25 novembre contro la violenza contro le Donne

Un impegno continuo quello dei Lions del Distretto 108 Ya sui temi dei diritti e della tutela contro la violenza di genere. Pasquale Bruscino, Governatore del Distretto 108 Ya Lions International, ha voluto rivolgere un ricordo a chi è vittima di violenza di genere.

“Non è solo in questa “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” che noi Lions siamo impegnati per contribuire fattivamente a ridurre il triste fenomeno della violenza di genere.

La nostra è una presenza continua, quotidiana, che si sostanzia in azioni concrete e campagne di sensibilizzazione che vedono i Lions del Distretto 108 Ya con le loro professionalità, la loro passione, la loro sensibilità,  impegnati a dare il loro contributo nelle scuole, nella società e al fianco delle Associazioni e delle Istituzioni per creare una rete sempre più vasta che possa essere di supporto e sostegno alle Donne e a chi vive la tragica condizione di essere vittima di violenza di genere non solo fisica ma anche psicologica.

Le tragiche vicende di questi giorni che hanno visto fra le altre vite spezzate, la tragica fine della giovane esistenza di Giulia, ci portano a fare ulteriori riflessioni su quanto sinora abbiamo fatto e su quanto ancora dobbiamo fare come società e come Lions per combattere la violenza di genere e per essere sempre più vicini a chi vive situazioni di molestie e violenza.

Oggi, ma non solo oggi, il nostro pensiero va a tutte le Donne vittime di femminicidio, uccise dalla mano di chi doveva rispettarle e amarle e a chi è vittima di violenza di genere”.

 

Alla FoCS giornate formative ed informative sulla violenza di genere

Nell’ambito delle iniziative per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne l’11 e il 25 novembre, nella Sala “Mario Borrelli” della Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus (FoCS), si sono tenuti due incontri sul tema della violenza di genere rispettivamente sulle relazioni abusanti e sulla pubblicità sessista.

Nel primo incontro organizzato dalla FoCS il focus è stato centrato sulle possibili forme di relazione che si strutturano tra la persona violenta e quella oggetto della violenza; troppo spesso si cercano semplificazioni che non sono corrispondenti se non ad una parte molto esigua della realtà: come quella, ad esempio, in cui c’è una donna che vuole lasciarsi alle spalle una relazione che sente finita e un uomo che non accetta la fine del rapporto e reagisce in modo più o meno aggressivo. Nella realtà le forme di violenza e di prevaricazione sono molteplici e non si manifestano purtroppo solo con l’aggressione fisica; se la violenza espressa con le percosse è grave e può nella sua forma più estrema esitare nella deturpazione del corpo o nel femminicidio, la violenza psicologica (stalking, revenge porn, gaslighting) non è meno grave e può comportare conseguenze molto gravi sia in termini di disturbi mentali che di condotte suicidarie. La legge c.d. “Codice Rosso”, entrata in vigore il 9 agosto 2019, è un provvedimento volto a rafforzare la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica e di genere, inasprendone la repressione tramite interventi sul Codice Penale e sul Codice di Procedura Penale.

Nel secondo incontro, il 25 novembre, sono state proiettate delle immagini relative alla figura e alla narrazione della donna nell’arte: dalla rappresentazione della donna associata alla fecondità come la Venere di Willendorf attraverso le madonne del Medioevo e all’esaltazione della bellezza femminile del rinascimento fino al femminino “pericoloso” di Munch o di Klimt del Novecento, la figura della donna è incasellata in ruoli predefiniti precisi. La parte relativa all’immagine della donna nella pubblicità dagli anni ‘50 ad oggi, è stato un momento forte: dalle immagini di donne casalinghe circondate da elettrodomestici, tipica delle pubblicità di 70/60 anni fa, i “creativi” sono passati ad un uso sempre più esplicito del corpo femminile, denudato e parcellizzato per vendere prodotti, fino alle immagini scioccanti di donne stuprate in gruppo o assassinate per reclamizzare uno strofinaccio che “cancella ogni traccia”. Il 4 novembre 2021 il Senato ha approvato la legge che finalmente vieta “sulle strade e sui veicoli qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi …”. Ora si tratta di applicarla.

Assunta Landri

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