CETA: l’accordo UE-Canada

L’accordo UE-Canada denominato CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement) è diventato un tema molto delicato per la Commissione europea. Martedì 5 luglio, il commissario per il commercio Cecilia Malmström ha dovuto presentare una proposta per la ratifica dell’accordo tra l’Unione europea e il Canada concluso nell’autunno 2014. Diverse fonti europee assicurerebbero che la Commissione sosterrebbe una proposta di accordo “non misto”, soggetta solo all’approvazione del Parlamento europeo e dei 28 governi degli Stati membri dell’UE. Il presidente Juncker aveva difeso pubblicamente questa posizione davanti ai dirigenti europei martedì 28 giugno in occasione di un vertice a Bruxelles. Ciò nonostante, trovare nel Consiglio europeo una maggioranza di Stati disposti a sostenere un accordo “non misto” sembra sempre più complicato.

L’opposizione al CETA, quasi inesistente fino alla metà del 2015, da allora non ha cessato di crescere soprattutto in Francia, Germania, Belgio e Austria. Una parte della sinistra, degli ambientalisti e dei movimenti populisti solleva contro questo testo le stesse rimostranze con cui è stato criticato il TAFTA (Trans-Atlantic Free Trade Agreement) – l’accordo di libero scambio in corso di negoziazione con gli Stati Uniti – e cioè: la mancanza di trasparenza, il rischio di un peggioramento dei servizi pubblici e il perseguimento della liberalizzazione a oltranza.

La Commissione non punta a commettere una negazione della democrazia, ma sostiene che l’accordo CETA possa essere considerato come “non misto”. Bruxelles auspicherebbe una ratifica dell’accordo entro la fine del 2016, in seguito alle votazioni in seno al Consiglio e al Parlamento europeo. Un vertice UE-Canada con il primo ministro Justin Trudeau sarebbe già stato progettato per il mese di ottobre.

Questa primavera, il Parlamento vallone e quello lussemburghese hanno espresso alcune riserve sul CETA. La Slovenia inoltre, ha contestato il meccanismo di risoluzione delle controversie previsto dall’accordo tra gli Stati e le multinazionali.

Al fine di evitare un’entrata in vigore molto tardiva, la Commissione ha studiato la possibilità di raccomandare un’applicazione provvisoria dell’accordo CETA, nell’attesa delle approvazioni nazionali.

Gli attacchi diretti in generale contro la Commissione europea, giudicata troppo politica, e in particolare contro il suo presidente, che non esita a opporsi agli Stati su alcuni temi (come il CETA), si sono intensificati soprattutto dopo la vittoria del Leave in occasione del referendum nel Regno Unito.

 

Danilo Turco

Bank of England: il piano di rilancio post-Brexit

La Banca d’Inghilterra (Bank of England), in seguito al brusco rallentamento dell’economia britannica successivo alla votazione del 23 giugno in favore dell’uscita dall’Unione europea, giovedì 4 agosto ha diminuito i tassi al fine di stimolare l’economia colpita dall’impatto negativo del Brexit. Inoltre l’Istituto monetario britannico ha deciso di impiegare tutti gli strumenti di politica monetaria disponibili per iniettare liquidità nell’economia.

La Banca d’Inghilterra (Bank of England – BoE) giovedì 4 agosto ha deciso di lanciare un vasto programma di misure monetarie per stimolare l’economia britannica post-Brexit. Il governatore della BoE, Mark Carney, ha annunciato una diminuzione dei tassi, abbassando il costo del denaro dallo 0,5% allo 0,25%. Una decisione particolarmente attesa dalle imprese e dai mercati. Inoltre, BoE ha intenzione di incrementare il suo programma di riacquisto delle obbligazioni statali, il cui ammontare totale passerà a 435 miliardi di sterline (518 miliardi di euro). Infine sarà avviato un nuovo programma di acquisto di obbligazioni d’impresa per un ammontare massimo pari a 10 miliardi di sterline (71 miliardi di euro).

Tuttavia, BoE è conscia di quanto sia difficile l’attuale situazione britannica, pertanto ha annunciato una crescita debole in seguito alla scelta di uscire dall’UE. Il governatore Carney auspica che tali misure monetarie permettano di ridurre l’incertezza e di mitigare il rallentamento economico. Queste misure possono ridurre ulteriormente i margini delle banche e penalizzare i risparmiatori. L’istituto monetario britannico certamente non può sostenere da solo l’economia del Paese. Il Ministro delle Finanze, Philip Hammond, ha già escluso altre iniziative del governo prima dell’autunno.

 

Danilo Turco

Venezuela: vacilla Maduro

La colpa dei disordini sociali, della crisi politica, nonché della grave carenza idrica ed energetica che sta affliggendo il Venezuela ormai da febbraio, sarebbe del Niño.

Il fenomeno meteorologico che periodicamente interessa l’area dell’Oceano Pacifico, provocando inondazioni, siccità ed altre svariate perturbazioni, quest’anno si è abbattuto con il suo picco più devastante tra dicembre e gennaio portando con sé un considerevole aumento delle temperature delle acqua di superficie del Pacifico, un calo considerevole delle piogge e, dunque, anche la crisi idrica nel Venezuela che ha quasi esaurito la capacità di produzione di energia idroelettrica.

In realtà la situazione del Paese è ben più complessa e trova molta spiegazione anche nel drastico calo del prezzo del petrolio, che ha provato enormemente l’economia venezuelana, la quale fonda sulla produzione e l’esportazione mondiale del greggio larga parte del suo PIL; tuttavia il governo ha scelto il capro espiatorio perfetto, muto e incapace di difendersi, per poter giustificare gli interventi severi e poco tempestivi che ha dovuto varare per correre ai ripari.

Per risparmiare energia è stata ordinata la riduzione dell’orario di lavoro degli impiegati pubblici, che da aprile hanno visto tagliata la settimana lavorativa a soli due giorni, sono stati imposti ai centri commerciali orari ridotti nel caso non possano autoprodurre elettricità nelle ore di maggior consumo, anche gli orologi sono stati spostati in avanti di mezz’ora per ridurre la domanda di energia elettrica in prima serata.

Intanto, mentre il Paese è sull’orlo di una rivolta, spinto dalla fame e dalla difficoltà di reperire beni di primaria necessità come farmaci e d’acqua, l’opposizione chavista, forte nel Parlamento ed ostile al Presidente Nicolas Maduro, ha raccolto le firme necessarie per richiedere un referendum contro l’attuale Governo, il quale sta rispondendo agli attacchi politici ed alle manifestazioni di piazza con la repressione ed il pugno duro.

Maduro ha, inoltre, deciso di prorogare ad oltranza lo stato di emergenza economica nel Paese, dichiarando tale misura: “fondamentale per sconfiggere il colpo di stato e la guerra economica in atto, in modo da stabilizzare il Paese e affrontare le minacce esterne contro la patria”.

Tutto questo mentre continuano a circolare in tutto il mondo le inquietanti immagini dei black out elettrici quotidiani programmati in tutto il Venezuela.

 

Rossella Marchese

Protom assume 40 esperti IT

Napoli, Milano, Verona, Bologna e Torino saranno le sedi di lavoro dei 40 esperti IT figure che la Protom intende inserire nel proprio organico.

Analisti e sviluppatori Java, sia senior che junior, esperti in Network&Security, sistemisti Microsoft, analisti Tibco, sviluppatori .Net C# e QLikView, analisti e sviluppatori K2 e User Interface Designer. Queste alcune delle figure che entro 6 mesi potranno entrare nel team di Protom società leader a livello europeo nei servizi avanzati di ingegneria e consulenza nello sviluppo di progetti e soluzioni ad alto grado di innovazione.
Dati di bilancio positivi con ricavi in aumento di oltre il 20%, per un totale di più di 14 milioni di euro e l’Ebitda raddoppiare, attestandosi a 3,5 milioni di euro, pari al 25% dei ricavi.
Cuore tutto napoletano ma con visione internazionale con una sede in Francia a Tolosa e l’ufficio commerciale e di comunicazione in Inghilterra a Londra.

Fondata nel 1995 come società di consulenza specializzata nella formazione, oggi è una realtà complessa, con attività diversificate con tre Business Unit oltre all’ IT: Advanced Engineering, PA Consulting e Training.

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Fabio De Felice

Fabio De Felice è il fondatore di questa interessante realtà meridionale di cui si dichiara orgoglioso per la capacità di riuscire “ad  attrarre e trattenere così tante figure altamente qualificate sul territorio e in Italia. La nostra forza è la capacità di integrare competenze interne ed esterne, costruendo team eterogenei, con background differenti. È questa impostazione che ci rende capaci di soluzioni altamente innovative, senza perdere l’approccio tailor-made per una realizzazione personalizzata e ottimale di ciascun progetto.
La sede direzionale a Napoli è un valore aggiunto: la città si candida a diventare una delle capitali italiane dell’IT,  grazie alla presenza di competenze di alta qualità formate dagli atenei del mezzogiorno, che oggi attraggono anche colossi come Ibm, Microsoft, Cisco e, ultima in ordine di tempo, Apple”.
In un momento difficile per l’occupazione l’iniziativa di Protom apre uno spiraglio di speranza a quanti in possesso delle necessarie competenze digitali e di programmazione, potranno partecipare alla selezione e ancor più essere fra i 40 selezionati per andare ad arricchire l’area IT di Protom, guidata da  Giuseppe Santoro. Quest’area  – sottolineano da Protom – “è cresciuta negli anni grazie all’ingresso nell’azienda di un nucleo fondante di manager e professionisti di Olivetti Ricerca e di numerosi e brillanti giovani provenienti dal mondo Universitario Campano che hanno trovato nel nostro gruppo l’opportunità di esprimere il loro talento”.
“L’area It- dichiara Giuseppe Santoro- ha saputo capitalizzare le competenze accumulate negli anni, sviluppando soluzioni ad alto grado di innovazione negli ambiti della  System Integration e della realtà virtuale e immersiva, sia con ambiziosi progetti in partnership con player internazionali del settore, sia con il rilascio di innovativi prodotti sviluppati al nostro interno, ottenendo in pochi anni riconoscimenti nei mercati della PA, delle imprese e delle telecomunicazioni.”
Le figure ricercate sono:
Programmatori Java
Ottima conoscenza della piattaforma J2EE, buona conoscenza nel disegno e programmazione di basi dati, – Ottima conoscenza dei linguaggi di front-end quali HTML, CSS, Javascript, Conoscenza approfondita di ambienti, tecnologie e framework Open Source: Struts, Jquery, Json, Hibernate, Spring, Maven,
Programmatori .Net
Ottima conoscenza di C# – .NET Framework 4.5 – Database: Sql Server – Linguaggi: Html5, Xml, Css3, Javascript – MS Visual Studio 2013/2015 – Piattaforme Web: MVC; ASP.NET – ORM: NHibernate o Entity Framework
Programmatori PL/SQL
Ottima conoscenza di PL/SQL e SQL –  Eccellente padronanza del DB Oracle –  Dimestichezza con Oracle PL/SQL Developer –  Plus: aver acquisito certificazioni Oracle.

Programmatore ABAP
Si richiede conoscenza del linguaggio ABAP e JAVA e del customzing di base ( moduli MM-SD-FI-CO-Retail-WM).
Programmatore TIBCO
Si richiede competenza per installazione e configurazione di Tibco Businessworks, Tibco IProcess, Tibco Adapter Active Database, Tibco Adapter for File, WebServices su Tibco BusinessWorks, Tibco RendezVous,Tibco EMS,Tibco HAWK, PL/SQL, Oracle.
Sono auspicabili competenze in ambito Scripting Unix, Tortoise SVN, .NET

I  cv vanno inviati a recruiting@protomgroup.com

Alessandra Desideri

 

Unisin: bene ok UE a piano MPS ma bisogna tutelare i lavoratori

“Il risultato degli stress test evidenzia quello che Unisin (n.d.r. Unità Sindacale Falcri Silcea) ha sempre sostenuto. Ovvero, che le Banche Italiane, che durante la lunga crisi hanno sostenuto l’economia reale rispetto alle attività maggiormente speculative privilegiate da altre banche europee, non hanno nulla da invidiare ai competitors continentali, tutt’altro – dichiara il Segretario Generale aggiunto di Unisin Sergio Mattiacci – e quindi ora basta con le speculazioni contro il nostro Paese e contro la nostra economia”.

“Esprimiamo inoltre soddisfazione per la decisione della BCE e della stessa Commissione Europea in merito alla approvazione del piano di ricapitalizzazione del Mps che oltre ad essere la Banca più antica  è tornata, da tempo, a registrare trimestrali in utile e questo grazie all’impegno ed al sacrificio di tutti i dipendenti”, aggiunge il Segretario Mattiacci”.

“Relativamente ai dipendenti occorre ricordare che gli stessi in passato hanno accettato grandissimi sacrifici economici, e non solo, per consentire il rilancio della loro Banca andata in difficoltà, è bene ricordarlo, per gli errori e le azioni di un management non affidabile. Per tali ragioni Unisin – conclude Mattiacci – non consentirà che a pagare il conto del risanamento siano ancora una volta i lavoratori che, nei momenti più difficili conseguenti il susseguirsi di notizie negative sull’intero Gruppo Bancario, si sono distinti per serietà ed attaccamento alla loro Azienda”.

 

Human Longevity al TED 2016

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Human Longevity: la start up frutto della rivoluzione genomica che passa anche dal genio italiano di Riccardo Sabatini.

La rivoluzione genomica è alle porte e il vento delle sue meraviglie è giunto fino in Italia, da Vancouver, città che quest’anno ha ospitato il Ted-Dream Conference 2016, palcoscenico e piattaforma digitale di prestigio mondiale da cui le menti più brillanti provenienti da ogni dove espongono le proprie idee per il futuro dell’umanità.

Tra queste, a liste di interventi già chiuse, il progetto di Human Longevity, inserito all’ultimo minuto e spiegato dalla voce convincente ed incantatrice del fisico Riccardo Sabatini, unico speaker italiano presente al TED.

Quello che si cela dietro la rivoluzione genomica di Human Longevity è strabiliante poiché lì dov’è nata, nella Silycon Valley, stanno scrivendo la storia dell’umanità.

Il team di cui fa parte Sabatini, infatti, ha sviluppato un algoritmo in grado di ricostruire l’altezza, il peso, e addirittura la faccia solamente da qualche goccia di sangue. Science fiction? No, realtà e futuro secondo Human Longevity, la startup creata a San Diego da Craig Venter, l’uomo che per primo ha sequenziato il DNA, e da Peter Diamandis.

Sabatini ha annunciato la scoperta dal palcoscenico del TED 2016, il suo talk è stato votato il migliore della giornata: “L’impatto di queste tecnologie sarà enorme: il punto di partenza per inaugurare il grande capitolo della medicina personalizzata”, ha spiegato il giovane fisico votato alla genomica, “con lo stesso approccio con cui prediciamo i caratteri fisici di una persona, attraverso la lettura del genoma arriveremo a studiare farmaci e cure personalizzate. Per prevenire e curare le grandi malattie del nostro secolo. La genomica is the next big thing, la prossima rivoluzione tecnologica!”.

Per spiegare la complessità del suo lavoro e l’importanza della rivoluzione in itinere con il progetto Human Longevity, Sabatini ha stampato (per la prima volta al mondo) il genoma personale di Venter, e si è presentato sul palco del TED con 450 chili di libri, 175 volumi, 262.000 pagine, 3 miliardi di lettere, sempre le stesse 4: A C G T, le lettere che rappresentano il nostro codice della vita, il DNA: “Quando sfogli quelle pagine, sfogli il manuale di istruzioni di un essere umano e tutti i suoi segreti. Propensione a malattie, caratteri somatici, come sono fatte le sue proteine. Hai accesso a gran parte di quello che compone un individuo, un codice che è ancora sconosciuto. Ne conosciamo forse il 2%, ma ci stiamo lavorando. E tutto viaggia a una velocità incredibile”, queste le parole del genio visionario italiano

Human Longevity ha uno dei team con la più profonda conoscenza del dna al mondo, ha costruito la più grande banca dati della storia sull’essere umano, decine di migliaia di genomi sequenziati, con un database del genere si può studiare come il genoma contribuisce a formare le caratteristiche proprie di ogni essere umano. Facile da interpretare l’applicazione di queste conoscenze anche fuori dal dominio tecnico e che permetterà in un futuro di dimostrare al mondo la potenza di questa tecnologia: il machine learning applicato alla genomica, ossia allenare le macchine a imparare, alzando sempre più i limiti e le sfide, per arrivare a una vera medicina personalizzata che possa combattere le grandi malattie oggi incurabili.

 

Rossella Marchese

 

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