Una Nuova Alba per i Diritti: La Carta sull’Autismo della Regione Campania

In una svolta storica per i diritti e il benessere delle persone con disturbi dello spettro autistico, è stata ufficialmente approvata la “Carta dei diritti regionali sui disturbi dello spettro autistico”. L’annuncio, proveniente direttamente dall’avvocato Paolo Colombo, garante dei disabili, segna l’inizio di un nuovo capitolo nel riconoscimento e nella tutela dei diritti delle persone autistiche. L’avvocato Colombo ha espresso entusiasmo per questo traguardo, dichiarando: “Approvata la Carta dei diritti regionali sui disturbi dello spettro autistico”. Un passo avanti essenziale per assicurare una vita piena e indipendente a chi vive con l’autismo, in linea con le proprie possibilità e aspirazioni. La Carta stabilisce una serie di diritti fondamentali, tra cui quello a una diagnosi precisa e accessibile, alla partecipazione attiva nelle decisioni riguardanti il futuro e al rispetto dei desideri personali. Viene posto un forte accento sull’importanza di fornire le attrezzature, il supporto e l’assistenza necessari per consentire una vita produttiva, dignitosa e indipendente. “Ogni persona con disturbi dello spettro autistico deve poter partecipare, per quanto possibile, allo sviluppo o alla gestione dei servizi realizzati per il proprio benessere”, sottolinea l’avv. Colombo, evidenziando l’importanza di includere le persone autistiche nelle decisioni che le riguardano direttamente. Uno dei pilastri fondamentali della Carta riguarda l’educazione e l’occupazione, garantendo il diritto a una formazione in linea con le proprie aspirazioni e a un lavoro significativo, senza incappare in discriminazioni o pregiudizi. L’accesso alle attività culturali, ricreative e sportive è altresì garantito, promuovendo una piena partecipazione sociale. L’avvocato Colombo ha inoltre sottolineato l’importanza della protezione legale e dell’integrità fisica e psicologica delle persone autistiche, affermando: “È fondamentale che le persone autistiche, o i loro rappresentanti, dispongano della rappresentanza e dell’assistenza giuridica necessarie per la tutela dei propri diritti”. La Carta rappresenta una pietra miliare nel percorso verso l’equità e l’inclusione sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico. Con queste nuove linee guida, Napoli e l’intera regione si pongono all’avanguardia nella tutela dei diritti delle persone autistiche, offrendo un modello virtuoso di giustizia e di sensibilità sociale da seguire. La comunità e le autorità locali si stanno già mobilitando per assicurare l’effettiva attuazione della Carta, pronte a tradurre gli impegni in azioni concrete che migliorino la vita delle persone autistiche e delle loro famiglie.
Ivan Matteo Criscuolo

I Lions del Distretto 108 Ya firmano protocolli d’intesta con il Centro Sinapsi della Federico II e la Fondazione GIC

Lo scorso 26 marzo è stato siglato presso il Centro SINAPSI, Università degli Studi di Napoli “Federico II”  il Protocollo d’Intesa tra il CENTRO SINAPSI, diretto dalla prof.ssa Maria Francesca Freda e il DISTRETTO 108 Ya Lions International, Governatore Dott. Pasquale Bruscino.

Si tratta di un importante sinergia che il Distretto 108 Ya (che racchiude i Club Lions di Basilicata, Calabria e Campania) realizza con il Centro SINAPSI dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”  per favorire e tutelare “l’inclusione, la vita indipendente ed il benessere delle persone con disabilità” come si legge in una nota.

Successivamente il Governatore Bruscino e il presidente della Fondazione Genere Identità Cultura ETS, prof. Paolo Valerio hanno siglato un protocollo d’intesa che amplierà ancora le sinergie già in campo in relazione all’inclusione.

Il prof. Paolo Valerio, presidente onorario del Centro Sinapsi e la dott.ssa Valeria Mirisciotti, delegata distrettuale del Governatore per la disabilità e Kairos hanno curato la stesura dei protocolli.

“I Lions del Distretto 108 Ya da sempre impegnati con i loro Service in attività volte a favorire la tutela delle persone con disabilità, l’inclusione, il rispetto e la valorizzazione delle differenze, della lotta a pregiudizi e discriminazioni, avranno due strumenti in più per perseguire le loro finalità” si legge nella nota del Distretto 108 Ya.

I due protocolli vedono immediatamente un risultato concreto, dal 16 aprile partirà un corso dedicato ai genitori di figli con disabilità.

Ivan Matteo Criscuolo

Shiatsu, tecniche e leggi fondamentali

Lo shiatsu affonda le sue origini nel pensiero filosofico taoista e rappresenta l’applicazione all’uomo del modello universale  basato su alternanza e dualità per cui  le tecniche shiatsu   presentano un aspetto esteriore  sul quale agisce  una volontà  interna.

L’aspetto esterno è la semplice applicazione della pressione esercitata con la mano, pollice o gomito sul corpo del ricevente. La parte interna è la sottile conoscenza  delle leggi che governano le relazioni della vita retta da due principi fondamentali  complementari e contrapposti, lo yin e lo yang.

La legge fondamentale del Tao  afferma: lo yin va verso lo yang e lo yang  va verso lo yin e il percorso è tutta la manifestazione cosmica. Vale a dire che i due  aspetti dell’energia, trasformandosi ognuno nel suo opposto  danno origine  all’universo.

Il Cielo e la Terra rappresentano  questa dualità, con la loro unione creano e danno sostegno alla Vita (uomo) che nutrono  con il respiro (cielo)  e con l’alimentazione (Terra).

Come ogni cosa dell’universo anche l’uomo ha un suo centro da dove tutto procede e a cui tutto fa ritorno. Questo centro è il Cuore  inteso come sede dell’Anima o energia Mentale.

La pratica dello  shiatsu, come tutte le discipline  derivate dalla  filosofia taoista, intende  la salute  quale  equilibrio  di tutti i fattori sia del corpo fisico  che  del corpo  psichico-spirituale che si raggiunge attraverso l’equilibrio della essenza dello yin   con quella della yang.

Le tecniche utilizzate nella pratica shiatsu presuppongono innanzitutto che l’operatore sia in grado di guidare la propria energia all’interno del corpo della persona  che sta trattando attraverso il punto  da stimolare. Questo comporta una continua pratica di meditazione e di respirazione,  una giusta e corretta postura e un atteggiamento  mentale empatico.

La meditazione  e le tecniche di respirazione  consentono all’operatore di allineare la sua mente all’intenzione di guarire, conservando per tutto il tempo del trattamento  la giusta  postura, la capacità di ascolto e di dare le adeguate risposte alle richieste  silenziose del corpo del paziente.

Alessandra Federico

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