nuove famiglie con origini diverse. Favorendo un ponte sociale di scambi e di reciproca crescita. La rete virtuosa fra i piccoli comuni, avviata a Camposano favorirà nuove azioni di scambio solidale che potrà solo migliorare la crescita delle piccole comunità italiane.

Luigi Coppola

Gesuino Nemus, scrittore felice nell’isola che c’è

Pubblicare il primo romanzo a 58 anni con un editore indipendente e vincere la cinquantaquattresima edizione del Premio Campiello “Opera prima” nel 2015. Un riconoscimento giunto “solo” 45 anni dopo averne scritto la prima pagina in un istituto religioso, nel memorabile 14  maggio 1975.  Nel mezzo aver consumato decine di mestieri più diversi in giro per il mondo.

La parola “felicità” è spesso bandita anche nel gergo degli scrittori, come un rito scaramantico quasi che il migliore stato d’animo umano possa evaporare nelle contingenze di vendita dei principali produttori editoriali nazionali.

La gioiosa anomalia traspare da subito nell’incontro con Matteo Locci, al secolo Gesuino Nemus, autore de “La teologia del cinghiale”, distribuito nella primavera 2015 per i tipi di Elliot editore.

La presentazione del libro, recentissimo caso editoriale, avviene nella fresca serata dello scorso cinque agosto a Porto Torres, nel programma regionale Entula, festival del libro diffuso, promosso da Liberos (http://liberos.it/). Nutrito il parterre all’aperto presso la libreria Koinè al corso Vittorio Emanuele dove con Aldo Addis è Barbara Proli a interloquire con lo speciale autore originario dell’Ogliastra. Sin dalle prime battute esterna una personalità unica dai toni inediti, rispetto ai consueti canoni di un reading letterario: “… questo libro è la Salerno Reggio Calabria della letteratura…”.

La modestia di Locci non è uno stratagemma manicheo ad uso di strategie editoriali di vendita.

La narrazione del suo vissuto sovrappone, in un incastro antropologico, la trama del romanzo. Un complicato caso di cronaca nera avvolto in una ambientazione noir carica di visioni autoctone, sospese fra la tradizione di una terra insulare e antica con l’avviata modernità di una nuova era universale scandita con i primi passi umani sulla Luna nel 1969.

Stupefacente risulta la semplicità fiabesca, congenita alla scrittura di Nemus. Uno pseudonimo scelto non a caso, quasi a rimarcare l’imposizione di una scelta relazionale di tenue profilo. Inversamente proporzionale ad una produzione bulimica di un testo dalla lunghezza spropositata nella sua bozza originaria. Quest’ultima alimentata da una lettura onnivora dell’Autore, ritrovatosi, ancora dopo i cinquant’anni, senza un lavoro stabile. L’eccessiva non autostima nelle proprie potenzialità, descritta con una ironia ruvida e tragicomica, ben rappresenta la cifra neorealistica del mancato decollo sociale dell’isola. Sarà proprio l’ostinato tentativo di affrancarsi dal giogo dell’appiattimento passivo, dall’unanime pianto di un percepito isolamento culturale oltre l’oggettiva insularità del luogo natio, il paradosso vincente in una sfida dall’apparente esito scontato.

“Il 12 febbraio 2015 invio per la prima volta il testo ad una casa editrice, il 18 ho un contratto…” – insiste Nemus, nell’emozione di un ricordo simile al pellegrino reduce da Lourdes, guarito miracolosamente da una atroce infermità. Il neo romanziere aggiunge l’incredibile requisito, richiesto all’epoca dall’editore romano: l’invio del testo su carta. Un invito a nozze per l’autore di Jerzu  (centro barbaricino noto in tutto il mondo per l’eccellente Cannonau), amanuense sin dall’infanzia che, solo sul crepuscolo del secolo breve, aveva socializzato con i primi dispositivi automatici di videoscrittura.

Barbara Proli, docente di lettere, ricercatrice competente nella letteratura sarda emergente, declina la prosa complessa e composita di Nemus (sul tavolo della discussione anche il secondo romanzo – Elliot 2016 – “ I bambini sardi non piangono mai”), estraendone la leggerezza essenziale della lettura. Focale decisiva nel successo popolare che è valsa la conquista del Campiello oltre l’accesso alla finale del premio Bancarella. Un’impresa titanica per un testo esordiente con un editore indipendente. Una storia felice nel terzo millennio in un’isola che c’è, seppure piegata su se stessa. Un evento che insegna quella rivoluzione culturale possibile espressa nelle potenzialità di ciascuno, nessuno escluso. Lo stimolo all’emulazione virtuosa, nella consapevolezza dei propri mezzi è la lezione migliore nella notte d’agosto turritana.

Il prossimo appuntamento con Entula nel centro turritano è il 18 agosto. In arrivo lo scrittore russo Nicolai Lilin, autore de  “Spy story love story”, Einaudi 2016.

 

Luigi Coppola

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