Il Portogallo: un paese in netta ripresa

I dati confortanti del 2017 per il Portogallo sono: crescita del 2,6 per cento, calo del debito, deficit all’1,7 per cento e disoccupazione all’8,5.

La suddetta eccezionale performance economica del Portogallo è giunta a tali risultati sotto un governo di coalizione del partito di sinistra con quello di estrema sinistra, eletta in base a un programma di critica ai diktat di Bruxelles che chiedeva il ripudio del debito pubblico, l’uscita dall’euro e dalla Nato, e la rinazionalizzazione di interi settori dell’economia portoghese.

Il simbolo di questa bizzarra combinazione di radicalismo politico e di performance economica, è la figura di Mario Centeno, il ministro delle Finanze che, almeno a parole, ha elaborato il piano per rompere con la logica dell’austerità imposta da Bruxelles ed è stato appena eletto presidente dell’Eurogruppo.

Paradossalmente è stato apprezzato anche dai critici delle politiche di austerità.

Quindi, cosa è successo tra il 2011 e oggi, cioè da quando il Portogallo voleva inizialmente affrontare la crisi smarcandosi da Grecia e Irlanda prima di negoziare un piano di salvataggio da 78 miliardi di euro?

Le crisi del 2008 e del 2010 colpiscono gravemente l’economia del Portogallo, che già si caratterizzava per diversi squilibri. Il continuo aumento del deficit, la crescita del debito, sia pubblico sia privato, l’aumento del disavanzo delle partite correnti, l’improvvisa cessazione dei flussi di capitali dal Nord al Sud, la crisi del credito, chiudono bruscamente al Portogallo le porte di accesso ai mercati finanziari. Il Portogallo cerca quindi l’aiuto dell’Ue e del Fondo monetario internazionale per poi accettare un drastico piano di riforme strutturali elaborato dalla Troika.

A partire dal 2014, la crescita riparte, la disoccupazione vive una fase di calo e la bilancia dei pagamenti lentamente si stabilizza.

In questo contesto, l’arrivo al potere di un governo di sinistra-estrema sinistra non porta con sé il rifiuto delle politiche di austerità iniziate nel 2011, ma produce un moderato alleggerimento dei vincoli alla domanda interna: aumenta il salario minimo e le pensioni più basse, senza indietreggiare sui tagli alla spesa e sulle riforme approvate.

E’ anche la ripresa della crescita nell’area euro che contribuisce anche alla ripresa del Portogallo.

Quindi è accaduto che la combinazione di una competitività che ha dato ripresa alla crescita, un leggero stimolo alla domanda e la difesa del rigore di bilancio, in un contesto di ripresa europea e globale, ha reso possibile il miglioramento del Portogallo nel 2017. Infatti, la contrazione della spesa pubblica e le riforme strutturali hanno consentito di migliorare la solvibilità del Paese, ripristinare l’equilibrio commerciale con l’estero ed eliminare i diversi ostacoli alla crescita.

L’attuale ripresa è sostenuta dalle esportazioni verso l’Ue e dalla adeguata gestione del debito e qualità del governo.

Danilo Turco

Qualche riflessione su politica ed economia nell’Italia di oggi

Sarebbe oltremodo importante riuscire a frenare il diffondersi di dichiarazioni continue che tendono a destabilizzare condizioni e stili di vita che non consentono un ritorno al passato ormai sepolto.

Occorrerebbe non ricercare consenso politico attraverso slogan proponendo una visione del mondo dei tempi passati, con i confini e i muri che delimitano le relazioni internazionali. Occorre una politica moderna, stimolo per l’innovazione, la ricerca e che combatte situazioni di arretratezza nel lavoro, come il caporalato, per concedere il soggiorno a chi ha un lavoro e facilitare gli impieghi stagionali. Poi, per difendere la qualità dei prodotti italiani in agricoltura non andrebbero imposti dazi sul riso asiatico e sudamericano e poi, andrebbe ratificato il Ceta, il trattato Ue-Canada, il più avanzato nella protezione dell’origine dei nostri prodotti.

Inoltre, sui finanziamenti UE impegnati si osserva che negli appalti pubblici si nasconde il rischio di corruzione, come mostrano le cronache e la flessibilità – richiesta dagli operatori e recepita dal Codice dei contratti del 2016 – ha di fatto accresciuto il numero di gare finite a imprese vicine alla politica.

Infine,la modernizzazione dei sistemi di pagamento al dettaglio, che prevedono l’uso di strumenti diversi dal contante per le spese sui consumi, è ormai un fenomeno strutturale in Italia e altrove, anche se avviene si consolida più lentamente rispetto ad altri Paesi. Il dato più significativo al riguardo ci sarà con l’entrata in vigore nel 2018 della direttiva europea Psd2 sui pagamenti digitali. A riguardo la proposta di abolire il limite all’uso dei contanti, risulta in controtendenza rispetto al concreto diffondersi della digitalizzazione dell’economia e nei sistemi di pagamento al dettaglio, in linea con quanto accade nei Paesi più avanzati e con l’effettiva esperienza delle famiglie consumatrici in Italia.

Danilo Turco

La fine del decennio di crisi  per la Grecia

Finalmente la svolta! La Grecia ha rispettato gli impegni e quindi sono state concordate le misure che possono a questo momento sostenerla nel lungo processo di ripresa e che potranno essere allentate in futuro.

I ministri delle Finanze europei hanno accertato che la Grecia ha sostanzialmente rispettato gli impegni assunti in occasione dei tre piani di salvataggio approvati finora. Hanno quindi concordato il 21 giugno scorso una serie di misure per sostenerla nel lungo processo di ripresa. Già su alcuni tweet, Pierre Moscovici, commissario europeo agli Affari economici e monetari, aveva  anticipato il suo giudizio positivo sulla Grecia ed evidenziando come il governo di Atene avesse introdotto circa 450 provvedimenti legati alle richieste della Troika, come la riforma del catasto per una più efficiente tassazione immobiliare e l’istituzione del reddito di solidarietà, di cui è oggi beneficiario circa il 6 per cento della popolazione.

La Grecia dal 2010 ha usufruito di tre piani di salvataggio (2010, 2012, 2015), ricevendo circa 274 miliardi di euro dai Paesi europei e dal Fondo monetario internazionale, risorse determinanti per il superamento della crisi. Oggi occorre che si realizzi la ripresa con la diminuzione del tasso di disoccupazione(18%), cosa possibile, se la Grecia continuerà sulla strada delle riforme, in modo che i paesi europei decideranno di alleggerire questi vincoli con futuri interventi.

Occorre evitare il rischio che la Grecia, una volta scampato il pericolo, torni sul sentiero poco virtuoso che l’ha condotta a un passo dall’uscita dall’euro, devastando il suo sistema finanziario e riducendo in povertà milioni di suoi cittadini. Talune condizioni imposte sono da ritenere giuste, come la soluzione del processo in cui è imputato l’ex presidente dell’istituto nazionale di statistica e il completamento della riforma del catasto e del piano di privatizzazioni.

Danilo Turco

I cinquant’anni di sacerdozio di Monsignor Meloni, Sassari in festa

“La vita è un cammino verso l’immortalità e l’immortalità è dono di Dio.”

Il saluto escatologico di Monsignor Pietro Meloni termina la solenne cerimonia liturgica celebrata nella Chiesa di san Giuseppe a Sassari per festeggiare il suo cinquantesimo anniversario della ordinazione sacerdotale.

Centinaia di fedeli sassaresi, amici e una corposa schiera di familiari hanno stipato una delle più belle e antiche chiese del centro turritano nella serata estiva della prima domenica di luglio.  Insieme al presule festeggiato che ha presieduto la liturgia,oltre una dozzina di presbiteri e ministranti hanno concelebrato la speciale messa di ringraziamento insieme a Monsignor Gianfranco Saba, Vescovo di Sassari e Monsignor Mauro Maria Morfino, Vescovo alla diocesi di Alghero e Bosa, con il parroco della stessa parrocchia, don Massimiliano Salis.  “Il vescovo è l’immagine del Padre e la sua forza è la dolcezza! È questa la parola di Sant’Ignazio vescovo di Antiochia, martire della Chiesa nascente, che ha ispirato fin dall’inizio la mia missione pastorale.”

Le parole di Monsignor Meloni hanno risuonato nella sua omelia, ribadendo il mantra  (Gaudium et Spes – la gioia e la speranza) che ha distinto il suo intenso magistero nella Chiesa iniziato proprio nella parrocchia di San Giuseppe dove ricevette i sacramenti della Prima Comunione e della Cresima, per poi coltivarne una feconda crescita nell’Azione Cattolica. Con dolcezza paterna e leggeri spunti ironici, Monsignor Meloni ha ricordato i passi salienti del suo percorso sacerdotale, avviato con l’ordinazione avvenuta con l’imposizione delle mani di Monsignor Paolo Carta il ventotto giugno del 1968.

Un cammino di fede supportato costantemente dalla presenza amorevole dei genitori. Ricordati alcuni momenti decisivi: nel 1983 quando l’allora vescovo sassarese, Monsignor Isgrò, gli consegnò la lettera di Papa Giovanni Paolo II, che lo conferiva Vescovo alla Diocesi di Ampurias e Tempio, incarico ricoperto per nove anni prima di passare alla guida della Diocesi di Nuoro. Non mancano aneddoti divertenti svelati come in un intimo focolare domestico. Nel segno del filiale affetto, il saluto finale di Monsignor Gianfranco Saba, da pochi mesi alla guida pastorale della diocesi sassarese, ha ribadito il solco virtuoso tracciato nell’azione pastorale del suo Maestro. Ha ricordato gli anni in Gallura, quando anche in situazioni di estrema sofferenza per il territorio, il vescovo Meloni è sempre stato un riferimento importante per la comunità locale. Così per il forte impulso dato alla pastorale di mediazione, grazie alla rinascita editoriale della testata editoriale Gallura e Anglona. All’unisono al suo rientro a Sassari, nel rilancio del settimanale diocesano “Libertà”.

Anche il sindaco Nicola Sanna nel congedare l’assemblea ha ricordato il ruolo di prezioso interlocutore con le istituzioni, assolto dall’emerito vescovo Meloni, soprattutto in situazioni di estrema criticità sociale (negli anni di piombo dell’emergenza terrorismo) come nei decisivi passaggi di vertenze economiche occupazionali vissute nel territorio sardo.

L’evento gaudioso del primo luglio rilancia incoraggianti auspici per la Chiesa Episcopale Sarda nove mesi dopo la Settimana Sociale dei Cattolici di Cagliari e pochi giorni dopo l’investitura cardinalizia di Papa Francesco del neo porporato e fraterno amico Angelino Becciu.

Luigi Coppola

 

I ricordi, aneddoti e racconti di un mondo lontano di Antonio Lanzaro

La nuova piacevole fatica editoriale di Antonio Lanzaro, docente universitario, dinamico e vulcanico presidente della Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus,dal titolo “Non solo Presidente. Ricordi, aneddoti e racconti di un mondo lontano”, con la prefazione del professor Sergio Minichini, ci trasporta in un modo passato, ricco di ricordi e immagini della Napoli che fu, direbbe qualcuno.

Scrive Sergio Minichini “la sua è innanzi tutto una dichiarazione d’amore rivolta a Napoli, consapevolmente trasfigurata in una figura femminile e materna e, contemporaneamente, un inappellabile atto di accusa verso i figli degeneri che la umiliano condannandola ad un inesorabile degrado”.

Si intrecciano  ricordi di una vita con un “vivido spaccato topografico ed antropologico” che accompagnano il lettore alla scoperta di strade, luoghi, storie, personaggi, botteghe, sale cinematografiche, situazioni e realtà.

La presenza degli affetti familiari è fortissima, il ricordo del padre, la stretta vicinanza alla famiglia di origine, l’amore per la moglie Anna, per i figli e i nipoti, ma anche il grande affetto e stima per i tantissimi amici, per gli studenti, per tutti coloro che a diverso titolo hanno lavorato o collaborato con l’Autore nel corso della sua vita, una vita da Presidente, per riprendere il titolo del suo precedente volume.

Anche le illustrazioni fotografiche contribuiscono a rendere piacevolmente fruibile il volume che reca in copertina una fotografia del 1950 del giovanissimo Antonio Lanzaro con le cugine Anna e Aurora e la gallina Pasqualina.

Ricordi di gioventù, ricordi di una vita intensa e ricca di impegno e passione  in molti campi: civile, politico, universitario, sociale.

Il libro è stato presentato nei giorni scorsi presso il Centro Studi “Mario Borrelli” alla Fondazione Casa dello Scugnizzo.

Alessandra Desideri

 

(Foto di Claudia Infante)

Amministratori competenti e trasparenti, questo emerge al convegno della FIGIAC

Quanto è competente l’amministratore del mio condominio? Posso affidare serenamente la gestione della proprietà all’amministratore? Farà i mie e i nostri interessi di condomini? Tante e difficili sono le domande che si pongono i proprietari di immobili quando si trovano davanti a quella figura che dovrebbe gestire al meglio il patrimonio immobiliare.

Avere professionisti adeguatamente preparati è sicuramente una necessità, se ne è parlato al primo Convegno nazionale FIGIAC (Federazione italiana gestori immobiliari e amministratori di condominio) tenutosi a Napoli dal tema “L’amministratore di condominio: aspetti teorico-pratici, giuridici, fiscali e sulla sicurezza degli edifici.

L’apertura del convegno è stata affidata al presidente nazionale della FIGIAC Francesco Vittorio Sciubba – che ha evidenziato che “con questo convegno apriamo una importante stagione di iniziative per garantire adeguata preparazione ai nostri associati in un settore che incide notevolmente sulla vita dei cittadini campani interessati dalle problematiche condominiali ed immobiliari. E’ per questi motivi che abbiamo coinvolto alcuni dei maggiori esperti del settore per illustrare le questioni relative alla gestione degli immobiliari che deve fatta ovviamente seguendo criteri di competenza e trasparenza, ma anche per garantire quella urgente sicurezza delle condizioni dei nostri edifici”.

Nel corso dei lavori si sono confrontati alcuni dei maggiori esperti del settore: Gian Andrea Chiesi (magistrato applicato al massimario ed al ruolo della Cassazione), Sergio Falcone (coordinatore Commissione privacy Ordine degli Avvocati di Napoli), Giuseppe Della Pietra (Professore di Procedura Civile), Ciro Capasso (Pm della sezione IV sez. Lavoro della Procura della Repubblica di Napoli), Paola Marone (Presidente della Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli), Alessandro Arcuri (STS Deloitte), moderati dal Direttore del Centro Studi Nazionale della FIGIAC, avvocato Ghigo Giuseppe Ciaccia. Quest’ultimo ha sottolineato “la rilevanza di una costante formazione ed informazione sulle tematiche di grande rilievo e di interesse per gli amministratori condominiali e per i professionisti esperti del settore condominiale. Lo scopo del convegno è riunire amministratori e esperti della materia per discutere insieme delle maggiori problematiche legate alla professione di amministratore di condominio in riferimenti all’inquadramento giuridico delle mansioni e delle responsabilità, anche penali, dell’amministratore di condominio nell’esecuzione di lavori in condominio ad alle agevolazioni fiscali legate al sismabonus e l’ecobonus”. Nel corso del convegno è stato illustrato” l’accordo quinquennale della FIGIAC con l’Università Federico II di Napoli per l’organizzazione dei corsi di formazione ed aggiornamento annuale per amministratori condominiali e per revisore condominiali”.

L’avvocato Manuela Catapano ha evidenziato che l’iniziativa “si propone di affrontare le problematiche condominiali, in particolare in riferimento al ruolo dell’amministratore, valutando i principali filoni dell’attuale contenzioso in materia”.

Emerge la necessità di una formazione ed un aggiornamento continuo di coloro che svolgono l’attività di amministratore di condominio in modo da avere persone veramente preparate professionalmente ed affidabili.

Alessandra Desideri

Suoni e sapori d’estate a Porto Torres

L’agosto 2018 per i turisti e per gli abitanti di Porto Torres sarà ricca di eventi. La Giunta comunale ha infatti approvato il calendario delle proposte estive da luglio a settembre che insieme a quelle promosse dalle associazioni sul territorio allieteranno quanti sceglieranno la cittadina sassarese per trascorrere le vacanza o il meritato riposo dopo le fatiche lavorative o scolastiche.

Musica, degustazioni e shopping sotto le stelle sono le principali proposte. “Suoni e Sapori” costituirà un mix “appetitoso” sia dal punto di vista culturale che enogastronomico, due notti speciali per famiglie e bambini dedicate all’animazione del centro e quattro appuntamenti pensati per i più grandi con il liscio in piazza.

“La delibera è frutto del lavoro condiviso con la Commissione Cultura e Spettacolo, nella quale assieme ai consiglieri abbiamo trovato una linea comune per la spesa dei fondi a disposizione”, ricorda l’Assessora alla Cultura Mara Rassu.

La manifestazione di punta del calendario luglio-settembre è “Suoni e Sapori”, che si terrà il 17 e 18 agosto. “Abbiamo previsto – prosegue l’Assessora – due concerti di musica etnopop, in linea con lo spirito della kermesse che vuole dare risalto alle peculiarità della Sardegna e del Mediterraneo. Inoltre abbiamo avuto nei giorni scorsi una conferma da Coldiretti, che sarà presente con stand dedicati alla trasformazione di prodotti a chilometro zero. Il centro potrà ospitare anche altri stand di operatori dell’ingegno, artigianato e alimentari”.

Ma non è tutto, nel programma sono previsti due appuntamenti con le “Notti Colorate”. “L’amministrazione, per ogni Notte Colorata, organizzerà quattro diverse postazioni d’intrattenimento e musica nel Corso Vittorio Emanuele per alimentare lo shopping sotto le stelle. Chiederemo la collaborazione anche dei commercianti affinché le due serate, previste a fine luglio e inizio settembre, possano fare da traino per lo shopping nelle loro attività. Quattro appuntamenti ad agosto saranno poi dedicati al ballo liscio in Piazza Umberto I. Al nostro programma si affiancherà anche quello delle associazioni che hanno voluto aderire e che compariranno nei volantini distribuiti a Porto Torres e nelle principali località turistiche del Golfo dell’Asinara. Con l’approvazione della delibera gli uffici hanno avviato le gare per l’affidamento dell’organizzazione degli eventi. Tra le altre attività che abbiamo in programma c’e la Giornata dello Sport, a settembre, con la collaborazione delle nostre società sportive”, conclude l’Assessora.

E’ possibile seguire il calendario delle iniziative e degli eventi su https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Calendario-Eventi.

Un’estate che coniuga vacanza, relax, enogastronomia, musica, cultura, bellezze naturali, storia, siti archeologici, monumenti, musei, parchi, spiagge, mare cristallino e visitare il Parco Nazionale e l’Area marina protetta dell’Asinara.

Alessandra Desideri

Alberto Angela torna in prima serata su Raiuno con Ulisse e riceve la cittadinanza onoraria di Napoli

Alberto Angela dal 26 giugno è cittadino onorario di Napoli. La cerimonia si è tenuta nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino, gremita di appassionati e fan dello scienziato e divulgatore. Ad accoglierlo, il sindaco Luigi de Magistris, il vice sindaco Raffaele Del Giudice e l’assessore alla Cultura Nino Daniele.

“Da oggi – ha detto de Magistris – Aberto Angela è un nostro concittadino: attenzione, non perché nei suoi programmi abbia parlato bene di Napoli, ma perché è riuscito a comprenderla e a raccontarla a fondo, senza patinature folcloristiche, con la comprensione dello scienziato, la pazienza dello storico e la sensibilità di un uomo di cultura”.

Alberto Angela, ha dichiarato il primo cittadino della città adagiata all’ombra del Vesuvio, ha colto l’umanità di una città che è insieme Inferno, Purgatorio e Paradiso. Non è mai stata una lettura superficiale né improntata al folklore. Alberto Angela è riuscito a cogliere la complessità di Napoli con la comprensione dello scienziato, la pazienza dello storico e la sensibilità dell’uomo di cultura”.Il divulgatore scientifico, ha evidenziato “l’emozione” che ha provato, “inaspettata” e, di conseguenza, “ancora più gradita”. Nel raccontare Napoli “abbiamo sempre fatto un lavoro sincero, vero, trasparente, perché la città ha questo volto”. “Devi entrare a Napoli per conoscerla, dichiara, ho compreso, negli anni, il suo vero volto che sono le persone”. Non nasconde i problemi di Napoli, “le tante complessità, ma quale città non le ha?”. Il conduttore non solo ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Napoli, ma nei giorni scorsi, ha ritirato anche il premio qualità del Moige, e presto tornerà in tv in prima serata, sulla rete ammiraglia.

“Proporre la cultura in prima serata il sabato sera su Rai1 è una bella sfida», afferma Alberto Angela, ricevendo nella Sala della Regina della Camera dei deputati il Premio qualità del Moige per il suo programma Meraviglie – La penisola dei tesori”.

Angela si appresta nella prossima stagione a portare su Rai1 anche il suo programma del sabato sera su Rai3, di “Ulisse, il piacere della scoperta”. “È un’ulteriore evoluzione, ha spiegato il direttore di rete Angelo Teodoli. Proponiamo un confronto fra cultura e spettacolo. Ha già funzionato, noi scommettiamo su quello”. Il primo evento, “sarà il 22 settembre, con “Una notte a Pompei”, la settimana seguente riprenderà la programmazione di Ulisse” ha aggiunto il direttore di Rai1.

“In Italia è facile fare cultura, dice Angela, con il patrimonio artistico e culturale che abbiamo. Non facciamo che raccogliere una tradizione antica che appartiene anche alla televisione. Io ho respirato in casa tradizione di servizio pubblico, ma l’ho trovata anche nei direttori con cui ho lavorato”. Questo “è uno dei pochi Paesi che propone la cultura in prima serata, aggiunge. Qui funziona, il pubblico italiano è diverso e il servizio pubblico è uno specchio di quello che c’è dall’altra parte dello schermo. È importante non lasciare quel pubblico da solo». Il premio «è un impulso ad andare avanti. Io non cerco ascolti, cerco di far arrivare una cultura che appartiene a tutti. Perché conoscendo tu proteggi, conclude, e questo è molto importante per il nostro futuro”.

Nicola Massaro

Chi sceglie l’unione civile

Nel 2016, in Italia, quando è stata introdotta le legge sulle unioni civili, due terzi delle registrazioni sono state fra uomini, ma col tempo le disparità si vanno attenuando quando aumentano i diritti garantiti.

In Italia esiste un divario fra le coppie omosessuali e gay e lesbiche che non si avvalgono nella stessa misura dei diritti che le nuove leggi riconoscono.

Secondo l’Istat due terzi delle unioni civili registrate nel 2016 sono fra uomini e Bologna è il comune in cui tali unioni risultano le più numerose.

Le unioni fra due donne non hanno raggiunto, negli ultimi due anni, il 30 per cento. Tale differenza dipende da molti fattori, come ad esempio il minor numero di lesbiche presenti nella popolazione italiana e in quella di molti paesi occidentali. In altri termini, per un fattore culturale sono più numerosi gli uomini a dichiararsi non eterosessuali e/o bisessuali. Questo non vale solo per l’Italia, ma per tutti i Paesi per i quali abbiamo dati (tabella 1), anche se la distanza fra gli uni e le altre sta diminuendo.

 

Cattura

 

Numerosi sono i Paesi che da tempo hanno legiferato in favore delle unioni civili con leggi che riconoscevano alle coppie omosessuali una parte dei diritti e degli obblighi del matrimonio. Il primo Paese è stato la Danimarca(1989), a seguire si trovano Norvegia, Svezia, Olanda, Belgio, Francia e altri. All’inizio la quota di unioni civili costituite da donne è stata molto più bassa di quella che si è avuta in Italia, con il 19% in Danimarca nel 1989 e il 26% nei quattro anni dopo in Norvegia e poi in Svezia(1995). Anche nei Paesi nei quali la legge sulle unioni civili è stata approvata alcuni anni dopo, il divario di genere iniziale era significativo. Nel 1999, in Francia, la quota delle coppie di lesbiche è stata il 34 per cento delle unioni e medesimo nel Regno Unito, (2005), mentre in Svizzera(2007), è risultata al 29%.

Danilo Turco

Pechino Express 2018, è pronto a partire, presentando il cast al completo

Pechino Express 2018, scalda i motori, l’adventure game targato Rai 2, prodotto da Magnolia (Banijay Group), sarà condotto dal confermatissimo Costantino della Gherardesca. Dopo le vicissitudini dei giorni scorsi e la conseguente rimozione di Eleonora Brigliadori, entra nel cast una coppia formata dalle Signore della TV: le conduttrici Patrizia Rossetti e Maria Teresa Ruta. Le due presentatrici, hanno molto in comune a partire da carriere lunghissime e di successo ma un po’ appannate negli ultimi anni.

Quasi coetanee, Patrizia Rossetti è del ‘59 e Maria Teresa Ruta del ’60, hanno iniziato tutte e due a lavorare in tv nel 1981. Da allora per loro tante trasmissioni, con Rossetti volto femminile di Mediaset e Ruta protagonista della Rai. Per entrambe anche un reality in curriculum, la Fattoria nel 2005 per la presentatrice toscana e la prima edizione dell’Isola dei Famosi nel 2003 per la conduttrice torinese . A completate il cast ufficiale della 7a edizione ci sono: Le Coliche (Fabrizio e Claudio Colica); I Mattutini (Adriana Volpe e Marcello Cirillo); I Promessi Sposi (Roberta Giarrusso e Riccardo Di Pasquale);  Le Mannequin (Linda Morselli e Rachele Fogar); I Poeti (Mirko Frezza e Tommy Kuti); I Surfisti (Andrea Montovoli e Francisco Porcella) e infine I Ridanciani (Tommaso Zorzi e Paola Caruso). Con le new entry Ruta e Rossetti la Rai e Magnolia dimostrano di scegliere concorrenti più rassicuranti e chiudono con le polemiche che avevano infiammato il web nei giorni scorsi. Obiettivo: Eleonora Brigliadori, criticata per le sue posizioni pseudoscientifiche sulle malattie, soprattutto il cancro.

Il pubblico non le aveva mai perdonato le sue posizioni e i social si erano da subito scatenati per chiedere che non partecipasse alla settima edizione di Pechino, in onda il prossimo autunno. Richiesta accolta dopo l’ennesimo passo falso della Brigliadori, il commento su Facebook rivolto a Nadia Toffa, che la Rai ha condannato in un comunicato ufficiale. “Le suddette dichiarazioni – si legge – sono in evidente contrasto con la missione e i valori di servizio pubblico della Rai, con il codice etico aziendale e con la linea editoriale della Rete. Pertanto la coppia Madre e Figlio ,Eleonora Brigliadori, in arte Aaron Noel e Gabriele Gilbo, non farà parte del cast”. Quest’anno i concorrenti avranno la fortuna di esplorare l’Africa, viaggeranno in Marocco, Tanzania e Sudafrica, non ci resta che aspettare.

Nicola Massaro

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