Addio a Keith Levene, il musicista rock degli Anni ‘70

Keith Levene è morto all’età di 65 anni lo scorso 11 novembre, secondo quanto riportato dallo scrittore Adam Hammond attraverso un post sui social network:  “È con grande tristezza che comunico che il mio caro amico e leggendario chitarrista dei Public Image Limited Keith Levene è morto venerdì 11 novembre”.

Julian Keith Levene  nasce a Londra il 18 luglio del 1957 ed è stato un valente chitarrista e compositore britannico. Keith è ricordato soprattutto per aver dato vita a due dei più celebri gruppi musicali rock degli Anni ‘70: i Public Image e i Clash.

Il suo primo esordio nel mondo della musica è stato quello di roadie per gli Yes. Poco tempo dopo, il re del rock, riesce a prendere un accordo con Mick Jones, con il quale, da lì a poco, crea la band dei Clash. Fu proprio grazie a questo nuovo gruppo musicale che i due musicisti riuscirono a far inserire Joe Strummer nella band. Ma, malgrado la band fosse stata ideata anche da Keith, per motivi di disaccordi riguardo la direzione stilistica, fu ugualmente allontanato e, nel 1978, fondò, con l’ex Sex Pistols Johnny Rotten, i Public Image. Sembra che proprio durante la sua carriera musicale con i Public Image Keith Levene rinnovasse la funzione della chitarra; un completo cambiamento della musica rock degli Anni ‘70, la scoperta di un nuovo quanto innovativo suono che fino a quel tempo non era mai stato sperimentato.

“Tutti possono suonare la chitarra ma io non voglio farlo come nessun altro”. Le parole di Levene suonavano forti e sicure di sé proprio come la sua musica e, infatti, l’originalità del musicista britannico era proprio quella di trovare il lato positivo anche negli errori, che egli chiamava errori volontari. Trasformava ogni suo sbaglio in una nuova scoperta, in un pretesto per scoprire nuove note musicali e comporre pezzi del tutto moderni.

Alessandra Federico

Al Circolo della Stampa di Avellino

Serata ricca, colta e al femminile quella che, organizzata dall’infaticabile Giovanna Scuderi, titolare dell’omonima casa editrice, avrà luogo mercoledì 16 novembre, alle 17, presso il Circolo della Stampa di Avellino, con la partecipazione del presidente dell’associazione “Garden Club Verde Irpinia” Gabriella Barra, della scrittrice e storica Gaetana Aufiero e della psicologa Giuseppina Marzocchella. Nel corso dell’evento, intitolato “Violare il Silenzio”, anche Susanna Puopolo, autrice ed interprete del testo “Vestiti a Lutto”, le letture degli autori Amalia Leo, Antonietta Urcioli, Giuseppe Vetromile, Monia Gaita e Ilde Rampino, l’esibizione della cantautrice Patrizia Girardi e l’intervento di Angela Cutillo che “rivivrà” un dipinto di Dorotea Virtuoso con le parole di Maria Reggio.

Casa dello Scugnizzo: “Un sorriso alla salute”

Nell’ambito del programma di celebrazione del centenario della nascita di Mario Borrelli (1922 – 2022), fondatore a Napoli della Casa dello Scugnizzo, in piazzetta San Gennaro a Materdei n. 3 sarà possibile partecipare all’iniziativa di prevenzione dentale “Un sorriso alla salute” grazie alla collaborazione con lo Studio odontoiatrico del dott. Vincenzo Surrianelli, sito all’interno della Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus, presieduta dal prof. Antonio Lanzaro.

La prevenzione, anche nel caso di quella odontoiatrica, è essenziale per mantenere la salute dei denti ed evitare che patologie  anche che non manifestano immediati sintomi od evidenze possano nel tempo mettere a rischio l’integrità del sorriso e la salute stessa dell’apparato dentale e della bocca.

Presso lo Studio  Surrianelli sarà possibile sottoporsi a visita di controllo odontoiatrica a titolo gratuito nel mese di novembre 2022 nei giorni  14 – 21 – 28  dalle ore 10:00 alle ore 13:00.

Per prenotare la visita è possibile contattare la Segreteria della Fondazione allo 081-5641419 o direttamente lo Studio Surrianelli al 3803241167.

Un’iniziativa che si inserisce  nelle attività della Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus che vengono realizzate non solo a supporto del territorio di Materdei in cui si trova la sua sede ma estesa a quanti vogliono conoscere una realtà che da oltre settant’anni lavora e opera in favore delle fasce più deboli della popolazione.

4 novembre: per non dimenticare

Stamani le note della leggenda del Piave, conosciuta anche come La canzone del Piave, Il Piave mormorava o semplicemente Il Piave, brano composto nel giugno 1918 dal maestro napoletano Ermete Giovanni Gaeta (noto con lo pseudonimo di E. A. Mario) e quelle dell’inno nazionale, sono risuonate nell’aria accompagnando le celebrazioni del 4 novembre all’Altare della Patria in occasione del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate.

Nei giorni scorsi il “Treno della Memoria” aveva percorso il nostro Paese  in ricordo del convoglio che 101 anni fa trasportò a Roma la salma del milite ignoto e che quest’anno, dopo il viaggio del centenario, ha di nuovo attraversato l’Italia, da Trieste a Palermo, transitando in 730 stazioni e sostando in 17.  Nel 1921 la salma del “Milite Ignoto” fu scelta tra 11 corpi non identificati da Maria Bergamas, una madre italiana che aveva perso un figlio nella Prima Guerra Mondiale, in rappresentanza di tutte le donne che avevano avuto figli caduti in guerra. La salma, trasportata su un convoglio speciale che partì da Aquileia per arrivare a Roma dove sarebbe stata tumulata.

La celebrazione del 4 novembre fu istituita nel 1919 per commemorare la vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale. Fu scelta questa data che coincideva con l’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti (firmato il 3 novembre 1918) che sancì la resa dell’Impero austro-ungarico all’Italia.

Un giorno in cui ricordare non solo i caduti della Prima Guerra Mondiale ma anche del Secondo conflitto mondiale e di tutte le guerre combattute o che si stanno combattendo.

In questo giorno il mio pensiero va in particolare al giovane Francesco Altomonte, insignito di riconoscimento al valor militare, caduto a soli 23 anni a Tobruk il 12 ottobre 1942 durante la Seconda Guerra Mondiale mentre era imbarcato su una torpediniera di scorta ad un convoglio. Il sacrificio e il nome di Francesco, che non ho potuto conoscere se non attraverso le fotografie e i ricordi di famiglia, è stato giustamente ricordato con altri caduti in guerra nella lapide collocata in piazza dei Martiri a Palizzi Marina in provincia di Reggio Calabria.

Bianca Desideri

Alla FoCS con “Napoli è” il M° Ruggiero presenta “Percorsi alla scoperta della musica”

Appuntamento oggi giovedì 3 novembre ore 17.30 presso la Fondazione Casa dello Scugnizzo,  piazzetta San Gennaro a Materdei n. 3, Napoli con il M° Rosario Ruggiero per la presentazione del nuovo ciclo di incontri “Percorsi alla scoperta della Musica” organizzato dall’Associazione Culturale “Napoli è” in collaborazione con il Centro Studi “Mario Borrelli” della Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus, presieduta dal prof. Antonio Lanzaro.

Interverranno il M° Rosario Ruggiero, la dott.ssa Bianca Desideri, giornalista e curatrice dell’iniziativa organizzata dall’Associazione Culturale “Napoli è”, il prof. Antonio Lanzaro presidente della Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus.

Al via la rassegna di prosa e danza invernale a Sassari

Presentata a Sassari la rassegna di prosa e danza invernale organizzata da Cedac Sardegna.

L’incontro con la stampa si è tenuto nella mattinata del 27 ottobre nella sala conferenze a Palazzo Ducale. Con l’assessora alla cultura Laura Useri, ha partecipato il dirigente municipale di riferimento, Alberto Mura. Per l’ERSU Sassari sono intervenuti il direttore del servizio amministrativo Antonio Francesco Temussi e il direttore generale, Libero Meloni.

“Per noi la cultura è importante. Quello che si fa non è scontato. Bisogna iniziare ad apprezzare tutto. La Cedac dà tanto al nostro territorio. Siamo contenti e orgogliosi di essere qui”- ha dichiarato Useri nel suo saluto iniziale.

In puntuale arrivo da Cagliari, Valeria Ciabattoni, direttore artistico Cedac: “E’ una  stagione importante per tutto il settore. Ci affacciamo ad una ripresa della normalità della stagione teatrale (almeno pare) per la stagione della pandemia. Abbiamo fatto un ottimo risultato a Sassari lo scorso anno con una capienza ancora ridotta e la presenza aggressiva del virus. Oggi con l’abbattimento delle prescrizioni sanitarie ma con la grave crisi economica abbiamo ancora il Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo ndr)  che ci sostiene”.

Ciabattoni, come di consueto, ha presentato i contenuti del cartellone in programma a Sassari.

Un palinsesto capace di raggiungere i gusti di tutte le aspettative dell’ampia variegata platea sassarese.

Anche la danza, con i suoi quattro spettacoli, spazierà in un omogeneo equilibrio, dal classico al contemporaneo.

“Sono 11 straordinari spettacoli” –  ha affermato Ciabattoni .“La portata dei nomi è importante. Iniziamo con Daniel Pennac. Innamorato dal teatro da tanti anni, con la pandemia si è messo in gioco anche come attore”.

Sarà proprio la commedia “Dal sogno alla scena” ideata dallo scrittore francese, classe 1944, insieme a Clara Bauer e Pako Loffredo, l’esordio della rassegna. Primo appuntamento, il prossimo 6 dicembre, l’unico del cartellone, in scena al teatro Verdi.

La rassegna proseguirà dal 15 dicembre al teatro Comunale con il secondo appuntamento.

In ribalta una scenografia policromatica ideata da Giorgio Gallione con una speciale carovana sonora. Elementi unici per “Ci vuole orecchio. Elio canta e recita Enzo Jannacci”.

A gennaio, in programma due matrici teatrali:

una drammaturgia inglese, con Alessandro Serra impegnato, il 9 gennaio, con una visione molto particolare del testo shakespeariano “La tempesta; Remo Girone, sarà protagonista, oltre a dirigerne la regia, de “Il cacciatore di nazisti. L’avventurosa vita di Simon Wiesenthal”. L’appuntamento è fissato al 31 gennaio.

Impossibile non citare il gradito ritorno di Lucrezia Lante della Rovere, in scena il 28 febbraio per la produzione di Palcoscenico Italiano. L’attrice romana interpreta “La divina Sarah”, un ammaliante testo di Eric – Emmanuel Schmitt, con la partecipazione di Stefano Santospago.

Nell’anno molierano non poteva mancare un classico del grande commediografo francese.

“Il malato immaginario”, coprodotto da una sinergia di più compagnie nazionali, per la regia di Guglielmo Ferro, in scena il prossimo 20 marzo, vedrà impegnati sul palco Emilio Solfrizzi e Lisa Galantini.

Non da ultima, la commedia che chiuderà, il 28 marzo, la prosa in cartellone, vedrà l’ottima Maria Paiato nel testo brillante di David Mamet, “Boston marriage”; per l’adattamento di Masolino D’Amico e la regia di Giorgio Sangati.

Vere sorprese di calibro internazionale, le serate dedicate alla danza.

Ricordiamo solo il Balletto di Roma, protagonista il 7 marzo con “Astor un secolo di tango”. Una straordinaria coreografia di Valerio Longo per le musiche di Astor Piazzolla e la regia di Carlos Branca.

Nel congedare i giornalisti il direttore Meloni ha ricordato il riferimento culturale di Sassari per il nord Sardegna grazie all’iniziativa di Cedac. Analogamente l’impegno istituzionale offerto dall’ERSU per “creare parentesi di positività per i nostri studenti.”

La campagna abbonamenti partirà il prossimo 2 novembre. Gli interessati potranno prenotare l’appuntamento per l’acquisto e ogni informazione utile, previo contatto telefonico con il responsabile Cedac, Tore Pintus.

Luigi Coppola

 

(Foto Luigi Coppola)

Percorsi alla scoperta della musica con il M° Rosario Ruggiero alla FoCS

L’Associazione Culturale “Napoli è” in collaborazione con il Centro Studi “Mario Borrelli” della Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus, presieduta dal prof. Antonio Lanzaro, da anni ormai  promuove l’iniziativa dal titolo “Percorsi alla scoperta della Musica”.

Appuntamento domani giovedì 3 novembre ore 17.30 presso la Fondazione Casa dello Scugnizzo,  piazzetta San Gennaro a Materdei n. 3, Napoli per il primo degli incontri di questa nuova edizione organizzata dall’Associazione Culturale “Napoli è” nata nel 1994 e attiva in vari settori della cultura non solo a livello locale. Poesia, letteratura, fotografia, musica, storia, arte e architettura, pari opportunità e tutela delle differenze di genere, recupero delle tradizioni con “Rivive la Napoli dei Sedili. Il Palio dei Sedili” che ha compiuto quest’anno i 25 anni dall’ideazione, sono i principali impegni che la vedono protagonista.

“La musica è un linguaggio universale in grado di coinvolgere e affascinare persone di differenti lingue e culture, senza distinzioni sociali o di età, di superare le barriere della comunicazione, di creare legami oltre le frontiere, di creare atmosfere e stemperare tensioni – evidenzia la giornalista Bianca Desideri che cura l’organizzazione dell’iniziativa”.

A volte, però, le persone utilizzano termini musicali senza conoscerne l’autentico significato (armonia, ritmo, sincope, canzone, sinfonia, ecc.).

“Gli incontri con il pianista e valente concertista Rosario Ruggiero – prosegue Bianca Desideri – si propongono di rendere fruibili anche ai non esperti termini, curiosità, elementi della storia della musica, spaziando nel tempo e nei vari generi musicali, spiegandoli e facendo scoprire i loro autori, da Bach ad Haydn, Mozart, Beethoven, Chopin, Brahms fino a Rachmaninoff, Debussy, Kachaturian e più”.

Il prossimo incontro è previsto per il 15 dicembre alle ore 17.30.

Per informazioni sul seminario: 3478139937 oppure e-mail associazionenapolie@libero.it. 

 

I grandi romanzi di avventura in edicola

Accompagneranno i lettori della collana ben 65 uscite di grandi romanzi di avventura scritti tra il XIX e il XX secolo, diventate vere e proprie pubblicazioni di pregio editoriale grazie alla presenza di tavole realizzate da grandi maestri dell’illustrazione.

La collana di Hachette, presente in edicola, raccoglie, nelle pagine dei volumi scelti a comporla, incisioni di grandi artisti, tra i quali Bayard, Meryon, Vierge, Morin, Roux o Finnemore.

La tecnica dell’incisione rappresentò, nel periodo del Romanticismo, un vero e proprio genere artistico riuscendo a rendere evidenti e narrare, come è possibile vedere nelle illustrazioni dei libri, emozioni e paure dei protagonisti della narrazione.

Abbiamo scelto di presentare la collana con il primo “capolavoro” illustrato  uscito lo scorso agosto: “L’Isola del Tesoro” di Robert Luis Stevenson, autore che ha lasciato ai posteri opere di grande fascino e successo, come appunto “L’isola del tesoro”, “La freccia nera” e “Lo strano caso del Dottor Jekyll e del signor Hyde”.

La narrazione della ricerca del tesoro ha appassionato generazioni di adulti e ragazzi che hanno letto la storia del misterioso marinaio con una gamba di legno che si rifugia nella locanda “Ammiraglio Benbow” e che è in possesso di una mappa di un tesoro rubato, sepolto in un’isola deserta. Proprio di questa mappa verrà in possesso il giovane Jim Hawkins e da quel momento sarà un susseguirsi di eventi e avventure.

Antonio Desideri

The passenger: a Napoli la mostra dedicata a David Bowie

“The passenger” si intitola la mostra dedicata a David Bowie e, questa volta, dopo Milano sarà Napoli ad ospitare le opere che raccontano la carriera cinematografica della star. Ad organizzare questo evento, per ricordare dopo sei anni dalla sua scomparsa l’amatissimo cantante, attore e musicista londinese, sono stati la società Navigare srl, Vittoria Mainoldi e Maurizio Guidoni di Ono Arte.

L’esposizione ha avuto inizio il 24 settembre 2022, in collaborazione con il Comune di Napoli e il PAN, e terminerà il 29 gennaio 2023. La location è stata selezionata accuratamente ed allestita esclusivamente per l’evento: si svolge all’interno di una sala del Palazzo delle Arti Napoli.

La mostra presenta 60 fotografie prodotte dallo storico fotografo Andrew Kent, con il quale il cantante aveva un forte legame di amicizia, e l’obiettivo è quello di  raccontare, attraverso la fotografia,  un fondamentale quanto esordiente periodo di vita della stella della musica rock: Bowie nel 1976 presenta l’album “Station to station” con 66 concerti in quattro mesi tra Usa, Europa e Canada. Il tour in Europa contava ben 25 tappe e, una volta divenuto un fotografo di fama mondiale Kent, durante ogni spettacolo ebbe il vantaggio di ottenere una posizione riservata esclusivamente a lui la cui veduta gli permise di elaborare un perfetto reportage di ogni concerto di Bowie. Per Kent si prospettava una vita movimentata e di successo dal momento in cui ebbe la grande occasione di seguire la star durante ogni viaggio: navi, hotel, treni, aerei e visitare luoghi incantevoli come Mosca, Berlino, Londra e tanti altri luoghi in compagnia del suo più caro amico. Kent è un noto e stimatissimo fotografo americano, non solo per aver realizzato molti scatti per Bowie, (che senza  dubbio sono i suoi lavori più considerevoli), ma anche per aver  lavorato per molte rock star degli Anni ‘70: Freddie Mercury, Iggy Pope Frank Zappa, Elton John, Jim Morrison, KISS. Considerato che il rapporto tra David e Andrew non era solo professionale ma i due erano legati da una profonda amicizia sincera, all’interno della mostra ci sono anche diverse fotografie che raccontano aneddoti di Bowie con Kent e, soprattutto, momenti speciali per la star come quello che ricorda il poster del film in cui interpretò un importante ruolo. Ancora, video, scatti di abiti originali che indossava durante i suoi concerti, le copertine delle riviste di quegli anni in cui era quasi sempre presente il volto della star. A proposito degli abiti originali di Bowie: il cantante, per il suo abbigliamento eccentrico (spesso si truccava da donna), diventò un’icona capace di abbattere gli stereotipi riguardo l’omosessualità e non solo, riuscì ad avvicinare più generazioni amanti della musica rock e, dunque,  pare proprio  che il suo intento fosse quello di seminare pace. Anche il messaggio che vuole mandare Kent allo spettatore attraverso le sue foto arriva forte e chiaro: una persona muore quando viene dimenticata e questo per David Bowie non accadrà mai.

Alessandra Federico

La Storia d’Italia per i piccoli

Un’avventura alla scoperta della storia d’Italia dai primi uomini che hanno abitato la nostra penisola al boom economico  attraverso la piacevole e interessante narrazione che ne fa il nonno  di Marco e Giulia, due bambini dei nostri tempi affascinati dai suoi racconti.

Un appassionante viaggio nel tempo alla scoperta di tante diverse epoche che portano al nostro presente. Una narrazione che fa conoscere, anche attraverso le ricche illustrazioni, storie, luoghi, eventi, protagonisti e il ruolo che hanno avuto.

40 uscite in edicola per la collana edita da EMSE Italia srl, la prossima, secondo il piano dell’opera, il 3 novembre con il volume dedicato all’impero romano e il successivo il 10 novembre dedicato a Pompei, Ercolano e al Vesuvio.

Antonio Desideri

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