All’Istituto per gli Studi Filosofici presentazione del libro di Umberto Aleotti

Lunedì 17 giugno alle ore 16.30 a Palazzo Serra di Cassano sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici sarà presentato il libro di Umberto Aleotti, avvocato, docente universitario, “Nozioni giuridiche fondamentali europee.

Un libro per parlare di Europa ad esperti ma anche a quanti vogliono conoscere meglio le Istituzioni europee e il loro funzionamento. All’Autore poniamo alcune domande.

Quali strumenti ha il cittadino italiano ed europeo per poter far valere i propri diritti oltre i confini della propria Nazione?

Si tratta di distinguere i diritti da tutelare. Se sono diritti che discendono da normative italiane, possono essere fatti valere davanti ai giudici nazionali, se si tratta di diritti che derivano da normative dell’Unione europea davanti ai giudici europei. La tutela giurisdizionale dinanzi ai giudici europei può avvenire tanto in via diretta, presentando ricorsi presso le cancellerie dei giudici europei  quanto in via indiretta, ossia utilizzando il meccanismo del rinvio pregiudiziale, che implica il passaggio attraverso la valutazione e l’ordinanza di rinvio dei giudici nazionali.

Quali sono i giudici dell’Unione Europea?

Esiste nel diritto dell’Unione europea il principio del doppio grado di giudizio. Chi vuole ricorrere in maniera diretta dinanzi ai giudici U.E. deve adire in primo grado il Tribunale e, in secondo grado, impugnando le decisioni del Tribunale e solo per motivi di diritto, la Corte di giustizia. In via indiretta, ossia tramite rinvio pregiudiziale, può essere adita solo la Corte di giustizia. Si ricordi che diverso da questo sistema giurisdizionale è il sistema della Corte europea dei diritti dell’uomo, che afferisce al Consiglio d’Europa, che è un’organizzazione internazionale differente dall’Unione europea. Dinanzi a questa Corte, in un unico grado di giudizio, si possono far valere i diritti previsti da un altro trattato internazionale, la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (C.E.D.U.).

Si parla molto dei parametri che l’Italia deve rispettare nel proprio Bilancio per non sforare i parametri imposti dalla UE. Di cosa si tratta?

Si tratta del cd. fiscal compact, un trattato firmato a Bruxelles il 2 marzo 2012 , con il quale gli Stati firmatari hanno stabilito un maggiore coordinamento tra le loro politiche fiscali (imposizione fiscale su cui si regge la spesa pubblica), stabilendo una serie di regole tra le quali, ad esempio, l’impegno ad inserire il pareggio di bilancio (equilibrio tra entrate e uscite degli enti pubblici) in disposizioni interne vincolanti di natura fondamentale, preferibilmente costituzionali (così è avvenuto con la modifica del nostro articolo 81 della Costituzione nel 2012). Queste disposizioni servono a creare maggiore armonia tra le politiche fiscali degli Stati dopo che, nel 2002, c’è stata l’unificazione delle loro politiche monetarie (cd. unione monetaria).

Come è nata l’idea di scrivere questo libro e a chi si rivolge?

Il progetto di un’Europa unita, così come elaborato dai padri fondatori dell’Unione europea conserva sempre, secondo me, il suo irresistibile fascino. L’edificazione di una casa comune in Europa, attorno ai valori della pace, della libertà, della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti umani possiede ancora la sua attrattiva tanto per le giovani generazioni quanto per quelle meno giovani, in mezzo alle quali si colloca la mia, che ha visto cadere, il 9 novembre 1989, il muro di Berlino, simbolo di un’epoca di conflitti, divisioni e oppressione, in cui i valori indicati non avevano ancora avuto l’opportunità di affermarsi nella loro esatta dimensione. Il libro nasce dunque con l’idea di incuriosire, chiarire, appassionare, non far dimenticare ed è diretto non solo a chi si confronta con questo genere di tematiche durante il proprio corso di laurea ma anche a chi nel percorso post-universitario o lavorativo dovesse entrare in contatto con questa realtà.

Alessandra Desideri

1957-2017. Europa, quale futuro? Insieme nella diversità

Si terrà giovedì 14 dicembre, alle ore 9.45, presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, in via Monte di Dio n. 14, Napoli, la tavola rotonda dal titolo “1957-2017. Europa, quale futuro? Insieme nella diversità”, organizzata da Unisin Regionale Campania, in collaborazione con Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici) Sezione Napoli Centro.

Un momento di incontro per parlare e riflettere sull’Europa a 60 anni dalla firma del Trattato di Roma del 1957, un’occasione per un’analisi che, partendo dall’idea guida dei padri fondatori, si snoda fino ai giorni nostri, sullo sfondo della Brexit, con un focus su alcuni temi fondamentali quali lavoro, cultura, istruzione/formazione e pari opportunità.

L’incontro, voluto da Unisin Regionale Campania, è in onore di Gerardo Marotta (componente del comitato scientifico della rivista Professione Bancario), fondatore dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, europeista convinto, grande uomo di cultura conosciuto a livello internazionale, che ha avuto il merito di riuscire a portare l’Europa e le sue eccellenze culturali, sociali, scientifiche a Napoli, in quell’Acropoli, sede dell’Istituto, che è cuore pulsante di cultura e formazione per i giovani italiani, europei e non solo.

La tavola rotonda vuole essere un primo momento di riflessione sul ruolo dell’Europa, in un panorama socio-economico caratterizzato da una crisi che sembra  non vedere la fine, e sul futuro stesso dell’Unione europea, che deve essere sempre più “Europa dei popoli” e sempre meno “Europa finanziaria” per riuscire così a tornare a toccare il cuore dei suoi cittadini.

Interverranno: Simona Marino, Delegata del Sindaco alle Pari Opportunità, Comune di Napoli; Fiorinda Li Vigni, Segretario Generale dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Giacomo Zampella, Presidente AIMC Provincia di Napoli; Salvatore Adinolfi, Presidente Regionale Unisin Campania; Umberto Aleotti, Avvocato e Docente di Diritto internazionale della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Maddaloni (CE); Antonio Lanzaro, Docente di Diritto Internazione dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”; Daniela Foschetti, Segretario Nazionale Unità Sindacale Falcri Silcea Sinfub (Unisin); Fabio Corbisiero, Docente di Sociologia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Enzo Grano, Massmediologo; Giovanna Mugione, Dirigente Scolastico dell’I.S. “G. Marconi” di Giugliano in Campania; Antonella Verde, Avvocato giuslavorista.

Modera e coordina i lavori: Bianca Desideri, Giornalista, Segretario Regionale Unisin Campania.

 

Stefano Rodotà: “la mia Napoli delle idee, nell’ingegno e nella vitalità la sua forza”

Quando, nel 2014, Stefano Rodotà partecipò alla “Repubblica delle Idee”, che si teneva a Napoli, con un intervento dal titolo “il tempo della democrazia ibrida”, egli era già l’encomiabile giurista, il grande accademico e il brillante politico conosciuto da tutti, nonché da tutti ribattezzato “il Garante”; tuttavia non tutti conoscevano l’intimo rapporto che lo legava a Napoli ed alla intellighenzia partenopea. Intervistato, alla domanda su quale delle iniziative di quella manifestazione avrebbe posto la sua attenzione, rispose: “vengo spessissimo a Napoli e una storia straordinaria, tra le altre, trovo che sia quella di Gerardo Marotta e il problema della biblioteca  deve trovare una soluzione. Napoli è piena di eccellenze. Se ne dovrebbe parlare di più fuori da Napoli: non possiamo chiuderla nelle difficoltà amministrative, nei problemi noti, perché c’è anche quest’altra. Esistono iniziative di punta nei campi che io frequento, del diritto e delle tecnologie: direi una vera Napoli delle Idee. A parte che è bellissima”. Legato a doppio filo con l’Avvocato Marotta, da stima e comunanza di vedute, Rodotà fu, tra le altre cose, anche parte viva dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici,  come membro del consiglio direttivo e non solo, spesso e volentieri anche come relatore; ultimo contributo lo scorso febbraio, con un suo intervento sui beni comuni e l’inaspettata rinascita degli usi collettivi.

Stefano Rodotà fu sempre sensibilissimo alle questioni sui diritti civili, intesi come essenziale  riconoscimento di libertà in democrazia, e fiero promotore della giustizia sociale, ma non solo, le sue serie battaglie libertarie hanno riguardato i temi della bioetica istituzionale e delle biotecnologie, nonché internet e la comunicazione telematica, con un’unica idea di fondo: la centralità del diritto di autodeterminazione e la sostanziale eguaglianza di accesso alle informazioni per tutti i soggetti.

Il diritto di avere diritti, titolo di un suo rinomato saggio, è la chiara summa del suo pensiero e della sua azione.

Con questo campione del pensiero laico se ne va un altro pezzo di quella “vecchia generazione” che tanto ha avuto a cuore il sentire delle nuove generazioni.

Rossella Marchese

Unisin Campania: clima aziendale: come il lavoro può produrre disagio

Unisin Regionale Campania ha organizzato per mercoledì 14 dicembre alle ore 15 a Napoli, Palazzo Serra Cassano, in via Monte di Dio n. 14, presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, la tavola rotonda dal titolo “Clima aziendale: come il lavoro può produrre disagio”.

Benessere organizzativo e clima aziendale sono gli ingredienti imprescindibili per la salute delle lavoratrici, dei lavoratori e per la stessa crescita delle imprese, mentre la costrittività organizzativa, le pressioni commerciali, le molestie sessuali, i comportamenti discriminatori, l’utilizzo di linguaggio verbale e non verbale distorti e non rispettosi della Persona, della professionalità e della dignità umana non fanno altro che provocare disagio e stress e cattivo funzionamento dell’impresa. Cosa fare? Quali tutele? Come difendersi?

A parlare di questi argomenti di particolare rilevanza ed attualità, con la presenza del Segretario Nazionale Daniela Foschetti e dopo i saluti del presidente regionale Salvatore Adinolfi, il segretario regionale Bianca Desideri, i vice segretari regionali Andrea Brancaleone e Francesco Grandine, gli esperti l’avvocato Antonella Batà, ricercatore t.i.- Università degli Studi di Napoli “Federico II”, i dottori Paolo Pappone responsabile ambulatorio sovra distrettuale mobbing e disadattamento lavorativo ASL Napoli 1 Centro e Rocco Graziano responsabile dell’unità operativa igiene e medicina del lavoro D.S. 26 ASL Napoli 1 Centro e con l’avvocato Antonella Verde. A conclusione il dibattito.

Acropoli dei Giovani e scuola medica salernitana

Domani 1° ottobre 2016  riprendono gli appuntamenti dell’Acropoli dei Giovani – Primo Presidio Permanente Palomonte, nato nel 2014 dalla collaborazione fra l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli e il Comune di Palomonte con il sostegno del gruppo spontaneo di cittadini “Amici della Biblioteca Palomonte”.

L’Acropoli dei Giovani nasce dall’esigenza di diffondere la cultura nel senso più ampio del termine, in modo particolare il sapere filosofico.

Un ricco calendario di appuntamenti è stato svolto sin d’ora a partire dal 18 ottobre 2014, giorno di inaugurazione dell’Acropoli dei Giovani Primo Presidio Palomonte, quando in una magnifica sala affollata di giovani studenti, l’avvocato Gerardo Marotta e i componenti del comitato scientifico, il prof. Gerardo Grossi e la dott.ssa Bianca Desideri, responsabile a livello nazionale, davano il via a quello che fu definito un vasto progetto di formazione, di promozione e di crescita rivolto alle giovani generazioni nell’obiettivo di un sempre maggiore sviluppo culturale, sociale, economico e produttivo del territorio, nel rispetto dell’ambiente e nella continuità della tradizione storico-culturale.

1-ottobre-2016-acropoli-definitivaPer questo nuovo incontro dal titolo: “Primati e attualità di un’istituzione medievale di eccellenza: la Scuola medica Salernitana”, che si terrà nell’aula consiliare del Comune di Palomonte, a partire dalle ore 10.30 di sabato 1° ottobre 2016, si è voluto porre l’attenzione sulla più antica e importante istituzione medica d’Europa. Dopo i saluti della dott.ssa Bianca Desideri, responsabile scientifico nazionale dell’Acropoli dei Giovani-Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, del prof. Gerardo Grossi, coresponsabile scientifico dell’Acropoli dei Giovani Primo Presidio Permanente Palomonte, interverrà il dott. Umberto Greco, primario del reparto di Urologia presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR. San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona di Salerno, che illustrerà primati e attualità della Scuola medica Salernitana nel pensiero medico moderno.

A conclusione dell’incontro, lo scrittore salernitano Carmine Mari, parlerà della sua prima fatica letteraria: Il regolo imperfetto. Intrighi e alchimie alla Scuola medica Salernitana, un’opera letteraria edita da Atmosphere libri, un avvincente thriller storico ritenuto dalla critica: “un giallo veramente ben costruito, con più piani di azione che si intrecciano e con la giusta dose di suspense, ambientato in un medioevo presentato con ricercatezza e dovizia di particolari. Il regolo imperfetto ha anche il pregio di presentarci un mondo, quello della medicina e delle scuole mediche medievali, e un ambiente storico-geografico – la Salerno del XIII secolo – di solito poco conosciuti ed esplorati dalla narrativa.”

Modera l’incontro la giornalista Valentina Risi, conduttrice radiofonica – Radio Mpa -, nonché appassionata volontaria della biblioteca comunale di Palomonte.

Ogni appuntamento è un’occasione per poter conoscere e apprezzare la biblioteca comunale e il suo patrimonio librario di circa 3500 volumi, in modo particolare, il Fondo Marotta, 130 volumi donati dall’avv. Gerardo Marotta con l’intento di nutrire il desiderio di conoscenza, soprattutto, dei giovani studenti. La biblioteca comunale di Palomonte è una realtà culturale curata e valorizzata da un gruppo spontaneo di cittadini di cui si possono seguire le attività collegandosi alla pagina facebook Amici della Biblioteca Palomonte.

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