La nascita della posta aerea

Come si può vedere è lunga nei secoli la strada che portò  nel 1917  al  brillante e storico primato dell’Italia. Continuando nel nostro racconto (iniziato con i precedenti articoli) essenziale per poter intravedere la strada per la nascita della posta aerea in Italia e nel mondo bisogna proseguire la narrazione della storia partendo poi dal 22 luglio 1905  quando in Francia fu organizzato, come al solito a Parigi,  dal quotidiano “Le Matin”  un grande concorso  per dimostrare quali i grandi servizi che  potevano rendere i colombi viaggiatori e, in quella occasione,  un servizio di posta fu attivato anche a bordo della  nave “Arianna” che stazionava in vista  delle coste britanniche, fra Lizard e Capo  Land’s End.

Questi tentativi ebbero una parentesi fino al 1909. Il suo grande sviluppo la posta aerea lo ebbe però con l’uso di una macchina più pesante dell’aria ed è quindi con questi esperimenti che si arrivò a mettere insieme gli elementi per la posta volante.

Nel settembre di quell’anno a Brescia in occasione del primo circuito aereo internazionale venne emessa una cartolina postale che ha un enorme valore storico, ed è infatti il più pesante dell’aria che si afferma in questo servizio, l’aeroplano, il simbolo del progresso del secolo XX e la posta aerea ha il suo primo battesimo. Altri esperimenti vennero effettuati nel 1910 in Inghilterra, in Francia, negli Stati Uniti, in Argentina ed ancora in Italia, Firenze ma con scarsi risultati.

La stasi conseguente non fu inoperosa poiché diede modo di approfondire gli studi mettendo insieme progetti e discussione che in seguito si riveleranno preziosissimi. L’argomento però non era sentito da tutti, ma nell’apparente disinteresse maturarono grosse novità.

Nel pomeriggio del 19 settembre 1911 a Bologna venne ufficialmente inaugurato il primo servizio aereo postale del mondo. L’aviatore veneziano Del Mistro pilotava l’aereo che spiccò il volo dall’ippodromo Zappoli per iniziativa del giornale “Il Resto del Carlino” trasportando a Venezia una ventina di lettere che  vennero annullate con un timbro recante la scritta “Campo di aviazione di Bologna – 19 settembre 1911”.

Seguì nell’ordine sempre nel 1911 il servizio regolare aereo che venne effettuato sul percorso Milano-Torino-Milano, organizzato da due società italiane di aviazione sotto il controllo del Ministero delle Poste.

Il volo Milano Torino ebbe luogo il 30 ottobre e fu il primo in cui vennero impiegati gli apparecchi di massa. Vale la pena ricordare anche i nomi dei piloti, erano otto gli aerei individuati ed erano pilatiti dagli aviatori Bigliani, Brilli, Gino, Maffeis, Manssero, Ramazzotto, Re e Verona, tutti avevano preso il volo dall’aeroporto di Taliedo, tre soltanto riuscirono a compiere il percorso e appena uno di essi riuscì trasportare un sacco di corrispondenza.

Salvatore Adinolfi

Piccioni viaggiatori e posta aerea

La posta aerea, ufficialmente costituita, qualche anno fa ha compiuto 100 anni di età ed è come si potrà vedere una creazione assolutamente italiana. Tuttavia, cosa che non tutti sanno, essa è nata molti secoli prima o per meglio dire sono trascorsi più di 800 anni dalla nascita dell’antenato della posta aerea, il colombo viaggiatore.

Il merito di aver organizzato per primo un servizio per il trasporto di dispacci a mezzo di piccioni è attribuito al sultano Noure Dim, che elevò questo sistema a rango di posta governativa.  Questa chiamiamola così “iniziativa” risale all’incirca al 12mo secolo così come riportatoci, infatti, le notizie che ci sono arrivate risalgono all’incirca al 1148.

Dalle notizie riportate storicamente ben dieci servizi di posta con piccioni risultavano operativi in Egitto ed i principali si effettuavano su percorsi abbastanza contenuti in termini di chilometri quali Il Cairo-Alessandria o Il Cairo e l’Alto Egitto, c’era poi anche un altro percorso che univa Il Cairo con Gerusalemme via Damasco e Gaza. Tutti questi percorsi effettivamente fatti sono riportati in una serie di appunti che certificavano la consegna dei documenti. Poi le invasioni dei Mongoli dell’Orda d’Oro segnarono il declino di questo ingegnoso e rapido servizio di posta aerea.

Storicamente questo servizio fu eliminato allorquando quelle popolazioni asiatiche nel secolo 13mo conquistarono Bagdad e nel distruggere il Califfato, subito si preoccuparono di sopprimere su tutto il territorio conquistato il servizio di posta svolto tramite i piccioni.

Storicamente va ricordato che dieci anni dopo anche la Siria subì la stessa sorte e verso la metà del secolo 15mo, soltanto in Egitto sopravvivevano i resti di questa posta aerea sui generis, fra il Cairo e Alessandria.

Passarono ben quattro secoli prima che qualcuno riproponesse un servizio postale analogo. Ciò avvenne precisamente durante l’assedio di Parigi del 1870, allorché fu gioco forza riesumare un sistema di corrispondenza che aveva avuto tanta fortuna secoli prima. Ma la modernizzazione poi aveva fatto sì che oltre ai colombi venisse utilizzato un altro mezzo considerato per l’epoca supermoderno e dovuto sempre all’ingegno umano, il pallone aerostatico.  Fu infatti il 23 settembre del 1870 che le truppe prussiane dovettero assistere impotenti al volo della prima mongolfiera, decollata da Parigi in  direzione ovest. In questo modo e attraverso vicende alterne per molti giorni la capitale francese poté comunicare con l’esterno e precisamente con  Tours dove era stata insediata poco prima dello sfondamento tedesco una delegazione del Governo.

Salvatore Adinolfi

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