Barbara Castiglioni: Amore e Psiche. L’enigma dell’amore

Apuleio, autore della fiaba di Amore e Psiche, non faceva mistero di essere numida e getulo. Mouloud Mammeri ha più volte sottolineato l’affinità tra la fiaba di Apuleio ed un racconto cabilo L’uccello della tempesta. Quanto egli deve, oltre che alla fabula milesia, alle fiabe di tradizione orale del Nordafrica?

Per molto tempo, il patrimonio folklorico è stato, con il platonismo e l’ellenismo orientale, al centro della ricerca della misteriosa origine di Amore e Psiche. E, come scriveva Calvino, il modello di un «amore precario che ha la sua prova nell’assenza» ritorna in tutte le storie di abbracci, sposi misteriosi e sotterranei delle fiabe di una vastissima area geografica (la più famosa è la Bella e la Bestia). Molti interpreti recenti hanno ritenuto, però, sempre meno essenziale il patrimonio folklorico che, invece, a mio avviso, deve essere centrale nella ricerca. Un saggio piuttosto recente del 2014 di E. e N. Plantade – Libyca Psyche: Apuleius’ Narrative and Berber Folktales – aveva non a caso ipotizzato, esaminando con una grande mole di dati i motivi del patrimonio orale berbero, che Amore e Psiche fosse una stilizzazione romana operata su materiale folklorico libico.

La favola di Amore e Psiche è tra le più note di ogni tempo ed ha dato vita a un numero infinito di variazioni. Dove risiede il suo immutato fascino?

Sono molti gli elementi di fascino di Amore e Psiche: l’amore al buio; l’atmosfera magica; l’evidente percorso iniziatico e misterico alla base del ‘viaggio’ di Psiche-anima; la crescita di Cupido, che, come dice sua madre Venere, prima di Psiche non era che «un bambino viziato che non sa tenere a posto le mani». Più di ogni cosa, però, quello che è riveste maggiore fascino è proprio il mistero del vero significato della favola, che rispecchia l’enigma dell’amore.

“Tutto l’universo obbedisce all’Amore”, così Fontaine. L’illusione ed il desiderio, l’amore “al buio”, sono da preferire alla realtà?

Se dovessi rispondere per me, direi proprio di sì, e ammetto che è stato da subito il centro del mio interesse e anche la ragione che mi ha spinto a lavorare su Amore e Psiche. La Fontaine anticipa quel divario tra desiderio e possesso e tra illusione e realtà che pervaderà il Settecento e, con una malinconica voluttà, lo fa dire anche al suo protagonista. Amore dice a Psiche che dovrebbe imparare ad amare «un marito che puoi immaginare a tuo piacere, e a cui puoi attribuire la bellezza che vuoi»; e aggiunge: «la cosa migliore è l’incertezza, e che dopo il possesso abbiate ancora motivo di desiderare: è un segreto di cui non ci si era ancora avveduti». In maniera più tragica, questa è anche l’interpretazione di Leopardi e in generale, potremmo dire, romantica, ma, nonostante il fascino innegabile, non può corrispondere davvero del tutto alla misteriosa intenzione di Apuleio: perché Amore e Psiche, alla fine della favola, saranno di nuovo insieme, e raggiungeranno – riprendendo le parole di Madame de Lambert – quella «Métaphysique d’Amour» che la preferenza per l’amore al buio costringe a negare.

Psiche ritroverà il suo Amore solo “oltre la morte”. Ebbene, l’amore è impossibile?

Per certi versi, mi verrebbe da risponderle che sì, l’amore è impossibile. Ma in realtà, lo è per La Fontaine, per Leopardi, per Pascoli, per la Cvetaeva – soprattutto per la Cvetaeva, la più grande incarnazione dell’amore al buio che la letteratura abbia avuto – ma non per Apuleio. Per Apuleio, l’amore era possibile, o in ogni caso è l’idea che senza dubbio lui vuole esprimere, anche con il sorriso e l’ironia. Perché, come ho già detto, Amore e Psiche si ritroveranno, e il loro amore sarà di nuovo possibile. Solo, quell’amore al buio, quello che in realtà non era ancora amore – perché non possiamo dimenticare che Psiche si innamora davvero di Amore solo quando lo vede, ferendosi per sbaglio con una delle sue frecce – finisce nell’istante in cui può iniziare davvero.

Leopardi, Apuleio, Heine, Keats, La Fontaine, Pascoli: c’è un tratto che conduce fino ad una definizione dell’amore?

Per tutti gli autori citati, l’amore è anche sofferenza. Forse, però, la miglior risposta è in quei versi del quinto canto dell’Inferno di Dante: Amor, ch’a nullo amato amar perdona / mi prese del costui piacer sì forte, / che, come vedi, ancor non m’abbandona. L’amore è fatale. L’amore è sofferenza. L’amore è per sempre.

 

Barbara Castiglioni

è dottore di ricerca in Culture Classiche e Moderne presso l’Università di Torino e poi borsista del progetto PRIN «An Interpretative Database of the Greek and Roman mythical lore», si è occupata di tragedia greca, in modo particolare di Euripide, di cui ha curato l’edizione dell’Elena per la Fondazione Lorenzo Valla (2021). Si è occupata anche di ricezione del classico, curando per Mimesis l’Arianna di Marina Cvetaeva. Ha tradotto e commentato la sezione del iv libro dell’Onomasticon di Polluce (la Vita Felice 2022).

Giuseppina Capone

Lions e Disabilità, un progetto per la genitorialità

Lo scorso 26 marzo il Governatore del Distretto 108 Ya Lions International, dott. Pasquale Bruscino, ha sottoscritto due protocolli d’intesa con il Centro di Ateneo SINAPSI dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, direttrice la prof.ssa Maria Francesca Freda e con la Fondazione Genere Identità e Cultura ETS, presidente il prof. Paolo Valerio. La firma del protocollo con il Centro di Ateneo SINAPSI si è immediatamente concretizzato con la realizzazione del progetto “Prendersi cura della propria genitorialità” organizzato anche in collaborazione con altre Associazioni (CDU), Enti e professionisti.

Ne parliamo con Valeria Mirisciotti, delegata distrettuale del Governatore per la Disabilità e “Kairos – integrazione al contrario”.

Com’è nata l’idea del Progetto “Prendersi cura della propria genitorialità?

Il Progetto “Prendersi cura della propria genitorialità” nasce dalla comunione e sinergia di intenti tra i Lions del Distretto 108 Ya, sempre più impegnati nel sostegno alle persone con disabilità, ed il Centro di Ateneo Sinapsi dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, che si dedica all’inclusione attiva e partecipata degli studenti in difficoltà. La recente firma del Protocollo d’intesa ne è stata una naturale e molto sentita espressione e l’organizzazione di questa iniziativa per i genitori la prima concreta realizzazione. Mi piace ricordare come essa sia scaturita da un incontro con l’Avv. Lucia Marino, componente del C.D.U., Comitato Disabilità Unite, che, quale madre di un ragazzo con spettro autistico, aveva manifestato il bisogno per le famiglie di simili iniziative. L’immediata ed entusiasta disponibilità espressa del prof. Paolo Valerio, da me contattato, ha reso l’idea un Progetto, a conferma dell’importanza dell’incontro e della collaborazione di tutti gli operatori del settore che solo se uniti in rete potranno favorire un reale cambiamento nella faticosa vita dei soggetti fragili e delle loro famiglie.

Cosa vi proponete con questa iniziativa come Lions?

I Lions intendono fornire ai genitori, attraverso gli esperti Lions e non, messisi a disposizione, informazioni aggiornate e occasioni di riflessione e confronto rispondenti a concreti loro bisogni, che possano aiutarli a meglio orientarsi per favorire la conquista di una vita indipendente per i propri figli migliorando al contempo la propria complessa e spesso frustrante quotidianità, fatta di rinunce e solitudine.

Nel Progetto sono coinvolte molte professionalità, Associazioni, Enti…

Il Progetto si avvale della collaborazione, soprattutto ai fini del coinvolgimento dei genitori interessati, di numerose Associazioni rappresentative di varie disabilità ed, in particolare, del già citato C.D.U., di Federfarma per l’ospitalità ed il supporto tecnologico, oltre che di “Cittadinanzattiva”, che promuove l’impegno attivo dei cittadini per una società migliore. Qualsiasi cittadino può infatti sostenere le persone con disabilità e le loro famiglie con semplici atti di solidarietà e senso civico. Tra gli esperti coinvolti quali relatori e per stimolare la riflessione e lo scambio tra partecipanti, psicologi, giuristi, architetti, medici specialisti, dirigenti scolastici, mental coach… Saranno con noi anche rappresentanti delle Istituzioni ed Amministrazioni del Territorio, fra i quali il Garante dei Diritti dei Disabili della Regione Campania, Avv. Paolo Colombo e l’Assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, Luca Trapanese. E manifesterà naturalmente, la profonda e concreta vicinanza dei Lions il Governatore del Distretto Lions 108 Ya, co-organizzatore dell’iniziativa, Pasquale Bruscino. Solo attraverso la sinergica collaborazione in rete di tutti gli operatori coinvolti dal tema della disabilità si potranno conseguire significativi esiti.

Ci anticipa alcuni dei molti temi che verranno trattati?

Oltre ai quattro fondamentali interventi di natura  psicologica con modalità di gruppo che verranno gestiti dagli psicologi, si tratterà nei tre incontri informativi presso Federfarma di tutela previdenziale, assistenziale e legale, di inclusione scolastica, di formazione di docenti di sostegno, di superamento delle barriere architettoniche e sensoriali, oltre che di quelle mentali frutto di non conoscenza e pregiudizi, di interventi medici e sanitari, di ricerca del benessere e della felicità in una vita che ha il diritto di essere vissuta appieno e percepita all’esterno come normale e che tale può e deve essere grazie al sostegno di tutti.

Antonio Desideri

Italia: Tra miracoli sanitari e disparità di accesso

In Italia, la sanità danza sull’orlo di una contraddizione: da un lato, un miracolo di efficienza e risultati, dall’altro, crepe profonde alimentate da una crisi di finanziamento che mette a dura prova il diritto alla salute. Questa la fotografia scattata dall’avvocato Paolo Colombo, Garante dei disabili, in un panorama nazionale che vede la spesa sanitaria pubblica annacquarsi rispetto ai colossi europei come Germania e Francia. Con un budget che si aggira intorno ai 131 miliardi, a confronto con i 427 della Germania o i 271 della Francia, l’Italia si ritrova a spendere per i suoi cittadini cifre che rappresentano solo il 47% di quelle tedesche e il 57,9% di quelle francesi. La Relazione al Parlamento diffusa dalla Corte dei conti non lascia spazio a interpretazioni ambigue: sebbene il sistema sanitario italiano continui a garantire performance invidiabili sul fronte degli esiti di salute, le basi finanziarie su cui è costruito scricchiolano pericolosamente. In termini di PIL dedicato alla sanità, l’Italia staziona al 6,8%, lontana dalle percentuali a due cifre di Germania e Francia, testimoniando un quadro di austerity che mina dalle fondamenta la sostenibilità del sistema. Nonostante la sproporzione evidente nei finanziamenti, il livello dei servizi offerti continua a sorprendere. La mortalità preventiva e trattabile si attesta molto al di sotto della media della OCSE, e gli indicatori relativi alle cure primarie e agli screening per il cancro al seno dipingono un quadro di efficacia che fa onore al Bel Paese. Tuttavia, questa miracolosa resilienza non riesce a celare le crepe di un sistema alle prese con barriere all’accesso sempre più invalicabili. Le lungaggini burocratiche, le liste d’attesa interminabili e le disparità territoriali sono solo la punta dell’iceberg di una problematica ben più radicata. La spesa “fuori tasca” dei cittadini emerge come un grido disperato di chi cerca cure tempestive, rappresentando il 21,4% del costo complessivo della sanità italiana. È il segnale di un allarme che risuona forte nelle orecchie di chi teme di vedere il diritto alla salute trasformarsi in un lusso. Nel mascherare le disuguaglianze socio-economiche e territoriali, la sanità pubblica si presenta come un baluardo della società italiana, con un consenso quasi unanime sul suo ruolo di pilastro. Eppure, la frattura tra chi può permettersi di pagare per evitare lunghe attese e chi si trova a rinunciare alle cure evidenzia una disuguaglianza crescente, alimentata da un sistema che pecca nella distribuzione delle risorse e nell’accessibilità dei servizi. L’avvocato Colombo, con il sostegno dei dati forniti dalla Corte dei conti, mette in luce una realtà complessa, in cui la sopravvivenza del sistema sanitario nazionale si gioca sul filo di un bilanciamento precario tra efficienza e accessibilità. Un appello al cambiamento, affinché il diritto alla salute non sia più ostaggio di un bilancio, ma piuttosto il risultato di una volontà politica che metta al centro il benessere dei cittadini, senza distinzione.Paolo Colombo ci ricorda: ”E’ giunto il momento di rivedere le priorità, per garantire che la sanità in Italia rimanga un diritto e non diventi un miraggio.”
Ivan Matteo Criscuolo

Distretto Lions 108 Ya: Le eccellenze del territorio nelle arti e nelle professioni

Domani mattina, sabato 6 aprile, alle ore 9.30, nella prestigiosa cornice dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, si terrà la cerimonia di premiazione del service distrettuale “Le eccellenze del territorio nelle arti e nelle professioni” per la XI Circoscrizione del Distretto Lions 108 Ya. L’iniziativa, fortemente voluta dal Governatore Pasquale Bruscino, è l’occasione per rendere merito a figure professionali, artistiche, sportive e imprenditoriali che a vario titolo si sono distinte sul territorio.
I lavori saranno introdotti da Pasquale Sessa, coordinatore Distrettuale del service, mentre la conduzione sarà affidata a Giovanni Cibelli, presidente della XI Circoscrizione. Ai saluti di Antonino Magliulo, presidente del Lions Club Napoli Lamont Young, il Club che ospita la manifestazione; di Rosita Marchese, presidente CDA Accademia delle Belle Arti; Giuseppe Gaeta, direttore dell’Accademia delle Belle Arti; Hubert Bowinkel, componente XI Circoscrizione Service; Pino Naim, II Vice Governatore; Tommaso Di Napoli, I Vice Governatore, seguirà la Lectio magistralis “Nel lionismo come pensiero e come azione”, a cura del professor Ermanno Bocchini, Past Direttore Internazionale, che riceverà dal Presidente Giovanni Cibelli il Premio come eccellenza della XI Circoscrizione. Con lui, a ritirare il prestigioso riconoscimento saranno il Dott. Maurizio de Giovanni per il Lions Club Napoli Svevo; Franco Testa per il Lions Club Napoli Camaldoli “Terra mia”; il Dott. Catello Maresca per il Lions Club Napoli Lamont Young;  il Prof. Martino Di Serio per il Lions Club Napoli Host; il Prof. Bruno Siciliano per il Lions Club Napoli Castel Sant’Elmo; la Prof.ssa Paola Rogliani per il Lions Club Napoli Partenope Palazzo Reale; Vincenzo Picardi, per il Lions Club Napoli Capodimonte; Vincenzo Boni, per il Lions Club Napoli Cittadinanza Umanitaria; il Dott. Maurizio Simeone, per il Lions Club Napoli Virgiliano; la Prof.ssa Francesca Bianco, per il Lions Club Napoli Europa “Gianpaolo Cajati”; il Dott. Giuseppe Tarro Ciccarelli, per il Lions Club Capri; il Dott. Mario Bowinkel, per il Lions Club Napoli Megaride; Gennaro Bottone, per il Lions Club Napoli Floridiana Felix.  Alle conclusioni deli’ immediato Past Governatore Franco Scarpino, seguirà la visita guidata dell’Accademia.

Una Nuova Alba per i Diritti: La Carta sull’Autismo della Regione Campania

In una svolta storica per i diritti e il benessere delle persone con disturbi dello spettro autistico, è stata ufficialmente approvata la “Carta dei diritti regionali sui disturbi dello spettro autistico”. L’annuncio, proveniente direttamente dall’avvocato Paolo Colombo, garante dei disabili, segna l’inizio di un nuovo capitolo nel riconoscimento e nella tutela dei diritti delle persone autistiche. L’avvocato Colombo ha espresso entusiasmo per questo traguardo, dichiarando: “Approvata la Carta dei diritti regionali sui disturbi dello spettro autistico”. Un passo avanti essenziale per assicurare una vita piena e indipendente a chi vive con l’autismo, in linea con le proprie possibilità e aspirazioni. La Carta stabilisce una serie di diritti fondamentali, tra cui quello a una diagnosi precisa e accessibile, alla partecipazione attiva nelle decisioni riguardanti il futuro e al rispetto dei desideri personali. Viene posto un forte accento sull’importanza di fornire le attrezzature, il supporto e l’assistenza necessari per consentire una vita produttiva, dignitosa e indipendente. “Ogni persona con disturbi dello spettro autistico deve poter partecipare, per quanto possibile, allo sviluppo o alla gestione dei servizi realizzati per il proprio benessere”, sottolinea l’avv. Colombo, evidenziando l’importanza di includere le persone autistiche nelle decisioni che le riguardano direttamente. Uno dei pilastri fondamentali della Carta riguarda l’educazione e l’occupazione, garantendo il diritto a una formazione in linea con le proprie aspirazioni e a un lavoro significativo, senza incappare in discriminazioni o pregiudizi. L’accesso alle attività culturali, ricreative e sportive è altresì garantito, promuovendo una piena partecipazione sociale. L’avvocato Colombo ha inoltre sottolineato l’importanza della protezione legale e dell’integrità fisica e psicologica delle persone autistiche, affermando: “È fondamentale che le persone autistiche, o i loro rappresentanti, dispongano della rappresentanza e dell’assistenza giuridica necessarie per la tutela dei propri diritti”. La Carta rappresenta una pietra miliare nel percorso verso l’equità e l’inclusione sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico. Con queste nuove linee guida, Napoli e l’intera regione si pongono all’avanguardia nella tutela dei diritti delle persone autistiche, offrendo un modello virtuoso di giustizia e di sensibilità sociale da seguire. La comunità e le autorità locali si stanno già mobilitando per assicurare l’effettiva attuazione della Carta, pronte a tradurre gli impegni in azioni concrete che migliorino la vita delle persone autistiche e delle loro famiglie.
Ivan Matteo Criscuolo

I Lions del Distretto 108 Ya firmano protocolli d’intesta con il Centro Sinapsi della Federico II e la Fondazione GIC

Lo scorso 26 marzo è stato siglato presso il Centro SINAPSI, Università degli Studi di Napoli “Federico II”  il Protocollo d’Intesa tra il CENTRO SINAPSI, diretto dalla prof.ssa Maria Francesca Freda e il DISTRETTO 108 Ya Lions International, Governatore Dott. Pasquale Bruscino.

Si tratta di un importante sinergia che il Distretto 108 Ya (che racchiude i Club Lions di Basilicata, Calabria e Campania) realizza con il Centro SINAPSI dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”  per favorire e tutelare “l’inclusione, la vita indipendente ed il benessere delle persone con disabilità” come si legge in una nota.

Successivamente il Governatore Bruscino e il presidente della Fondazione Genere Identità Cultura ETS, prof. Paolo Valerio hanno siglato un protocollo d’intesa che amplierà ancora le sinergie già in campo in relazione all’inclusione.

Il prof. Paolo Valerio, presidente onorario del Centro Sinapsi e la dott.ssa Valeria Mirisciotti, delegata distrettuale del Governatore per la disabilità e Kairos hanno curato la stesura dei protocolli.

“I Lions del Distretto 108 Ya da sempre impegnati con i loro Service in attività volte a favorire la tutela delle persone con disabilità, l’inclusione, il rispetto e la valorizzazione delle differenze, della lotta a pregiudizi e discriminazioni, avranno due strumenti in più per perseguire le loro finalità” si legge nella nota del Distretto 108 Ya.

I due protocolli vedono immediatamente un risultato concreto, dal 16 aprile partirà un corso dedicato ai genitori di figli con disabilità.

Ivan Matteo Criscuolo

Shiatsu, tecniche e leggi fondamentali

Lo shiatsu affonda le sue origini nel pensiero filosofico taoista e rappresenta l’applicazione all’uomo del modello universale  basato su alternanza e dualità per cui  le tecniche shiatsu   presentano un aspetto esteriore  sul quale agisce  una volontà  interna.

L’aspetto esterno è la semplice applicazione della pressione esercitata con la mano, pollice o gomito sul corpo del ricevente. La parte interna è la sottile conoscenza  delle leggi che governano le relazioni della vita retta da due principi fondamentali  complementari e contrapposti, lo yin e lo yang.

La legge fondamentale del Tao  afferma: lo yin va verso lo yang e lo yang  va verso lo yin e il percorso è tutta la manifestazione cosmica. Vale a dire che i due  aspetti dell’energia, trasformandosi ognuno nel suo opposto  danno origine  all’universo.

Il Cielo e la Terra rappresentano  questa dualità, con la loro unione creano e danno sostegno alla Vita (uomo) che nutrono  con il respiro (cielo)  e con l’alimentazione (Terra).

Come ogni cosa dell’universo anche l’uomo ha un suo centro da dove tutto procede e a cui tutto fa ritorno. Questo centro è il Cuore  inteso come sede dell’Anima o energia Mentale.

La pratica dello  shiatsu, come tutte le discipline  derivate dalla  filosofia taoista, intende  la salute  quale  equilibrio  di tutti i fattori sia del corpo fisico  che  del corpo  psichico-spirituale che si raggiunge attraverso l’equilibrio della essenza dello yin   con quella della yang.

Le tecniche utilizzate nella pratica shiatsu presuppongono innanzitutto che l’operatore sia in grado di guidare la propria energia all’interno del corpo della persona  che sta trattando attraverso il punto  da stimolare. Questo comporta una continua pratica di meditazione e di respirazione,  una giusta e corretta postura e un atteggiamento  mentale empatico.

La meditazione  e le tecniche di respirazione  consentono all’operatore di allineare la sua mente all’intenzione di guarire, conservando per tutto il tempo del trattamento  la giusta  postura, la capacità di ascolto e di dare le adeguate risposte alle richieste  silenziose del corpo del paziente.

Alessandra Federico

Il Marocco: Un Tappeto Magico di Cultura, Storia e Paesaggi Mozzafiato

Immerso nel cuore del Nord Africa, il Marocco si dipana come un affascinante tessuto di contrasti e meraviglie eternamente suggestive. Questa nazione straordinaria incarna un punto di incontro tra eredità ancestrale e novità, creando un variegato collage culturale di storia, arte e usanze. Dall’effervescente Marrakech con i suoi bazar pittoreschi, alla storica Fès, santuario di conoscenza antica; dalle vertiginose altezze delle montagne dell’Atlante alle sterminate distese delle dune sahariane, il Marocco si manifesta come uno dei luoghi più straordinari e ricercati dai viaggiatori di tutto il mondo. Marrakech, nota anche come la perla rossa, brilla per il suo dinamismo culturale. L’entusiasmo contagioso dei suoi souk variopinti, l’opulenza dei suoi palazzi e la vivacità dei suoi giardini fanno di questa città una destinazione imperdibile nel vasto panorama marocchino. Al suo nucleo, la celeberrima piazza Jemaa el-Fnaa late di una vita propria, caratterizzata dalla presenza di artisti di strada e musicisti che creano momenti magici fino alle prime ore dell’alba. A breve distanza, si trova il Giardino Majorelle, un tempo rifugio dell’iconico stilista Yves Saint Laurent, oggi una quiete enclave di colori brillanti e vegetazione esotica. Progressivamente, procedendo verso la capitale spirituale, Fès, si svela un mondo sospeso nel tempo. Esplorarne la medina, il più vasto labirinto urbano pedonale del pianeta, significa immergersi in una dimensione altra, dove l’eco delle epoche risuona fra le sue mura. Tesori come l’Università di Al Qarawiyyin, eretta nell’859 e ancora in funzione, e l’antico quartiere delle concerie Chouara, dove la lavorazione artigianale della pelle perdura immutata, affascinano i visitatori per la loro autenticità e bellezza senza tempo. Le avventure naturalistiche non mancano in questo paese sorprendente. Dalle imponenti vette dell’Atlante, che chiamano a sé escursionisti di tutti i livelli, al maestoso Toubkal che domina come punto più alto del Nord Africa, fino alle infinite sfumature dorata del Sahara, che promette esperienze indimenticabili tra camminate al tramonto su dolci dromedari e notti sotto il velo stellato in accoglienti tende berbere. Tuttavia, il Marocco strega non soltanto con i suoi scenari e la sua storia millenaria, ma anche attraverso le delizie del suo patrimonio culinario. Dal celebre couscous alla squisita pastilla, passando per l’infinita varietà di tajine, la cucina marocchina invita a un viaggio dei sensi attraverso sapori che raccontano di tradizioni tramandate con cura di generazione in generazione. Con un patrimonio culturale così ricco e una gamma così ampia di esperienze da offrire, il Marocco si conferma come una destinazione fondamentale per chi desidera avventura, rilassamento, cultura o semplicemente l’essenza dell’unicità. Sia che siate in cerca di una romantica fuga, di un’escursione carica di adrenalina, o desiderosi di immergervi nelle profondità della sua storia culturale, il Marocco vi accoglie a braccia aperte, pronto a svelarvi le sue numerose e affascinanti storie.

Ivan Matteo Criscuolo

Bilancio di Missione del MD 108 ITALY e del Distretto 108 Ya del Lions International 

Il  Bilancio di Missione del Lions International,  la più grande organizzazione di servizio al mondo, è uno strumento utile per far conoscere ai soci ma, soprattutto, all’esterno del mondo Lions, sui territori e nelle comunità alle persone, alle Associazioni, agli  Enti e Istituzioni, l’attività che i Lions, nello specifico quelli del Distretto 108 Ya, svolgono sul territorio di competenza che ricomprende le regioni di Basilicata, Calabria e Campania dove operano 139 Club con oltre 3.500 soci.

Il Bilancio di Missione che il Governatore del Distretto 108 Ya, Pasquale Bruscino, presenta si riferisce all’anno solare 2023 (1 gennaio – 31 dicembre) e abbraccia due diversi esercizi sociali  (2022/23 – 2023/24).

“L’impegno dei Club attivi nel Distretto – evidenzia il Governatore Pasquale Bruscino – si è realizzato in service coinvolgenti per soci e non soci sulle cause umanitarie globali della nostra Associazione: diabete, vista, fame, ambiente e cancro infantile. La collaborazione con le istituzioni ha consentito: l’assegnazione di 10 premi di studio per gli studenti universitari in occasione degli 800 anni dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, la firma del protocollo con il Garante delle Disabilità della Regione Campania, la donazione di murales alle comunità locali e la valorizzazione dei borghi antichi nelle tre regioni di competenza: Campania, Basilicata e Calabria. Proseguiamo con costante impegno il nostro obiettivo rivolto a migliorare la vita della collettività”.

Un impegno importante svolto, con quello spirito di servizio insito nel motto “We Serve” che caratterizza il Lions International, da parte dei Club e dei soci del Distretto 108 Ya  e che ha consentito di ottenere risultati concreti in favore delle comunità e delle persone basta considerare solo alcuni dati. In totale le persone servite sono state 451.213, le attività di service sono state 3.366 con 71.624 ore di servizio, 402.733 € di fondi donati.

Scendendo più nello specifico delle cinque macroaree di intervento è evidente l’impegno profuso dal Distretto 108 Ya:

VISTA: persone servite 30.029, 217 attività di service, 9.013 ore di servizio;

DIABETE: persone servite 19.333, 104 attività di service, 1605 ore di servizio;

FAME: persone servite 98.180, 373 attività di service, 7.265 ore di servizio;

AMBIENTE: persone servite 57.268, 181 attività di service, 5.882 ore di servizio;

CANCRO INFANTILE: persone servite 6.655, 45 attività di servizio, 1.058 ore di servizio.

In relazione alle ATTIVITA’ UMANITARIE: 239.748 persone servite, 2.446 attività di servizio, 46.901 ore di servizio.

“I dati della nostra azione sono eloquenti – sottolinea il Governatore Pasquale Bruscino – e il nostro auspicio che possano ulteriormente crescere e che possano affiancarsi a noi, nell’attività rivolta alle comunità, sempre più non Lions e altre Associazioni, Enti e Istituzioni oltre a quelli con cui già collaboriamo”.

A livello nazionale, l’attività dei 38.789 Lions italiani (suddivisi in 1.380 club) si è sviluppata attraverso 42.574 service nei quali sono state impegnate 1.287.577 ore di servizio. Le persone servite con attività umanitarie e sui cinque temi globali internazionali (vista, fame, ambiente, cancro infantile, diabete) sono state in Italia 4.421.468, ed i fondi donati hanno sfiorato la cifra di dodici milioni di euro, destinati soprattutto alle comunità locali e al territorio nazionale ed internazionale in situazioni di emergenza.

Distretto 108 Ya Lions International: I Giovani e la sicurezza stradale

“I Giovani e la sicurezza stradale” è il tema di uno dei numerosi service posti in campo dai Club del Distretto 108 Ya Lions International, ne parliamo con Antonio Porcaro Coordinatore Distrettuale.

Un service molto importante dedicato alle giovani generazioni?

Un service permanente nazionale. Già da diversi anni i Lions si dedicano anche a questa attività per cercare di educare i giovanissimi al senso della legalità. Fino a quando non ci sarà l’obbligo, nelle scuole, di studiare nell’educazione civica anche l’educazione stradale noi saremo vicino ai giovani.

La scuola è protagonista di queste iniziative che i Club del Distretto 108 Ya e da lei coordinate stanno mettendo in campo sin dai primi giorni del mandato del Governatore del Distretto Pasquale Bruscino…

I  Consigli di Istituto sono ben lieti di inserire, nei programmi annuali, “I Giovani e la sicurezza stradale” per cui accolgono favorevolmente le nostre richieste.

Foto di Luciano Campanile

Quanti Service fino ad ora in tema di sicurezza stradale avete effettuato?

Essendo responsabile del Distretto  108Ya al momento non mi sono state comunicate altre attività oltre alle quattordici a cui ho presenziato per un totale di circa 1600 alunni, di ogni ordine e grado, incontrati.

Ci sono altre iniziative in programma?

Da quanto mi risulta altri Lions  del nostro distretto stanno calendarizzando le attività.

Ritiene che in tema di sicurezza stradale sia necessario fare di più, che servano ulteriori norme per tutelare la sicurezza delle persone?

Non saranno mai troppe ulteriori norme per tutelare la vita delle persone. Difronte a tragedie così gravi, dove ogni anno muoiono migliaia di giovani, per incidenti stradali, nessuno può restare indifferente. Tutti dobbiamo contribuire a ridurre  il numero dei morti.

Purtroppo causa, probabilmente, il ridotto numero di pattuglie che vigilano sulle strade, soprattutto di notte, non si rispettano le regole e vige la legge del più forte, del più ubriaco e o drogato.

Diversi anni addietro i giovani, considerando che alle uscite di molte discoteche e o locali notturni c’era una pattuglia di polizia a controllarle il tasso alcolemico, avevano un sacrificato uno a turno, che non aveva bevuto perché era addetto alla guida dell’auto. Non mi risulta che ci sia ancora questo servizio.

Antonio Desideri

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