L’importanza delle attività educative per i bambini

I bambini sono in continua ricerca di nuovi stimoli e nuove cose da scoprire e, infatti, sono in costante apprendimento e assimilano tutto ciò che gli viene spiegato con una rapidità sorprendente. Ed è proprio mentre crescono e imparano cose nuove che iniziano a sviluppare e riconoscere i loro sensi, soprattutto durante le attività scolastiche.

Le attività creative, musicali e culinarie, durante la fase infantile, sono di fondamentale importanza poiché sollecitano, appunto, i loro sensi: l’olfatto, l’udito, la vista, il tatto, il gusto. Di attività creative educative ce ne sono tante come ad esempio dipingere (imparare ad elaborare lavori creativi con i colori e con diverse tecniche), che fa emergere il loro lato inventivo; aiuta a comprendere loro quanti metodi esistono per dare sfogo alla fantasia.

Uno dei metodi spesso utilizzati dai più piccoli, soprattutto negli asili, è  la tecnica di colorazione con le loro mani senza l’utilizzo dei pennelli. Questo metodo suscita in loro grande curiosità nello scoprire quante cose possono essere in grado di creare da soli con il proprio corpo. Maneggiare i  pennelli o pennarelli, invece,  aiuta loro a comprendere che si possono utilizzare diversi strumenti per dipingere e suscita in loro forte interesse e desiderio di imparare cose nuove, termini nuovi e padroneggiare oggetti nuovi da soli ed è soprattutto fondamentale per insegnare loro l’importanza della precisione, della disciplina e della concentrazione. Inoltre, queste attività sviluppano il loro lato empatico poiché imparano l’importanza del lavoro di gruppo e del rispetto verso il prossimo. Per di più, i colori sono potenti attivatori di sensazioni, fantasie e immaginazioni, in particolare i colori pastello (più utilizzati nelle scuole) sono simbolo di amore, eleganza e dolcezza. Dunque, lo stato emozionale che vivono i bambini quando sperimentano questi colori è il senso di gioia, amore e uno stato personale di serenità. Passando invece all’arte culinaria è solito, durante le attività scolastiche infantili, cercare di creare un connubio tra cibo e creatività. Ad esempio, formare il volto di un orso utilizzando diversi alimenti stimola nei bambini estrema immaginazione, e poi lavorano, anche in questo caso, sui loro sensi. Ancora, il profumo della frutta si fonde perfettamente con il mondo degli animali, quindi, il loro lato empatico viene fortemente stimolato in quanto questa attività è un ottimo riferimento all’ambiente e al mondo animale.

Anche la musica, per i bambini, fa parte delle attività educative perché non è solo divertimento, bensì dona loro l’opportunità di conoscere nuove forme di comunicazione, migliora la loro capacità di ascolto, la loro attenzione, la loro memoria, e stimola l’espressione corporea e la coordinazione. Difatti, l’educazione musicale, è appunto considerata appartenente al ramo della comunicazione. Un altro basilare insegnamento da parte della musica per i bambini è la conoscenza culturale. Insomma, la musica è un’altra fondamentale disciplina completa imprescindibile per una sana crescita dei bambini.

Alessandra Federico

Museo e Real Bosco di Capodimonte, ingresso gratuito domenica 2 aprile

Una domenica tutta da vivere, quella del 2 aprile, al Museo e Real Bosco di Capodimonte visitabili con ingresso gratuito senza necessità di prenotazione.

Prosegue quindi l’appuntamento con la #domenicalmuseo, iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei italiani e nei parchi archeologici statali.

Sarà possibile accedere e visitare: il primo piano con la Collezione Farnese, la Collezione De Ciccio, la sezione dell’Armeria Reale, le sale dell’Appartamento Reale dalle 8.30 alle 19.30 con ultimo ingresso alle 18.30; nella sala Causa, dalle 10 alle 17.30, la mostra “Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale” con l’eccezionale prestito dal Museo del Prado della Madonna del pesce di Raffaello che torna a Napoli dopo 400 anni.

Restano, invece chiusi al pubblico, il terzo piano e il Cellaio per disallestimento della mostra Emblema e la Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte.

Sarà non solo possibile ammirare i capolavori custoditi nel Museo o ammirare e passeggiare nel Real Bosco ma anche poter  ascoltare nel Salone delle Feste l’eccellente e virtuoso Maestro Rosario Ruggiero al pianoforte in una lezione-concerto e gli attori della Compagnia Arcoscenico, entrambe le iniziative a cura dell’Associazione MusiCapodimonte.

Antonio Desideri

XXIII Raduno di Primavera. Il Classic Car Club Napoli inaugura alla grande la 40° stagione

La festa del sodalizio partenopeo, sul porto di Baia a Bacoli, ha attirato una gran folla di appassionati.

Una splendida domenica di sole ha aperto le braccia al XXIII Raduno di Primavera, la kermesse con cui il Classic Car Club Napoli inaugura la sua quarantesima stagione di vita. Nell’area riservata del porto di Baia erano cinquanta le vetture iscritte alla manifestazione accolte dal comandante della Capitaneria di porto Luogotenente Paolo Rinaldi, che non ha nascosto la sua emozione: “sono contento che il Classic Car Club Napoli abbia reinserito a calendario, dopo la pandemia, il Raduno di Primavera – afferma l’ufficiale – è l’occasione per far vivere il nostro porto, ricco di storia e di tesori nascosti. Vorrei proporre al presidente Giuseppe Cannella, per il prossimo anno, una escursione alla scoperta del Parco sommerso di Baia: un sito archeologico che merita grande attenzione”.

Alle 9,30, come da programma, cominciano ad arrivare le prime vetture storiche e le prime Ferrari. Dopo un’ora il piazzale è gremito e cominciano ad affollarsi numerosi visitatori. Fra le più interessanti auto esposte sul porto di Baia spicca la Fiat 1400 di Giuseppe Scudieri del 1951 reduce da un lunghissimo ed accurato restauro. Degna di nota anche la Fiat 508 “Balilla” del 1936 di Vincenzo Riccio e le Fiat Topolino di Luciano Desio e Alessandro Sollo. Tantissime le spider inglesi: MG, Austin Healey, Triumph , che hanno festeggiato il primo sole a capote aperta insieme alle italianissime Alfa Romeo Duetto e Fiat 850 Spider. Tante “Young Timer” con le tedesche BMW Z3 e Z4 a farla da padrone, Merceds SLK e Fiat Barchetta, e tantissimi i giovani presenti, pronti a cogliere il testimone della cultura automobilistica che tanto lustro ha dato all’Italia sia dal punto di vista tecnologico che di stile. E non si può nascondere l’ammirazione dei numerosi appassionati giunti sul Porto di Baia per le Rosse: su tutte, la più ammirata è stata la Ferrari Testa Rossa, incorniciata dalle 360 Modena, dalle Mondial e dalla Dino GT4. Ovazioni anche per la Lancia Delta Integrale nella colorazione corsaiola “Martini” del veterano Teodoro Cotumaccio.

Alle 12,30 ha avuto luogo la prova di abilità sotto l’attenta direzione della sezione napoletana della Federazione Cronometristi. Su tutti si erge Francesco Galletta con la Ferrari Dino GT4 vincitore della classifica assoluta avanti alla Topolino di Luciano Desio e alla Giulia di Gennaro Tortora, racchiusi in pochissimi centesimi di secondo. A Desio va anche la categoria Classic sull’Austin Healey Sprite di Gianluca Spedaliere e alla MG A di Mariano Piccolo. Fra le Ferrari alle spalle del dominatore assoluto Francesco Galletta, giungono l F360 Modena di Antonio Guida e la Testarossa di Guido Cautiero. Nella categoria Modern grandissima lotta con l’Alfa Romeo Giulia di Gennaro Tortora che vince sulla Fiat 850 Spider di Paolo Henke e la Volkswagen Pescaccia di Carlo Grassi. Bellissima sfida nella Post-Classic con Bruno Pignalosa con l’Austin Healey 3000 Mark II che stacca di appena 4 centesimi l’agguerrito Lorenzo Galletta, questa volta al volante di una rarissima Fiat 1500 Cabriolet mentre il podio è completato da Lorenzo Fiaschi su Fiat 500F. la categoria più numerosa, la Post-Modern, è stata appannaggio della Mercedes SLK di Carlo d’Aulisio, che ha preceduto la BMW Z4 di Mario Bonanno e la BMW Z3 di Cosimo Corrado Casilli, mentre corre in solitario Vincenzo Riccio nella Post-Vintage con la Balilla segnando comunque un tempo di tutto rispetto.

Al termine della prova la carovana del Classic Car Club Napoli si è spostata all’Hotel Serapide a Pozzuoli per il pranzo e la premiazione del Raduno: “una giornata spettacolare ha accolto il XXIII Raduno di Primavera – afferma Giuseppe Cannella, preidente del Classic Car Club Napoli – questa manifestazione rappresenta un po’ la storia del nostro sodalizio ed è particolarmente amata dai soci. Credo ch sia stato il degno inizio del nostro quarantesimo anno di vita”. Gli fa eco il vicepresidente Raffaele Cocozza: “siamo arrivati un po’ in affanno per impegni istituzionali, ma fortunatamente il club ha uno staff meraviglioso ed è andato tutto benissimo, tanto che abbiamo potuto rilassarci e goderci questa magnifica festa. Ora diamo appuntamento alla XXVI Rievocazione storica del Gran Premio di Napoli – Circuito di Posillipo il 7 maggio sul Viale Virgilio e siamo certi di regalare ai soci e agli appassionati un’altra splendida festa”

Ilio Ascione

 

seers cmp badge