Il castello del Carmine tra storia e trasformazioni urbane di piazza Mercato

Curiosando tra le pubblicazioni dell’Istituto Italiano dei Castelli Sezione Campania ha colpito la mia attenzione il Quaderno n. 5 dell’Architettura Fortificata in Campania dal titolo “Il castello del Carmine tra storia e trasformazioni urbane di piazza Mercato”. Un agevole volume illustrato edito nel 2012 dal prestigioso Istituto. La pubblicazione è stata curata dall’architetto Luigi Maglio, attuale vice presidente e già più volte presidente della Sezione Campania.

Il Quaderno guida il lettore alla conoscenza dell’ultima fortificazione “in ordine di tempo ad essere stata realizzata a difesa di una delle zone più esposte sul perimetro della città alla fine del XIV secolo”. La zona urbana di piazza Mercato e del Carmine ha subito nel corso dei secoli grandi trasformazioni e oggi risulta completamente trasformata rispetto al suo aspetto originario.

Scoprire la sua storia storico-architettonica anche attraverso le immagini e le piante aiuta chi vive la nostra città a comprendere l’importanza delle testimonianze storiche di cui è ricca, al rispetto e alla conservazione.

Antonio Desideri

La riapertura del Padiglione Tavolara. Una scommessa vincente per la Sardegna.

Sulla riapertura del Padiglione Tavolara, realizzatasi lo scorso 20 dicembre a Sassari, con un’adeguata cerimonia istituzionale, sono stati espressi evidenti e legittimi riscontri positivi, soprattutto quando l’ultima di pochi giorni fa, segue due analoghe iniziative  –  con le rispettive giunte regionali dell’epoca  –  nel 2013 e nel 2018.

Questa terza apertura potrà costituire un “evento storico” come sottolineato più volte nella presentazione dell’evento alla stampa, tenutasi nella sala consiliare del comune di Sassari nella mattinata del 14 dicembre. In quell’occasione erano stati descritti tutti i processi salienti degli ultimi anni per riconsegnare non solo alla città di Sassari  – “un unicum in tutta la Regione” – come espresso, con legittima soddisfazione, dal sindaco Nanni Campus.

Alla presentazione ufficiale erano presenti anche i rappresentanti dei principali soggetti istituzionali che hanno percorso insieme il lungo percorso di progettazione, oltre la riallocazione dei locali ideati per la piena funzionalità del rinnovato sito.

Fra questi la Fondazione Nivola che nell’articolato processo di definizione del “Museo per l’artigianato e il design Eugenio Tavolara”, ha assunto  –  con apposita convenzione di fine 2020 con l’amministrazione comunale  –  la direzione scientifica, l’organizzazione dell’attività espositiva, lo sviluppo d’iniziative culturali nel Padiglione.

Nella fattispecie, la professoressa Giuliana Altea, presidente della stessa Fondazione Nivola, ha definito il suo, “un incarico oltre l’impegno istituzionale che tocca le corde della mia infanzia”.

Il padiglione ospiterà inoltre il “Salone delle Botteghe” uno spazio espositivo commerciale, ubicato al piano terra dedicato ai prodotti dell’artigianato sardo.

L’allestimento e la gestione saranno curati da Confartigianato imprese Sassari, altro protagonista nella riapertura del padiglione.

Il presidente Marco Rau nella stessa presentazione alla stampa ha affermato l’intento “di lavorare con le altre associazioni di categoria. Affinché la struttura sia uno spazio di tutti”.

Laura Useri, assessora comunale alla cultura, evidenzia a tal proposito, l’importante opportunità di “una finestra per gli artigiani sardi verso il mondo”.

Il museo ospiterà importanti mostre. Collezioni pubbliche attualmente non esposte quale la collezione storica ISOLA. La convenzione biennale tra il Comune e la Fondazione Nivola realizzerà esposizioni, eventi di artigianato, design e arte, con cadenza regolare nel salone principale del Padiglione Tavolara.

La prima iniziativa partita nella mattinata dell’inaugurazione è  il progetto espositivo “Faccio con la mente, Penso con le mani – Il nuovo design artigiano in Sardegna”, con la curatela di Giuliana Altea.

La mostra (http://museonivola.it/padiglionetavolara) è visitabile fino al 31 maggio 2023. Promossa dal Comune di Sassari con il supporto di Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna e organizzata dal Museo Nivola di Orani, Con la cura di Giuliana Altea partecipano al progetto: Antonella Camarda e Luca Cheri.

L’esposizione esplora gli ultimi quindici anni di creatività e progetti realizzati in Sardegna nel comparto vasto del design. Una visione di colori e manufatti rappresentanti l’estro delle produzioni isolane. Una puntata sul disegno industriale con il recupero di antiche tecniche artigianali. Dall’high-tech sino all’archeologia sperimentale. Valorizzando una prospettiva innovativa di una Sardegna che produce. Affrancandosi dai preconcetti di una proposta in una passiva tradizione senza tempo.

Innumerevoli i motivi di soddisfazione per l’importante lavoro corale fra i vari enti istituzionali, regionali e comunali, partecipati dal primo cittadino sassarese appena dopo il canonico taglio inaugurale del nastro tricolore.

Una sfida che, per i numeri espressi, non solo in termini di risorse economiche investite, dovrà solo continuare crescere.  Attirando con le dovute collaborazioni  aperte a soggetti e operazioni di adeguata comunicazione internazionale, nuovi operatori economici, locali e internazionali, artisti, esponenti della cultura, turisti e cittadini sardi, in un circolo virtuoso dalle potenzialità certamente importanti.

Luigi Coppola

 

(Foto Luigi Coppola: taglio del nastro inaugurale; Nanni Campus, sindaco di Sassari)

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