Passeggiata di Natale al centro Antico di Napoli, da piazza Dante a San Gregorio Armeno

Ieri abbiamo varcato Port’Alba e dopo aver percorso un breve tratto di strada giungiamo a piazza Bellini dove  troviamo  le fondamenta delle fondazioni della prima porta greco-romana, chiamata “puteolana” perché dava  sull’attuale via Toledo fino a Mergellina e alla grotta che conduce a Pozzuoli.

Continuiamo la nostra passeggiata  transitando accanto al Conservatorio di musica   e raggiungendo  la piazza Luigi Miraglia  con la Chiesa  angioina  di S. Pietro a Maiella ed il vecchio Policlinico, che nel 1500 era la sede del convento della Chiesa  della Croce di Lucca.

In via Tribunali  sorgono: il tempietto del Pontano (Chiesa  di Santa Maria), il tempio di Diana, di epoca greca, la Chiesa della Pietra Santa, fatta costruire dal Vescovo Pomponio in epoca  vescovile-ducale  ed oggi sede del Museo dell’acqua.

Proseguendo a destra appare il sedile che si trova ai Tribunali, ovvero il Palazzo dell’Imperatore, costruito  intorno all’anno mille  con funzione di fortezza e rifatto in epoca angioina, poi aragonese ed infine spagnola. In questo palazzo hanno dimorato molti personaggi della storia della città tra i quali  Giovanna I d’Angiò, Carlo III, Carlo V imperatore, il Pontano ed il duca d’Avalos.

Difronte a questo palazzo vi è la Chiesa cosidetta “d’e ccap ‘e muorto”, risalente all’anno  1600. Nei pressi di questa Chiesa  si trovano:  vico Purgatoio ad Arco, il vico Fico, via Atri e la via San Paolo. Via San Paolo è un’antica arteria romana che  insieme alle strade Pisanelli, Anticaglia e Cinquesanti copre due teatri greci, il “piccolo” ed il “grande” (complessi monumentali dei quali il secondo ospitava  7.000 spettatori e che vide come attori e cantanti gli imperatori Claudio e Nerone).

Continuando per via Tribunali  arriviamo in piazza San Gaetano dove sorgeva il Foro, proprio sull’acropoli, davanti al tempio di Castore e Polluce  sui  cui resti,  in epoca cristiana, fu edificata la Chiesa di San Paolo Maggiore.

Il Foro era meraviglioso, ornato di colonne marmoree e di piccoli portici, pieno di botteghe artigiane, di profumieri, gioiellieri e di negozi per la vendita di generi alimentari e di vini. Era in quel luogo pieno di vita  che i napoletani  fissavano i loro incontri per contrattare affari e combinare operazioni commerciali, spettacoli teatrali o di gladiatori.

Inoltrandoci sulla discesa a destra incontriamo  l’antica strada del Tempio di Cerere, trasformato in seguito nella Chiesa da Santa Elena madre  di Costantino, che vi traslò il corpo di Santa Patrizia, dove avviene il miracolo della liquefazione del sangue della Santa.

Questa Chiesa  nel V secolo fu ampliata da S. Gregorio quando giunse dall’Armenia e dette il suo nome alla strada che è divenuta famosa nel mondo  per l’arte  presepiale  e dei pastori nata proprio a Napoli nell’anno 1000, poi diffusasi nelle altre città italiane, particolarmente  a Greccio, dove San Francesco nel 1223 costruisce il primo presepe vivente della storia.

In fondo a via San  Gregorio Armeno  abitò la  famiglia di San Gennaro, precisamente  dove appare la cappella di S. Biagio, alle cui spalle sorge il Palazzo Marigliano che affacciava sull’attigua Piazza dell’Olmo. Da queste parti visse anche Gian Battista Vico.

Alessandra Federico

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