Tredici anni di Soap Box Race

Ha compiuto tredici anni la “Soap Box Race” di Verbicaro, gara di velocità e simpatia estetica di particolari veicoli a quattro ruote la cui unica forza propulsiva è la gravità in discesa. Un chiaro successo per Agostino Cirimele, creatore ed organizzatore dell’evento e per l’amministrazione cittadina, attualmente capeggiata dal sindaco Francesco Silvestri, che sensibilmente permette l’iniziativa.

Approvazione anche dalla lontana Australia, con la presenza di Jessica Zerlinda Gnata, curatrice di analoga manifestazione nel suo continente e recentissima spettatrice di gare statunitensi, la quale non ha nascosto stupita ammirazione per la vivace creatività nostrana.

Ad irrobustire interesse e valore della manifestazione, il convegno imperniato sul tema del contributo della guida automobilistica in gara per la sicurezza della conduzione di veicoli su strada.

In definitiva, una bella prova turistica di un piccolo centro della provincia di Cosenza in attesa di ben più lusinghieri interessamenti da parte di istituzioni più ampie di quella strettamente locale, a facilmente prevedibile vantaggio, non solo cittadino o regionale, ma, se opportunamente valorizzata, finanche nazionale.

Rosario Ruggiero

Dal pennello di Maria Wilma Cazzaniga opere rare di Picasso in Calabria

Dipinti rari di Pablo Picasso sono stati ultimamente visibili sulla collina cosentina di Verbicaro, nello storico Palazzo Cavalcanti, sortiti dal pennello di Maria Wilma Cazzaniga, autrice, infatti, di oltre venti piacevoli “falsi d’autore” che riproducono lavori dell’illustre maestro spagnolo, realizzati con tecniche miste, diverse da quelle originali, e che vanno dai colori acrilici all’uso di inchiostri, gessetti, catrame o vernici. Si tratta di opere che Picasso teneva per sé, pubblicamente viste solo dopo la sua scomparsa, in gran parte raffiguranti donne (ma non mancano paesaggi), che complessivamente coprono il suo periodo produttivo che va dal 1932 al 1963.

Superfluo sottolineare l’importanza della copia come esercizio tecnico per un pittore. “È stato come leggere un libro – chiosa Maria Wilma Cazzaniga –. Man mano che rifacevo quei segni, in quei contrasti di nero e bianco ho potuto capire sempre di più il diabolico ed il celestiale che muovevano, dal cuore, la mano dell’artista”

Ben palese anche l’utilità divulgativa della riproduzione di opere di pregio e la provocazione estetica, e più ampiamente intellettuale, di una rivisitazione pittorica con altre tecniche. Così che non può che essere lodata questa iniziativa, organizzata dall’associazione “La casa degli Artisti”, ed evidentemente sostenuta dal Comune di Verbicaro, che si inserisce in una offerta turistica e culturale estiva del piccolo centro calabrese, come di consueto, veramente sorprendente per ampiezza, varietà, interesse e coinvolgimento praticamente di tutte le fasce d’età, ma soprattutto, di benevola accoglienza di artisti ed esperti di ogni luogo, come stavolta il caso di questa pittrice  proveniente dalla lontana Monza ma frequentatrice estiva da lunga data della vicina San Nicola Arcella con, al suo attivo, specifici studi artistici svolti, mostre collettive e personali, interessi professionali in ambito architettonico ed una certa esperienza didattica.

Rosario Ruggiero

WikiLeaks: 11 anni di rivelazioni e la nuova frontiera sembrano essere i dati sensibili

Per 11 anni 1 è stata l’organizzazione votata a a scovare intrighi diplomatici, scandali di Stato, negoziati segreti e molto altro, per poi trasformare tutte quelle informazioni in biblioteca digitale universale. Ma oggi, a detta di alcuni, l’organizzazione fatta di haker ed attivisti votati alla verità a tutti i costi, dopo aver cambiato le regole del gioco, sembra esservi entrata.

Questo pare sia successo all’indomani della pubblicazione dei “leaks” sul Partito Democratico americano, con Hillary Clinton che, in piena campagna elettorale presidenziale, ha dovuto difendersi per quelle migliaia di mail piene di dati sensibili di cittadini americani date in pasto alla rete, puntando il dito sull’intelligence russa; un episodio che ha fatto dichiarare persino ad un tipo come Edward Snowden la necessità per WikiLeaks  di moderare i contenuti.

Analizzando il passato recente dell’organizzazione si potrebbero distinguere due ondate ben evidenti di contenuti rivelati: la prima riguarda le guerre, con i dossier su Iraq ed Afghanistan; la seconda, inerente i trattati di libero scambio e le multinazionali; mentre per la terza ondata, contemporanea, riguarderebbe proprio le campagne elettorali e la montagna di dati sensibili in ballo con esse. Con la pubblicazione delle mail in piena campagna elettorale statunitense e le accuse alla Russia da parte di Hillary Clinton si è aperta a tutti gli effetti una nuova fase per Wikileaks che potrebbe diventare, oltre l’organizzazione che agisce in nome della trasparenza e protegge la segretezza delle sue fonti e dei suoi donatori, anche uno strumento per altri interessi. Questo, almeno è quello che sostengono personalità come il filosofo Slavoj Ziziek o Geert Lovink, teorici delle culture di rete, che parecchio stanno dibattendo sul futuro di WikiLeaks in questo periodo, preoccupati per la deriva che potrebbe prendere la questione delle mail e dei dati sensibili finiti sul web. Eppure l’organizzazione non smette di essere percepita dall’opinione pubblica internazionale come quella che ha avuto il merito di aver liberato i documenti e di averli interpretati per la prima volta in crowdsouring, insieme ad altri.

A guardare bene, il dibattito riguarda anche un futuro con tante WikiLeaks, ed in effetti le piattaforme per trasferire in forma anonima verità scomode sono già più di una: c’è il software opensource GlobaLeaks, c’è l’italiano IrpiLeaks, oppure le associazioni come Transparency  che offrono portali alle potenziali “sentinelle” in attesa che la legge le tuteli appieno.

Ma WikiLeaks ha aperto anche una nuova era del giornalismo; l’organizzazione di Assange per alcune rivelazioni collabora anche con i media partner, in Italia, ad esempio,  con L’Espresso.

Anno dopo anno questa task force di giornalisti provenienti da 65 paesi ha rivelato casi di corruzione ed evasione fiscale di proporzioni enormi; poi succede che online finiscano i dati sensibili di cittadini inermi e ciò pone al centro dell’attenzione i modi radicali di WikiLeaks.

Si potrebbe parlare di costo da pagare per il futuro della democrazia dell’informazione, ma per Assange, che ancora conserva la ragione dalla sua e la simpatia della gente, la strada aperta da WikiLeaks è insostituibile per le democrazie: tutti gli attori politici, le aziende, devono rendere conto di ciò che fanno, non basta che dicano di agire nell’interesse comune, ma da quando c’è WikiLeaks devono anche dimostrarlo.

Rossella Marchese

 

 

 

Donald Trump critica le nuove sanzioni contro la Russia

Il Presidente statunitense Donald Trump pur non avendo posto il veto al testo votato dal Congresso, reputa rischiose le nuove sanzioni contro la Russia: potrebbero causare un riavvicinamento tra Russia, Cina e Corea del Nord.

Mercoledì 2 agosto, il Presidente Donald Trump ha firmato la legge che il Senato statunitense ha adottato contro la Mosca a causa dell’ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali americane. In aggiunta a tale motivazione vi è anche l’ingerenza russa in Ucraina e l’annessione della Crimea. Le sanzioni riguardano il settore economico russo, in particolare quello energetico.

La legge – che sanziona anche l’Iran e la Corea del Nord – rappresenta un forte segnale di adesione non solo repubblicano, ma anche democratico e complica un eventuale riavvicinamento con la Russia desiderato dal Presidente statunitense. Donald Trump, essendo coinvolto in un affare di presunti legami tra la sua equipe e Mosca, vive una condizione di estremo controllo su tutto ciò che potrebbe apparire come una potenziale concessione in favore di Vladimir Putin.

Il Presidente statunitense ha scelto di non utilizzare il suo potere di veto (che il Congresso avrebbe potuto facilmente superare rivotando il progetto con una maggioranza dei due terzi) e, dopo aver firmato, ha evidenziato come tali sanzioni siano imperfette poiché potrebbero riavvicinare Russia Cina e Corea del Nord. Trump, in un comunicato, ha affermato come tale legge limiti i margini d’azione dell’esecutivo, ostacolando il raggiungimento di un buon accordo per il popolo americano.

Alcune critiche circa le sanzioni contro la Russia provengono anche da una parte dell’Unione europea che teme per i propri approvvigionamenti di gas (denunciando un’azione unilaterale USA). Tuttavia, Donald Trump ha voluto evidenziare come per la nuova formulazione, le osservazioni degli alleati europei siano state prese in considerazione. Il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha affermato di essere soddisfatto di tale ammorbidimento, ma ha promesso una celere risposta nel caso in cui le sanzioni dovessero ledere alcune imprese europee.

Mosca aveva reagito alle nuove sanzioni americane annunciando l’espulsione di 755 diplomatici statunitensi e affermando che un cambiamento in positivo nei rapporti USA-Russia difficilmente sarà raggiunto nel breve periodo. Il ministro degli affari esteri russo ha descritto come pericolosa la linea politica intrapresa dagli Stati Uniti d’America e, il Premier russo Medvedev ha accusato gli USA di aver scatenato – mediante l’impiego di sanzioni insensate – una vera guerra commerciale contro la Russia.

Danilo Turco

Le antiche vestigia del passato diventano set per l’arte contemporanea

Da un paio di anni,ormai, sembra essere la moda del momento: da Pompei a Roma l’arte contemporanea si insedia tra le antiche rovine con mostre, istallazioni, proiezioni ed eventi.
Oggi, insomma, il rapporto tra l’arte viva ed i resti dell’antichità non sembrano improntati al dialogo o all’introspezione da parte degli artisti, bensì, ad un occhio superficiale, usate come cornice legittimante, come magnifica scenografia.
Si potrebbe pensare che un movente culturale per questi crossover antico-moderno, all’interno dei musei, nei centri storici o nei siti archeologici, sia da ricercarsi nella natura di frammento che segna ogni opera d’arte contemporanea: frammenti che possono trovare un filo di continuità artistica in un passato glorioso ed altrettanto frammentato dal tempo; ma è impossibile non notare che questo fenomeno si lega, in quanto sottospecie, ad un genere largamente diffusosi, quello dell’uso dei grandi complessi archeologici, dei poli museali e dei monumenti come location per eventi di ogni tipo. Dalla sfilata di moda che Fendi ha ambientato “nella” fontana di Trevi, agli aperitivi a tema del MANN, gli esempi non si contano. Pompei che diventa set continuo di concerti esclusivi e i Fori Imperiali che mutano per ospitare grandi eventi mediatici.
Insomma, le opere e le operazioni culturali site specific, quelle che possono sposarsi in maniera perfetta con l’ambiente che le ospita, sembrano diventare sempre più una priorità nel nostro Paese, che sta affinando lo stile e le scelte in questo campo, per non urtare la sensibilità dei molti puristi e dei critici, ma che ancora commette errori grossolani, rischiando, nel patrocinare di tutto e di più, l’incomprensione e l’inutilità di alcuni progetti.
Per evitare la morte dei monumenti, ovviamente, si deve tentare l’impossibile, soprattutto perché un monumento perisce non solo per incuria o abbandono, ma anche per riforme sbagliate; alterare la natura o la destinazione di un opera del passato potrebbe contribuire alla sua distruzione nella percezione degli uomini contemporanei che lo hanno di fronte.
L’artista serbo Mark Lulik nel 2009 realizzò un’opera che bene ha sintetizzato il concetto di banalizzazione del monumento in cui potrebbe sfociare la tendenza degli eventi site specific: una grande iscrizione rossa, realizzata in legno e plastica in cui si legge “Death of the monument”.

Rossella Marchese

 NA LETTERA ‘E TOTO’

Ino Fragna, poeta e critico letterario, noto nel panorama culturale non solo napoletano, ha voluto con questa sua poesia omaggiare il grande Totò nel cinquantenario della morte.

 

NA LETTERA ‘E TOTO’

So’ cinquant’anne ca me ne so’ ghiuto

e nun pozzo dì’ ca ‘e me v’îte scurdàto.

Televisione, cinema, triato

chest’arta mia l’hanno ricanusciuta.

 

Chist’anno po’ vuie avite esagerato,

dduie monumente, libbre, fest’’e piazza!

Si forze nun fuie nobbele pe’rrazza

sti cinquant’anne m’hanno consacrato!

 

Comme nu personaggio d’’a Livella

so’ asciut’’e sera pe’  na cammenata

d’’e ppart’’a Sanità me so’ avviato

ma chello c’aggio visto nun è bbello…

 

Surdate mmiez’â via cu ‘e mitra ‘mmano,

dice ca stanno ccà pe’ vvia d’’e stese…

so’ vvoce ‘e venneture, panne spase?

“Vuie nun sapite niente? Eppure è stano”

 

M’ha ditto ‘o parrucchian’’e San Vicienzo

“ ma vuie nun stat’’ô munno ‘a verità?”

“Me dispiace, chesta è ‘a Sanità”

“addo’ s’è pperz’’o limite e ‘a pacienza!”

Diteme Reverè: che ssongo ‘e stese?

“So’ sparatorie c’hanno ‘a fa’ mpressione”

“’a statua mmiez’ô llargo… è nu guaglione”

“ e ‘a bbenedico trenta vote ô mese!”.

 

Che brutta fine ha fatto stu quartiere,

i’ te smuntav’’e guappe cu ‘a resata,

sti criminale mbece, a mmano armata,

accideno pe’ sfizio e pe’mmestiere!

 

Nun me pô ffà’ cuntento chesta festa

e favuze me sape st’allerìa

quanno ‘a paura corre mmiez’â via

e  po’ ve fa nzerrà porte e ffeneste!

 

No, nun ce torno cchiù ‘int’â Sanità,

è na buscia ca tutt’è comme aiere,

ve l’aggio ‘a dì’: faciteme ‘o piacere,

napulità… mparateve a ccampà!

Ino Fragna

Maison Signore in crescita cerca personale

Maison Signore (www.maisonsignore.it) è un’azienda con ottimi numeri, che continua a crescere e in un panorama economico complesso offre lavoro: sono 15 le posizioni ricercate per per l’inserimento in organico entro il 2017: Sarte premiere, Sales Consultant, Responsabile Eventi per le sedi di Napoli e Caserta.
300 modelli di abiti da sposa, più di 40 anni di attività nel mondo del bridal fashion, nuove acquisizioni, 2000 metri quadrati di esposizione, quattro collezioni – EXCELLENCE – SEDUCTION – VICTORIA F. e GIOVANNA SBIROLI, storico marchio Italiano acquisito solo pochi mesi fa.
Un Made in Italy realizzato rigorosamente a mano da sarte e ricamatrici esperte. Tra i punti di forza dell’azienda, la personalizzazione del prodotto. A richiesta, tessuti, materiali e pietre preziose possono essere scelti dalle clienti.
Le collezioni 2018 sono state presentate in anteprima assoluta a New York e è stato fatto conoscere alle esigenti spose americane il design, l’artigianalità e la professionalità italiana che caratterizza la Maison.

“Siamo molto soddisfatti – dichiara il fondatore della Maison Gino Signore – di proseguire la nostra crescita offrendo opportunità di sviluppo in un’area che, dopo anni di difficoltà, comincia a mostrare graduali ma duraturi segni di ripresa. Il prodotto made in Italy, che mixa eccellenza artigianale e sguardo rivolto al futuro può costituire l’arma in più per la crescita del Mezzogiorno.

“Cerchiamo sarti perché crediamo fermamente nel talento dei giovani”, dichiara il Direttore generale della Maison Geri Natale, . “C’è bisogno di creatività, che è fatta di idee, di capacità di sognare e di credere nella realizzazione dei sogni. Sono i giovani che possono dare un’immagine concreta alla bellezza del nostro Made in Italy, continuare a perpetuarne fama e riconoscimenti all’estero. Dalla loro energia nascerà l’avvenire del comparto, così come una nuova stagione di rilancio del Sud. Cerchiamo ragazzi che sappiano coniugare cervello e sentimenti, idee e abilità manuale per profili come sarti, modellisti in modo contemporaneo e cioè utilizzando sì ago, forbici, filo ma anche laser, da veri artigiani della contemporaneità. Dobbiamo saper inventare, avere visione.
Per i sarti, in particolare, la ricerca è più difficile, perché per anni si è trascurata la dimensione artigianale, a torto ritenuta poco qualificante a dispetto di lavori più intellettuali dove l’uso delle mani non è richiesto. In realtà anche e soprattutto per il lavoro di sartoria, è richiesta la testa, oltre che il cuore. I nostri giovani lo hanno capito e, a poco a poco, stanno tornando ad amare questo antico, nobilissimo mestiere.
Maison Signore, azienda leader a livello internazionale nella produzione di abiti da sposa di alta manifattura e completamente Made in Italy, è sempre in cerca di nuovi talenti e risorse intelligenti, motivate e con tanta voglia di entrare nel nostro team per aiutarci e supportarci nel nostro percorso di crescita. L’area JOB nasce per dare opportunità e visibilità a giovani e meno giovani che hanno voglia di misurarsi con grinta con il favoloso mondo dell’alta moda sposa.”
E allora in bocca al lupo alle candidate e ai canditati alla ricerca di personale.

Francobollo e Annullo postale per Pontelandolfo

La storia di Pontelandolfo, in provincia di Benevento, è legata a dolore e distruzione ma anche ad una forte volontà dei suoi abitanti di rinascere e ricordare. E per ricordare oggi 31 luglio è stato emesso un francobollo dedicato a Pontelandolfo, inserito nell’edizione 2017 del Festival Folk.
Presso lo stand di Poste Italiane è stato possibile fino alle 20 ottenere un annullo speciale su due cartoline, appositamente stampate.
La presentazione dell’iniziativa è stata curata dal sindaco, Pasquale Iacovella.
Pontelandolfo è stata “città martire” (titolo di cui Casalduni è stata insignita), lì il 14 agosto del 1861 vennero uccise dal regio esercito alcune centinaia di persone in rappresaglia per l’uccisione di alcuni militari. Ma la crudeltà non si fermò a quell’episodio e la città fu bruciata.
Il Ministero dello Sviluppo economico ha voluto emettere, dedicato a questo luogo di storia e bellezza, un francobollo, assieme ad altri 3 “ordinari” appartenenti alla serie tematica “il Patrimonio naturale e paesaggistico” dedicati al Turismo.
Il francobollo del valore di € 0,95 raffigura una veduta del borgo in cui spiccano la Chiesa del SS. Salvatore e la Torre Medioevale. Bozzettista Isabella Castellana.
Salvatore Adinolfi

E’ uscito il nuovo numero di Professione Bancario

Con l’editoriale, il Segretario Generale Unisin Emilio Contrasto apre il nuovo numero della rivista Professione Bancario, che nella sua nuova veste editoriale scientifico-giuridica sta riscuotendo molto interesse sia nel mondo accademico che in quello delle professioni allargando così l’orizzonte delle lettrici e dei lettori dello storico giornale.
L’apertura è dedicata alla notizia che “un’altra prestigiosa Organizzazione si è unita ad Unisin, il Sinfub, che ha voluto aderire al progetto nato nel 2011 tra Falcri e Silcea, allargandone così i confini sindacali”.
Emilio Contrasto evidenzia anche l’attenzione “alle giovani generazioni che con difficoltà si affacciano al mondo del lavoro e nello stesso tempo l’attenzione verso tutti coloro che si trovano nell’ultima fase del proprio percorso lavorativo” e una vicinanza non solo nella difesa dei diritti nel mondo del lavoro ma soprattutto alla Persona nel suo complesso, impegno che porta Unisin a partecipare, dando il “fattivo contributo, ad azioni e iniziative sociali, culturali, educative, su tutto il territorio nazionale, a partecipare a gruppi di lavoro e di studio per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle Persone”.
Di grande interesse le iniziative che Unisin sta portando avanti come ricorda il Segretario Generale “contro le discriminazioni di genere, per il miglioramento del clima aziendale inquinato dalle pressioni commerciali, per il sostegno alla legalità con l’adesione al progetto L’Agenda Ritrovata, la collaborazione con le istituzioni scolastiche nell’ottica di avvicinare i giovanissimi al mondo del lavoro e sensibilizzarli alle tutele che la legislazione prevede”.
Non poteva mancare il ricordo da parte di Emilio Contrasto della grave perdita subita dal Comitato scientifico della rivista con la scomparsa dell’avvocato Gerardo Marotta, presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, istituzione di alta cultura nota a livello internazionale, che il Segretario Generale ricorda come “illustre giurista e uomo di cultura” con il quale aveva instaurato una profonda collaborazione, rivolta soprattutto ai giovani, che proseguirà con Massimiliano Marotta che oggi presiede l’IISF ed entra a far parte del Comitato scientifico di Professione Bancario.
La rivista, consultabile all’indirizzo www.professionebancario.it,  in questo numero approfondisce i seguenti temi: La “flexicurity” (avv. prof. Umberto Aleotti); L’assegno divorzile e l’assegno di mantenimento nell’evoluzione giurisprudenziale (avv. Antonella Verde); Il principio delle pari opportunità nell’Unione europea (prof. Antonio Lanzaro).
Alessandra Desideri

Museo MADRE aperto in agosto

Ebbene sì ha raggiunto il suo quinto anno consecutivo forte del notevole successo incontrato l’iniziativa messa in campo ormai dal 2013 dal MADRE di Napoli dal 1 al 31 agosto 2017. Cittadine e cittadini napoletani e turisti potranno trascorrere visitare gratuitamente le mostre in corso Guyton, Prina, Cuoghi e le collezioni del museo MADRE, oltre che partecipare gratuitamente alle visite didattiche connesse.
“L’iniziativa – sottolineano dal MADRE – si propone come un servizio di prossimità culturale ai cittadini del territorio regionale, durante il mese più caldo dell’anno, ma anche come forma di sostegno all’allargamento e diversificazione del pubblico, assecondando e potenziando la crescita dei flussi turistici registrati negli ultimi anni a Napoli e in Campania nell’ottica di una promozione integrata della straordinaria offerta culturale regionale”.
Il successo suscitato nel pubblico ha riconfermato la bontà dell’iniziativa che mira ad offrire “la possibilità di avvicinarsi alle ricerche artistiche del presente anche a chi non conosce ancora o frequenta già il museo o che vuole approfondire la conoscenza delle ricerche artistiche contemporanee” ma anche un piacevole percorso nel fresco alla scoperta di tanti capolavori d’arte contemporanea.
Cosa potranno vedere i visitatori? Partendo dall’atrio/ingresso Axer/Désaxer, l’opera in situ di dimensioni architettoniche dell’artista francese Daniel Buren (Boulogne-Billancourt, 1938), che introduce il pubblico alla scoperta delle altre mostre temporanee e delle collezioni permanenti, celebrando l’unione fra il museo e la sua comunità.
Proseguendo il percorso ecco le mostre in corso, SIAMO ARRIVATI di Wade Guyton (fino all’11 settembre 2017, terzo piano), ENGLISH FOR FOREIGNERS di Stephen Prina (fino al 16 ottobre 2017, sala Re_PUBBLICA MADRE), PERLA POLLINA, 1996-2016 di Roberto Cuoghi (fino al 18 settembre 2017, secondo piano-ala destra, mezzanino e project room) e delle collezioni del museo MADRE.
Al piano terra i visitatori possono fruire della mostra di Stephen Prina (Galesburg, 1954), artista poliedrico che investiga la relazione fra sfera collettiva e dimensione personale attivando una relazione dinamica tra passato e presente e facendo emergere la relazione fra la propria vicenda biografica e la storia del XX secolo. Anche attraverso riferimenti ad autori come Cesare Pavese e Franco Fortini o ai film sulla Resistenza italiana dei registi Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, Prina .
Un Museo da scoprire piano per piano, mostra per mostra, un piacevole modo per trascorrere fra l’arte un caldo agosto.

Alessandra Desideri

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