Autismo e futuro

Si è tenuto il 5 dicembre presso la sede di Federfarma a Napoli, un convegno di particolare interesse dal titolo: “Autismo in età adulta… il durante e il dopo di noi”.

Sono stati sviscerati diversi temi inerenti l’autismo, a partire dai progetti messi a punto o realizzati dalle numerose associazioni coinvolte, da tutto quanto ancora si può fare per i ragazzi, gli adulti e per le loro famiglie.

Dopo i saluti delle Istituzioni presenti: Prof. Vincenzo Santagada, Presidente Ordine Farmacisti Provincia di Napoli e Assessore alla Salute e al Verde, Prof. Paolo Valerio, Professore Onorario di Psicologia Clinica alla Federico II di Napoli, Dott. Gaetano Marotta, presidente dell’associazione “Oltre il muro Autismo” e Vice Presidente CDU Città del Sole, si sono susseguite le numerose relazioni moderate dalla Dott.ssa Bianca Desideri, Giornalista e Giurista, esperta di politiche di genere e pari opportunità, Vicepresidente dell’Associazione Culturale “Napoli è”.

Stimolanti e molto concreti gli spunti venuti fuori dalle singole relazioni, nello specifico sono intervenuti il Prof. Alessandro Pepino, Delegato del Rettore alla disabilità e ai disturbi specifici dell’apprendimento presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II che ha portato anche i saluti dell’Avv. Paolo Colombo, Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania impossibilitato a presenziare per concomitante impegno, il Dott. Claudio Roberti, dell’A.N.S., Coordinatore tematico nazionale e regionale e Vice-Presidente Comitato esigibilità CRPD-OP, l’Avv. Lucia Marino, Consiglio Direttivo Comitato Disabilità Unite, la Dott.ssa Chiara Scarpa, Neuropsichiatra infantile, la Prof.ssa Antonella Colonna Vilasi, Psicologa e Responsabile Centro Studi U.N.I. PhD, la Dott.ssa Valeria Mirisciotti, Delegata del Governatore per la Disabilità e “Kairos-Integrazione al contrario”, Lions International Distretto 108 Ya, chi scrive Dott.ssa Milena Di Fina, Giurista ed esperta di Politiche di genere e pari opportunità , infine la Dott.ssa Luisa Di Biagio, Psicologa e Vicepresidente Associazione Cascina Blu Onlus, autrice del volume “Teste di zucca” giunto alla quarta edizione.

Dal Convegno tante le proposte e le lucide argomentazioni per definire proposte e possibili soluzioni da rendere alle Istituzioni, alle famiglie e alle persone con disturbo dello spettro autistico in ogni fascia di età, non soltanto in quella infantile. Proprio per questo il titolo del Convegno parlava del durante e del dopo di noi, per ricordarci che bisogna trovare diverse modalità di affrontare l’autismo in base a ciascuna età evolutiva, in base alle esigenze di ciascuno sia essa o esso studente o lavoratore o semplicemente fruitore di servizi civili e sociali. Partire dall’infanzia, da una corretta diagnosi aiuta tutti nel percorso successivo della vita, fino ad arrivare a quel dopo di noi che non deve essere temuto ma ci deve vedere preparati e pragmatici.

A pochi giorni dalla Giornata Internazionale delle persone con Disabilità, ci preme ricordare come l’inclusione generi ricchezza, come aprendo le porte a nuove sollecitazione ed esperienze, si possa arrivare a quel mondo ideale in cui ogni essere umano sarà riconosciuto solo in quanto tale.

Milena Di Fina

Autismo, Porto Torres: due giornate di sensibilizzazione

Si sono tenute a Porto Torres, in provincia di Sassari, due giornate di sensibilizzazione dedicate all’autismo.

Ma cos’è l’autismo? Si tratta d un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza d’interessi e comportamenti ripetitivi. I primi segnali di questo disturbo possono essere notati entro i due anni di vita e la diagnosi certa può essere effettuata entro i 30 mesi di vita. Le cause sono ancora sconosciute e data la varietà di sintomatologie che caratterizzano questo disturbo si parla di Disturbi dello Spettro Autistico (DSA o, in inglese, ASD, Autistic Spectrum Disorders), in questa definizione vengono comprese una serie di patologie o sindromi aventi come denominatore comune le caratteristiche comportamentali, sebbene a vari gradi o livelli di intensità.

Il Comune di Porto Torres ha inteso patrocinare l’iniziativa “Ascolta i miei passi” del 3 e 4 aprile una vera e propria campagna di sensibilizzazione sul tema dell’autismo. “Se vuoi conoscere l’autismo, indossa le mie scarpe e ascolta la mia storia”, questo uno degli slogan dell’evento.Raccontare storie, per abbattere le barriere tra i cosiddetti “neurotipici” e le persone che invece soffrono di autismo”,  questo l’obiettivo dichiarato degli organizzatori delle due giornate del 3 aprile in piazza Umberto I e del 4 aprile presso l’istituto comprensivo numero uno, nonché presso l’istituto tecnico agrario di Sassari.

Si tratta di storie che sono state scritte e narrate dai familiari e dalle persone che convivono ogni giorno con l’autismo allo scopo di contribuire ad abbattere le barriere a far capire a tutti cosa si prova, anche a chi non ha dimestichezza con questa patologia.
“Sono storie che parlano di persone – è scritto nel progetto dell’associazione L’ortica – di come la loro vita è cambiata dopo la diagnosi, di quale è stato il loro percorso, di quali sono i loro sogni e le loro speranze. Attraverso il racconto potrete immaginarvi per un momento nei loro panni, attraverso l’empatia potrete avvicinarvi e conoscere. Dieci storie che diventeranno venti e poi trenta, poiché desideriamo che tutti abbiano la possibilità di indossare delle scarpe e di ascoltare nuove storie. Ci saranno scarpe simboliche di bambini che hanno appena ricevuto la diagnosi, oppure scarpe gigantesche di un uomo che vorrebbe diventare protagonista della sua vita ma non ce la fa perché è vittima del pregiudizio”.
“Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta dell’associazione L’ortica – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali Rosella Nuvoli – si tratta di una manifestazione con dei risvolti sociali molto importanti. Fare sensibilizzazione su un tema che riguarda ormai tantissime famiglie, è fondamentale. Quello che non si conosce spesso provoca paura e diffidenza, in maniera molto soft, attraverso delle cuffie, si avrà la possibilità di entrare empaticamente nel mondo dell’autismo, per “sentire” dalla voce dei protagonisti, le difficoltà ma anche le loro gioie e i loro sogni” “Fare questa esperienza – ha proseguito l’assessore  – significa non solo acquisire una maggiore consapevolezza, ma sviluppare empatia e vicinanza ai bambini, ragazzi, adulti con autismo e alle loro famiglie, al fine di garantirne una reale e profonda inclusione in tutti gli ambiti della nostra società”.

Salvatore Adinolfi

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