Passeggiata di Natale al Centro Antico di Napoli

Siamo arrivati con la nostra passeggiata (n.d.r. iniziata il 27 dicembre 2023) all’incrocio tra Via San Gregorio Armeno e via San Biagio dei Librai, ovvero “Spaccanapoli”, dove si incontrano il Palazzo di Monte di Pietà (o Banco dei pegni), le chiese di S. Maria  della Stella eretta nel 1519, di S. Nicola a Nilo risalente  al 1647 e quella di S. Andrea  Apostolo, fatta costruire da Costantino, mentre l’altra che si affaccia nei suoi paraggi è  del Monte Verginella del 1314.

Proseguendo nella nostra passeggiata  giungiamo al Palazzo Carafa Montorio, dove nacque Giovan Battista Carafa, assunto al pontificato con il nome di Paolo IV, e al Palazzo Sant’Angelo di Carafa Maddaloni, che poco distava dalla Porta Ventosa oggi scomparsa.

Continuando troviamo Piazzetta Nilo con la statua di un vegliardo, di epoca  greca, ancora adesso considerata il simbolo del “Corpo di Napoli”, punto centrale della omonima via che da una parte sale a capo Napoli e dall’altra scende al Monte Erone, con l’Università vecchia, il Largo S. Marcellino, la Chiesa di S. Severino e Sossio e il Palazzo Carafa D’Andria, la Chiesa  di Sant’Angelo a Nilo (o Cappella Brancaccio) e la Biblioteca, costruita dal Cardinale Rinaldo Brancaccio nel 1385. Non lontano seguono le chiese  di Donna Romita e il Palazzo Pignatelli del 1400.

Nella parte alta di via Nilo si interseca la Strada del Seminario dei Nobili, con l’omonimo Palazzo che è del 1600. Questa strada si affaccia  sulla via di S. Severo alla Pietra Santa che, a sua volta, sbocca nella strada Francesco de Sanctis dove è ubicata  la Cappella di San Severo  de Sangro che custodisce  tra le sue numerose opere  la famosa scultura del Cristo Velato dell’artista Sammartino.

A pochi passi sulla sinistra entriamo in Piazza San Domenico Maggiore, dove si trova la chiesa domenicana (costruita dagli Angioini nel 1283 e rifatta nel 1700, epoca aragonese). La Chiesa di San Domenico era stata edificata sulla Cappella di S. Angelo a Morfisa , dei Padri  Benedettini, che la eressero  sui ruderi di un tempio pagano. La guglia elevata al Santo nel 1656 è del Picchiati. Importantissimi sono il Palazzo di Antonello Petrucci (segretario di Stato di Ferdinando d’Aragona), il Palazzo Calenda, il Corigliano, e quello di S. Severo de Sangro.

Entrando in via Benedetto Croce s’incontrano molti palazzi sorti  tra il ‘400  ed il 500. In particolare il Palazzo dei Foglia, quello dei Castelluccio Carafa del Belvedere ed ancora quello dei Mazziotti seguito del Palazzo della Serenissima (ex sede dell’Ambasciata di Venezia), ed infine il Filomarino del 1400, coinvolto in molti avvenimenti del Reame. I suoi locali sono stati rifatti nel 1600 e ritoccati del ‘700 così come appaiano attualmente ed il suo ultimo inquilino è stato proprio Benedetto Croce.

Alessandra Federico

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