Marchionne… nemo profeta in patria

Grazie a Marchionne la Fiat, che era un’impresa sull’orlo del fallimento, si è trasformata in una solida multinazionale, vincendo le sfide della globalizzazione. Ma l’Italia non l’ha accettato.

La guida di Sergio Marchionne della Fiat-Fca ha rappresentato una vera sfida alla globalizzazione, senza sostegno pubblico e senza contare troppo su un mercato domestico e operando con strumenti gestionali alla pari con una concorrenza agguerrita. Per Fca tale sfida è stata vinta, ma il nostro Paese l’ha invece percepita come una minaccia e, qualche rara eccezione, l’ha rigettata. In questi giorni, dopo la sua inaspettata scomparsa, decine di articoli hanno ripercorso i suoi 14 anni alla guida del gruppo. Marchionne ebbe carta bianca nelle scelte gestionali e così iniziò riconoscendo che un’impresa che compete su mercati internazionali non può permettersi di avere impianti strutturalmente in perdita. Una logica semplice ma che rappresentò una rottura epocale nei rapporti fra politica e impresa. La Fiat in tal modo decise di non contare più sull’aiuto “pubblico” e di farsi carico di obiettivi pubblici, come quelli di promuovere lo sviluppo in certe aree del Paese. Tutto questo è stato uno shock e la sua importanza è ancora poco compresa. Anche perché ha previsto l’uscita dal sistema di contrattazione collettiva con la stipula dei contratti aziendali. Tale scelta consentiva la governabilità degli impianti con la Fca si andava a rinnovare le fabbriche, adottando tecniche gestionali all’avanguardia, che d’altro canto hanno richiesto nuovi rapporti con i lavoratori. Marchionne ha dimostrato coi fatti che la sfida si può vincere. Un’impresa allora sull’orlo del fallimento è oggi una multinazionale solida e ben posizionata sulle due sponde dell’Atlantico, Il Paese Italia ha rigettato la “filosofia Marchionne”, perché il suo obiettivo non è stato il voler modernizzare l’Italia,ma solo rilanciare Fiat.

Danilo Turco

Sport e solidarietà insieme nella Barcolana Turritana

A sostegno del reparto di reumatologia di Sassari ben venti associazioni ed enti hanno aderito alla Barcolana Turritana l’evento di sport e solidarietà svoltosi sul litorale di Porto torre il 20 e 21 luglio.

Tante le discipline sportive a confronto:  nuoto, ciclismo, canoa, vela, tennis. E poi ancora aquafitness, scacchi, spinning e calcio balilla, tennis da tavolo.

La dodicesima edizione ha visto, come abbiamo ricordato, venti associazioni ed enti, coordinate dalla Fidapa di Porto Torres, insieme per raggiungere l’obiettivo di sostenere il progetto di potenziamento del Reparto di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari.

Trenta gli sponsor che hanno aderito alla manifestazione patrocinata dal Comune di Porto Torres, dall’Università di Sassari, dalla Consulta del Volontariato con la partecipazione del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco.

“L’evento è nato con lo scopo di ricordare la nostra socia Elisabetta Fara – ha sottolineato Ersilia Fiori, presidente della Fidapa di Porto Torres – e per proseguire la sua battaglia contro le malattie rare. Siamo riusciti a finanziare grazie alla raccolta, alle donazioni e ai contributi ricevuti ben cinque di borse di studio, mentre lo scorso anno abbiamo acquistato apparecchiature per il day hospital oncologico. Quest’anno sosterremo il potenziamento del reparto di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari, per i pazienti affetti da lupus e da patologie autoimmuni. Fondamentale è il supporto degli enti, delle associazioni, dei volontari e delle aziende che lavorano in sinergia con la Fidapa e che ci consentono ogni anno di riproporre questa manifestazione”.

Un impegno importante per aiutare la struttura se si considera che il reparto di Reumatologia ha un numero di pazienti in crescita: sono quasi 150 le persone assistite periodicamente, affette da malattie come il lupus, la sclerosi sistemica e l’artrite reumatoide. Il reparto diretto dal professor Giuseppe Passiu ha acquisito di recente nuovi spazi per i quali sono necessarie apparecchiature. Grazie all’iniziativa della Barcolana sarà possibile acquistarle con la raccolta fondi avviata in occasione dell’iniziativa.

“Esprimo il mio ringraziamento a nome della nostra comunità – ha affermato l’Assessora Mara Rassu – perché la Barcolana è un esempio positivo di sinergia tra persone, associazioni ed enti, dove lo sport diventa uno strumento per stare insieme e fare del bene. È un bel messaggio di unione e condivisione, per raggiungere obiettivi solidali di cui dobbiamo essere orgogliosi”.

Hanno partecipato all’evento: Lega navale italiana, Asso.ve.la, Freedom in water, Progetto Albatross, Avis, Piscina Libyssonis, Area fitness Libyssonis, Happy Fitness Center, Ciclisti Turritani, Ka.no.sar. Scout Cngei, Asd Porto Torres Scacchi, Tennis club Porto Torres, Etnos, Ficr, Crono Sassari, Gruppo canottaggio “Giuseppe Usai”.

Il Trono di Spade sta per tornare, ma non prima del 2019

La stagione finale de “Il trono di spade” inizierà nella prima metà del 2019.

Questa è la notizia rilasciata da Casey Bloys, presidente della programmazione di HBO, durante il press tour della Television Critics Association.

Ovviamente non ha potuto commentare nulla riguardo al contenuto delle nuovissime puntate, se non un fugace “sarà fantastica”, ma ha annunciato che stanno cercando il regista del pilot della serie prequel di Game of Thrones: “Dobbiamo ancora trovare un regista, dobbiamo fare un po’ di colloqui.” Il pilot del progetto è stato ideato da Jane Goldman e George R.R. Martin.

HBO non ha ancora rivelato la trama della storia al centro della narrazione, svelando però che gli eventi sono ambientati migliaia di anni prima rispetto a quanto mostrato nello show che sta per concludersi, dando spazio agli orribili segreti della storia di Westeros, alla vera origine degli Estranei, ai misteri dell’Est e alla leggenda degli Stark, svelando dettagli inediti di quanto accaduto ne “Il trono di spade”.

Allo stesso tempo, però, ha dichiarato che per ora è l’unico progetto parallelo su questo universo narrativo che andrà avanti, escludendo dunque che si proceda con gli altri quattro prequel ipotizzati. A tal proposito il presidente Bloys ha detto: “Saremmo fortunati ad averne uno di cui siamo molto, molto entusiasti. Abbiamo appena avviato la ricerca di un regista. Dobbiamo fare i casting. Ci auguriamo di girarlo a un certo punto nell’anno nuovo”.

Parole che smentiscono quanto scritto pochi giorni fa dal Belfast Telegraph, secondo il quale le riprese del pilota sarebbero cominciate a ottobre, negli stessi studi che hanno ospitato Il Trono di Spade. “Non so da dove provenisse quell’informazione”, ha ammesso il presidente. “Ci auguriamo di andare in produzione all’inizio del 2019”.

Nicola Massaro

Per Alberto Angela prima serata su Raiuno e cittadinanza onoraria di Napoli

Alberto Angela è cittadino onorario di Napoli. La cerimonia si è tenuta nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino, gremita di appassionati e fan dello scienziato e divulgatore. Ad accoglierlo, il sindaco Luigi de Magistris, il vice sindaco Raffaele Del Giudice e l’assessore alla Cultura Nino Daniele. “Da oggi, ha detto de Magistris, Aberto Angela è un nostro concittadino: attenzione, non perché nei suoi programmi abbia parlato bene di Napoli, ma perché è riuscito a comprenderla e a raccontarla a fondo, senza patinature folcloristiche, con la comprensione dello scienziato, la pazienza dello storico e la sensibilità di un uomo di cultura”. “Alberto Angela”, ha dichiarato il primo cittadino della città adagiata all’ombra del Vesuvio, “ha colto l’umanità di una città che è insieme Inferno, Purgatorio e Paradiso. Non è mai stata una lettura superficiale né improntata al folklore. Alberto Angela è riuscito a cogliere la complessità di Napoli con la comprensione dello scienziato, la pazienza dello storico e la sensibilità dell’uomo di cultura”.

Il divulgatore scientifico, ha evidenziato “l’emozione” che ha provato, “inaspettata” e, di conseguenza, “ancora più gradita”. Nel raccontare Napoli “abbiamo sempre fatto un lavoro sincero, vero, trasparente, perché la città ha questo volto”. “Devi entrare a Napoli per conoscerla, dichiara, ho compreso, negli anni, il suo vero volto che sono le persone”. Non nasconde i problemi di Napoli, “le tante complessità, ma quale città non le ha?”. Il conduttore non solo ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Napoli, ma nei giorni scorsi, ha ritirato anche il premio qualità del Moige, e presto tornerà in tv in prima serata, sulla rete ammiraglia.

“Proporre la cultura in prima serata il sabato sera su Rai1 è una bella sfida”, ha affermato Alberto Angela, ricevendo nella Sala della Regina della Camera dei Deputati il Premio qualità del Moige per il suo programma Meraviglie – La penisola dei tesorì.

Angela si appresta nella prossima stagione a portare su Rai1 anche il suo programma del sabato sera su Rai3, di “Ulisse, il piacere della scoperta”.

“È un’ulteriore evoluzione, spiega il direttore di rete Angelo Teodoli. Proponiamo un confronto fra cultura e spettacolo. Ha già funzionato, noi scommettiamo su quello”. Il primo evento, “sarà il 22 settembre, con “Una notte a Pompei”, la settimana seguente riprenderà la programmazione di Ulisse” ha aggiunto il direttore di Rai1.

Per Angela “in Italia è facile fare cultura, con il patrimonio artistico e culturale che abbiamo. Non facciamo che raccogliere una tradizione antica che appartiene anche alla televisione. Io ho respirato in casa tradizione di servizio pubblico, ma l’ho trovata anche nei direttori con cui ho lavorato”. Questo “è uno dei pochi Paesi che propone la cultura in prima serata, ha agginto. Qui funziona, il pubblico italiano è diverso e il servizio pubblico è uno specchio di quello che c’è dall’altra parte dello schermo. È importante non lasciare quel pubblico da solo”. Il premio “è un impulso ad andare avanti. Io non cerco ascolti, cerco di far arrivare una cultura che appartiene a tutti. Perché conoscendo tu proteggi, conclude, e questo è molto importante per il nostro futuro”.

Nicola Massaro

L’Italia virtuosa nella gestione dei Fondi Ue, così dichiara il rapporto dell’Olaf

Il rapporto annuale del’Olaf, organismo antifrode dell’Unione Europea, ha fatto il punto sulla gestione dei fondi UE tra il 2013 e il 2017 riportando tutte le irregolarità emerse nella gestione degli stessi per l’agricoltura e lo sviluppo regionale. Le anomalie sono state pari all’1,27% del totale dei pagamenti, su circa 4000 operazioni di finanziamento segnalate come frodi ed irregolarità; una percentuale ben al di sotto della media europea, pari all’1,83%, meno della metà rispetto al 3,13% della Spagna, dove i casi di frode sono stati più di11mila.

I dati dell’Olaf smontano clamorosamente la vulgata che associa spesso e ingiustamente i fondi europei al malaffare nel nostro Paese.

Il confronto premia l’Italia rispetto a molti illustri membri, oltre alla Spagna, anche alla Polonia, all’Olanda, all’Irlanda e a tutti i paesi dell’Est, dove fa scalpore l’oltre 11% di frodi e irregolarità della Slovacchia.

I dati dell’Olaf si riferiscono alle indagini condotte dagli Stati membri che, avverte l’organismo, potrebbero in alcuni casi anche non trasmettere tutti i dati a Bruxelles. Tuttavia le indagini condotte direttamente dall’Olaf, sempre sui fondi strutturali e sui fondi agricoli, concluse con le raccomandazioni alle autorità nazionali di recuperare 3 miliardi di fondi erogati, hanno comunque messo in evidenza come il paese più a rischio sia ancora la Slovacchia.

Il rapporto dell’Olaf, inoltre, ha consentito anche di correggere una recente analisi del Servizio studi del Senato, elaborata su dati della Guardia di Finanza, secondo cui la percentuale di frodi sarebbe stata superiore al 60% sia nel settore agricolo che in quello dello sviluppo regionale, ma il riferimento era sul totale delle operazioni sospette denunciate alla GdF dalle autorità regionali e dai ministeri, piuttosto che sull’effettività delle anomalie.

In linea con quanto da tempo certifica l’Olaf, le frodi ci sono anche in Italia, ma in percentuale nettamente inferiore rispetto alla media europea.

Rossella Marchese

Videosorveglianza per il Parco Nazionale del Vesuvio  

Lo scorso 16 luglio è stato presentato il Sistema di videosorveglianza del Parco Nazionale del Vesuvio al Palazzo Mediceo Ottaviano (NA), dove ha sede l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio.

Era presente il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Il sistema di videosorveglianza è stato realizzato da Fastweb e Innovaway nell’ambito della Convenzione Consip “Sistemi di Videosorveglianza e servizi connessi”.

Si tratta di un importante ausilio tecnologico che consentirà di controllare il territorio favorendo la prevenzione degli illeciti ambientali “lungo le vie di accesso, gli stradelli forestali, i siti oggetto di sversamento dei rifiuti e di supporto al piano Antincendio Boschivo dell’area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio”.
“È doveroso un ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato per la realizzazione di questo impianto, ho seguito personalmente l’avanzamento dei lavori e, devo dire, c’è stato grande l’impegno, al di là del lavoro tecnico, si è vista la passione profusa per il territorio. Per questo ringrazio i dirigenti, i lavoratori ed i tecnici di Fastweb e di Innovaway, le due società che hanno realizzato l’impianto” i ringraziamenti iniziali del Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio Agostino Casillo.
I siti video sorvegliati sono in totale 35 collegati a 3 centrali operative: Sede Ente Parco del Vesuvio di Ottaviano, sala dei Carabinieri Forestali di San Sebastiano al Vesuvio e la stazione dei Carabinieri di Ottaviano.
Per il progetto del Parco Nazionale del Vesuvio, Fastweb ha scelto come Partner Innovaway “per le competenze in ambito IoT e per le competenze specifiche nell’integrazione di strumenti intelligenti per il controllo del territorio e per il monitoraggio distribuito”.
Una soluzione di controllo all’avanguardia per il nostro Parco del Vesuvio.
“Chiedo ai comuni di aiutarci a rendere più vivibile il nostro territorio e a difenderci dagli attacchi dei criminali ambientali e non solo” il monito del Ministro dell’Ambiente Costa a tutti i sindaci, per aumentare il controllo e la sicurezza del nostro Paese.

Il controllo e la sicurezza dei territori sono fondamentali per garantire ambiente e cittadini e un futuro alle nuove generazioni. Il futuro del pianeta passa anche dai singoli territori.

Alessandra Desideri

Maturità 2018: buoni i risultati

La maturità 2018, secondo i primi risultati forniti dal MIUR, restituisce un miglioramento rispetto al 2017. Il 64,4% dei candidati ha preso un voto superiore a 70/100, rispetto al 62,5% dell’anno precedente. Un leggero incremento dei diplomati con 100 e 100 e lode.

All’Esame è stato ammesso rispetto al 2017 il 96% dei candidati scrutinati con un decremento dello 0,2% mentre rispetto alla promozione si è avuto un incremento dello 0,1%..

Lieve aumento per le lodi: sono l’1,3%, un anno fa erano l’1,2%. I 100 salgono al 5,7%, rispetto al 5,3% dell’anno scorso. Le ragazze e i ragazzi con un voto fra 91 e 99 sono il 9%, nel 2017 erano all’8,5%. Il 19,6% delle studentesse e degli studenti ha conseguito una votazione tra 81 e 90, rispetto al 18,9% dello scorso anno. In leggero aumento i 71-80: salgono al 28,8% dal 28,6% di un anno fa.

In calo i punteggi sotto il 70: il 27,8% delle maturande e dei maturandi ha conseguito una votazione tra il 61 e il 70, fascia di voto che nel 2017 era stata conseguita dal 29%. I 60 scendono al 7,8%, rispetto all’8,5% del 2017.

In tutto, i 100 e lode in Italia sono 6.004.

Puglia (1.066), Campania (860) e Lazio (574) in pole position.

Alessandra Desideri

Consegna di gagliardetti agli Scout C.n.g.e.i. a Porto Torres

I bambini e i ragazzi pronti alla partenza per i campi estivi e di Protezione civile sono stati ricevuti dall’Amministrazione comunale di Porto Torres. Gagliardetti per tutti i giovanissimi e i ragazzi che andranno ad accrescere le loro competenze e a fare nuove esperienze di vita in comune all’Asinara, in Piemonte e in Olanda.

Gli Scout C.n.g.e.i. sono stati ricevuti dall’Assessora alle Politiche sociali, Rosella Nuvoli, e dall’Assessora alla Cultura, Mara Rassu. I Rover, gli Esploratori e i Lupetti vivranno un’esperienza formativa senza paragoni, rispettivamente a l’Aja (Olanda), a Vialfrè (Torino) e sull’altra metà del territorio di Porto Torres, l’isola dell’Asinara.

Presenti nella sala Consiglio, insieme alle rappresentanti dell’Amministrazione comunale, i referenti scout Alida Manca (akela, capo branco) e Lello Cau (baloo, vice capo branco), in rappresentanza di un nutrito Staff che coordinerà il campo di Protezione Civile all’Asinara, composto da Alessandra Onidi (bagheera, vice capo branco), Emanuela Striano (rashka, vice capo branco), Sandra Conti (commissario di sezione e capo gruppo), dalle senior in servizio Monica Demartis e Paola Conti, e dal Presidente della sezione scout C.n.g.e.i. di Porto Torres, Enzo Giardina.

Le tre destinazioni anche legate alle età dei partecipanti all’iniziativa.

I Lupetti (8-11 anni) all’Asinara dove svolgeranno due attività: una legata al gioco e all’avventura, l’altra alla Protezione Civile con la collaborazione del Dipartimento di Protezione Civile, del Cisom, dei Carabinieri e della Guardia di finanza.

Cosa impareranno, oltre allo stare insieme e collaborare? Impareranno le regole del primo soccorso, i dispositivi, il Piano di protezione civile cittadino e assisteranno alle esercitazioni, attività estremamente importanti per la loro crescita e formazione.

Gli esploratori (12-16 anni), con Gabriele Loi (capo branco) e Alice Cau (vice capo branco), andranno invece a Torino per partecipare al Campo nazionale di Vialfrè  insieme ad altri 4000 ragazzi. Il loro impegno sarà svolto in attività di servizio, orientamento, nautica, pionierismo e condivisione.

Per i più grandi, i Rover (16-19 anni), guidati dal capo compagnia Veronica Piccolo, è prevista  la partenza per l’Olanda, dove parteciperanno al Roverway. Sarà l’occasione per poter condividere opinioni, culture e tradizioni con ragazzi provenienti da tutta Europa.

“Il metodo scout si basa su insegnamenti pedagogici solidi ed efficaci – ha sottolineato l’Assessora Nuvoli – che permettono di lavorare su se stessi, sia mentalmente che fisicamente, di aiutare il prossimo e mettersi al servizio della comunità, secondo il principio di imparare facendo. L’esperienza scout è molto formativa e sarebbe importante che i genitori ragionassero sulla possibilità di farla provare ai propri figli”.

L’Assessora Rassu ha ribadito che “fare parte degli scout aiuta ad alimentare il senso di comunità, di amicizia e consente di acquisire quei valori che spingono i ragazzi a fare gruppo, senza distinzioni”.

Vale la pena ricordare  le parole di Robert Baden-Powell che nel 1907 fondò gli Scout: “ È qui dunque lo scopo più importante della formazione scout: educare. Non istruire, si badi bene, ma educare; cioè spingere il ragazzo ad apprendere da sé, di sua spontanea volontà, ciò che gli serve per formarsi una propria personalità”. Oggi lo scautismo può contare su 40 milioni di iscritti e rappresenta uno dei movimenti più grandi al mondo di educazione non formale.

Salvatore Adinolfi

 

Porto Torres: 37 telecamere per il monitoraggio ambientale e per la sicurezza del territorio

Ambiente e territorio sono un patrimonio unico da salvaguardare per il nostro Paese. Per la sua tutela e per garantire la sicurezza, i sistemi di videosorveglianza e monitoraggio possono rappresentare un importante ausilio per le Istituzioni e per i cittadini.

La Giunta comunale di Porto Torres, in provincia di Sassari, ha approvato nei giorni scorsi il progetto preliminare per la realizzazione della rete di monitoraggio del territorio con sistemi di videosorveglianza.

Cosa prevede il programma? L’installazione di 37 telecamere, dei sistemi di connettività e di tutte le infrastrutture a supporto degli impianti stessi.

Il progetto verrà realizzato grazie ad una convenzione Consip con Tim e  la spesa prevista è di circa 119mila euro.

“La Regione ha riconfermato lo scorso anno lo stanziamento che risaliva al 2013. Dopo la sottoscrizione della convenzione tra la Regione e il Comune – afferma il Vicesindaco Marcello Zirulia – il Comando di Polizia Locale ha potuto individuare un professionista che ha svolto attività di supporto al Responsabile unico di procedimento. Il progetto, quindi, ha cominciato a concretizzarsi e auspichiamo che possa essere presto realizzato per incrementare la sicurezza e il controllo nel territorio cittadino”.

La fase iniziale ha previsto la formalizzazione dell’adesione alla convenzione Consip, aggiudicata alla rete d’imprese Telecom, Finmeccanica, Ingegneria e software industriale spa, che ha elaborato il progetto preliminare.

“L’obiettivo del progetto è quello di creare una rete di monitoraggio nei punti più sensibili della città, in modo da prevenire atti vandalici o riscontrare, e poi sanzionare, comportamenti contro l’ambiente e il patrimonio dell’ente. Le telecamere dovranno essere distribuite tra il centro e la periferia, comprese le strade in prossimità degli accessi portuali”.

Saranno istallate, in base al progetto preliminare, alcune telecamere sulla litoranea per Platamona, in strade e zone periferiche dove vengono abbandonati rifiuti, nei pressi dei varchi del porto, nel centro cittadino, nelle strade urbane di connessione con la fascia costiera e nei quartieri in cui più frequenti si verificano atti di vandalismo.

Attenzione da parte dell’Amministrazione comunale, quindi, alla sicurezza del territorio e alla tutela ambientale monitorando anche i luoghi dove più frequenti sono episodi di malcostume e vandalismo. Attenzione tanto più importante per una località turistica  come Porto Torres che può vantare 2000 anni di storia e tesori naturali e storico-architettonici di particolare rilevanza oltre al Parco Nazionale dell’Asinara.

Salvatore Adinolfi

Inizia il 20 luglio il 48esimo Festival Internazionale di cinema per ragazzi

L’appuntamento è dal 20 al 28 luglio, presso la cittadella del cinema, in via Aldo Moro, a Giffoni Valle Piana; e per quest’anno i numeri del Giffoni Film Festival sono ancor più ragguardevoli rispetto al passato, tanto che si può parlare, senza remora alcuna, di una manifestazione fenomenale.

Cento opere in concorso, 5601 giurati provenienti da 52 Paesi del mondo, 13 anteprime, 6 eventi speciali, oltre 90 talent e tanti ospiti.

Ad aprile la sfilata dei talent che incontreranno i giurati del Giffoni, per questo 2018, saranno Paul Rudd ed Evangeline Lilly. Ma tra gli ospiti del festival del cinema per ragazzi ci saranno anche Ferzan Ozpetek, Francesco Scianna, Anna Valle, Cristiano Caccamo, Mariasole Pollio, Francesca Chillemi, Diana Del Bufalo, Frank Matano, Maccio Capatonda, Rocco Papaleo, Luca Abete, Alessandro Siani e il duo Ficarra & Picone. Oltre alla presenza delle istituzioni; dal  vicepremier Luigi Di Maio al presidente della Camera Roberto Fico, passando per i ministri Sergio Costa (Ambiente) e Alberto Bonisoli (Beni culturali), il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia e il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

Tuttavia, vale la pena sottolineare che in oltre 4 decadi di attività, il GFF ha praticamente ospitato tutto il gotha del cinema mondiale:  Robert De Niro, Oliver Stone, Meryl Streep, Jeremy Irons, John Travolta, Wim Wenders, Meg Ryan, Kathy Bates, Krzystof Kieslowsky, Roman Polanski, Danny de Vito, solo per citarne alcuni; nonché tutti gli autori e gli attori più importanti del cinema italiano. Eppure i veri protagonisti del festival sono senza dubbio i 5601 giurati, tutti ragazzi tra i 13 e 18 anni, divisi per fascia d’età in 8 sezioni di concorso ufficiale, a cui vanno aggiunte le due ultime nate: gli over 18 (Sguardi Inquieti) e le lezioni di cinema d’autore (Masterclass). A tutti loro il compito di: vedere, giudicare, discutere e votare i film in concorso, tra lungometraggi e cortometraggi.

Alcune delle tematiche più delicate ed estremamente attuali affrontate quest’anno saranno: la diversità, il bullismo, le migrazioni e i conflitti generazionali.

Tante e prestigiose anche le anteprime al Giffoni 2018, tra cui Hereditary, Ant-Man and Wasp, Transylvania 3, Mamma mia! Ci risiamo; mentre i più piccoli potranno godere della maratona “Under The sea”, collegata al tema della 48esima edizione, l’acqua, e incentrata sulla proiezione di classici della Disney (La Sirenetta, Atlantis l’impero perduto, Lilo & Stritch, Alla ricerca di Nemo, Alla ricerca di Dory e Oceania).

Rossella Marchese

 

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