I limiti della solitudine per la società dell’inclusione

Si terrà mercoledì 14 giugno, alle ore 16.00, presso la sede della Federfarma Napoli in via Toledo n. 156, la tavola rotonda “I limiti della solitudine per la società dell’inclusione”.

Un momento di importante riflessione a 360° sul tema dell’inclusione e dei diritti “negati” in particolare alle persone diversamente abili e alle loro famiglie. Un incontro che vede la presenza di religiosi, rappresentanti del mondo dell’Università, del diritto, della medicina e della cura, dell’associazionismo, tutti insieme per analizzare l’attuale situazione che risente ancora, in maniera forte, dell’appena trascorso periodo di pandemia e fare proposte.

Educare alla Sicurezza e all’Accessibilità Urbana, se ne parla in Municipalità 2

Si terrà domani a Napoli 6 giugno alle 15.30 presso la Sala Consiliare della Municipalità 2 in piazza Dante n. 93, la tavola rotonda “Educare alla Sicurezza e all’Accessibilità Urbana”.

Nel corso dell’evento sarà presentato il progetto realizzato dalle Associazioni Donne Architetto-Napoli, Centro Polifunzionale Cardinale Corrado Ursi, Comitato Residenti Borgo Antico e Associazioni Voce di… Vento APS, che rappresenta il primo passo della ricerca/azione che le Associazioni proponenti hanno messo in campo nei quartieri Mercato e Pendino e che mettono in rilievo le criticità sul livello di sicurezza ed accessibilità degli spazi e dei percorsi pedonali interni.

Modera il dibattito la giornalista Giuliana Covella.

A discutere del tema oggetto della tavola rotonda  Roberto MarinoPresidente della Municipalità 2Josi Gerardo Della Ragionesindaco di BacoliGiovanna FarinaPresidente della Consulta delle Associazioni, delle ODV e ETS della Municipalità 2 Luigi PetroliVice Presidente della Municipalità 2, Lorenzo IorioAssessore alle Attività Produttive, Turismo e Legalità della Municipalità 2 ed Enrico PlatoneConsigliere della Municipalità 2, delegato alla Consulta delle Associazioni, delle ODV e ETS della Municipalità 2.

Parteciperanno alla discussione le Associazioni: Napoli è, Ariete ETS, Giardini Piazza De Leva ODV, NeaMood e NOMOΣ Movimento Forense.

 

‘O Napule 2023. Terzo scudetto

Chi téne cunuscenza d’’o pallóne

a dda dicere cu ttutto ‘o córe.

‘O Napule è nu vère squadrone

‘sti guagliune nc’hanno fatto onóre.

 

Chi tène curaggio e dì quaccósa?…

Chisti jucature songo una cósa!…

‘O scudetto se ll’hanno faticato,

niente a nnuje c’è state rialato.

 

Maradona è cuntento all’aldilà

tutta pittata azzurra è ‘sta Città.

Dint’’a ll’aria ‘sta festa se spase

 

Ggente â dinto e ffóre ‘e ccase,

pure se nun capisce d’’o pallóne

lle vene tanta voglia ‘e festiggià.

 

Armando Fusaro

4 maggio 2023

 

 

 

 

I diritti dei più fragili

A conclusione del primo ciclo di Conferenze seminari su “I diritti sociali e i cinque pilastri della salute ” oggi 31 maggio 2023, alle 17.00, presso il circolo culturale La Contea, via Toledo 418 Napoli, si terrà l’incontro dal titolo “I diritti dei più fragili”.
Il ciclo di conferenze/seminari, sui diritti sociali, promosso dal coordinamento di associazioni aderenti al “Progetto Vivere Meglio” conclude oggi la sua prima fase.
Il programma sinora svolto ha trattato il tema dei diritti in relazione alla Giustizia, al lavoro, all’ambiente.
L’incontro odierno riguarderà “I diritti dei più fragili” e verrà trattato dai relatori sotto molteplici ed inaspettati aspetti e modalità in quanto il concetto di fragilità è esteso a tutti gli esseri viventi e all’intera natura.
Moderatrice dell’incontro, la giornalista e giurista, dottoressa Bianca Desideri. Relatori: Avv. Angelo Pisani, Avv. Lucia Marino Mogli, sig. Giuseppe Sannino.

Porteranno la loro testimonianza: Dott. Raffaele Federico, presidente CITS; Avv. Giuseppe Fortunato , difensore civico regionale; Dott. Giuseppe Palmieri,  presidente Associazione Voce di… Vento aps; Dott. Francesco Borelli,  presidente Associazione in collaborazione con la BNM; Prof. Alessandro Pepino, delegato del Rettore per la disabilità e dsa della Università Federico II di Napoli; Prof. Paolo Valerio, presidente Comitato disabili uniti,  presidente onorario Sinapsi Università degli Studi di Napoli Federico II; Dott. Maria Rosaria Rondinella,  presidente Associazione Buona Sanità; Dott.ssa Chiara Scarpa, neuropsichiatra infantile; Dott. Pasquale Capone, neurologo, responsabile Cultura CITS; Dott. Carmine  Maturo, Eurpean Climat PaCT Ambassador in Italy; Dott. Raffaele Pavone, responsabile aziendale sindacato infermieri NURSIND; Dott. Atnonio Vitale, medico, ortopedico, fisiatra.

Il presidente de La Contea, Avv. Luciano Schifone, concluderà i lavori.

Emma de Franciscis: L’uomo che attraversò tre secoli

“L’uomo che attraversò tre secoli” è un romanzo storico. Esso ha, evidentemente, richiesto ricerche storiche accurate e meticolose. Quale metodo si è imposta di adottare per trattenere le informazioni e, poi, renderle narrativa?

Volevo raccontare i cambiamenti sociali di cui l’uomo è testimone e attore nel corso della propria vita, che non ha come limite gli anni compresi tra la data di nascita e quella di morte bensì somma almeno due generazioni prima (genitori e nonni) e due generazioni dopo (figli e nipoti). Nel caso del longevo Costanzo de Sanctis, che ha conosciuto la bisnonna e i bisnipoti, si sono raggiunti 140 anni, attraverso tre secoli.

Avendo iniziato a scrivere il romanzo nel 2019, sono andata a ritroso fino al 1879.

Inizialmente mi sono affidata alle mie conoscenze derivanti da letture, studi universitari, film e documentari visti, mi sono affidata alla descrizione di luoghi vissuti, luoghi dell’anima, scomposti e ricomposti come luoghi letterari, in questo modo ho posto le basi storico-geografiche del romanzo. Mi sono poi costantemente preoccupata di avere coerenza nella narrazione e per questo mi sono opportunamente documentata: ho verificato che il linguaggio dei dialoghi fosse coerente con l’epoca, ho fatto ricerche sugli usi, sull’alimentazione, sul modo di viaggiare, di vestire, sulle musiche, e su ulteriori elementi che, sebbene non presenti nella narrazione, sono serviti per comprendere appieno i personaggi e farli agire in modo coerente. Man mano che la trama prendeva forma e i personaggi si caratterizzavano, ho riempito il romanzo di dettagli di vita familiare e di eventi storici, elementi narrativi fortemente connessi.

Lei racconta la vita del longevo Costanzo de Sanctis vissuto fino a 140 anni.

In qual misura ha voluto che la Letteratura s’inserisse in un dibattito etico-medico circa la longevità?

Studi scientifici hanno fissato la “scadenza biologica” dell’uomo a 140 anni, traguardo che però non si riscontra nella realtà della vita; io ho trasposto questo limite nel “rimanere vivi” nella memoria e negli affetti.

I centotanti anni di Costì, per utilizzare un’espressione del romanzo a me cara, non sono un numero bensì un concetto: è importante riempie la vita di tanto affetto, tante esperienze e tante relazioni sociali.

Una saga che squarcia tradizioni familiari arrugginite ed obsolete.

Quali tratti assume la Storia nella ricerca di coordinate, d’interpretazioni univoche della realtà, di superamento delle contraddizioni del nostro complesso tempo?

Nel romanzo vicende storiche e vicende familiari si incontrano e si scontrano, muovendosi insieme sulla linea del tempo e determinando i cambiamenti sociali: talvolta lenti e silenziosi, altre volte conflittuali. La Storia entra nella famiglia e la famiglia entra nella Storia.

Non so parlare del superamento delle contraddizioni del nostro tempo perché la mia formazione non mi dà gli strumenti per farlo; nel romanzo ho affrontato il superamento delle contraddizioni delle epoche passate in quanto già conoscevo le conseguenze di tali cambiamenti, che ho potuto far diventare il pensiero di personaggi quale Arturo, capace di cogliere nel presente i semi dei cambiamenti del tempo.

Il percorso dei protagonisti si dipana anche a ritroso nel tempo; si serve di ricordi ingialliti e via via emergenti. La sua personale indagine adopera flashback che compongono un puzzle di notevole suspense.

Quale valore attribuisce all’elemento della “memoria”?

Il tema della memoria è il filo conduttore del romanzo. Non esiste la famiglia se non c’è la memoria delle persone che vi hanno fatto parte e degli episodi, il più delle volte approdati leggenda, meritevoli di essere raccontati. Ugualmente non esiste la storia se non c’è la memoria dei fatti accaduti e di come questi abbiano influenzato la vita della famiglia. Memoria è rivolgersi al futuro, è tramandare, è non dimenticare.

E non far dimenticare è il compito di ciascuno di noi.

Il suo romanzo è stato edito dalla casa editrice Dante&Descartes, diretta dallo storico libraio di Mezzocannone Raimondo Di Maio, da sempre impegnato in un’editoria etica e civile.

Quale ruolo dovrebbe ricoprire la Letteratura in un contesto socio-economico come quello napoletano?

Ho incontrato Raimondo Di Maio un anno fa, mi fu presentato da un’amica comune, e da allora è nato un rapporto di stima reciproca e di amicizia.

Non farei distinzione tra ruolo della letteratura nel contesto napoletano e in altri contesti, un libro deve poter essere letto da chiunque e ovunque: l’autore deve usare un linguaggio che arrivi al cuore del lettore in maniera diretta e universale.

Questo è il compito della letteratura che io vivo come un momento di piacere e come uno strumento per migliorarsi e per arricchirsi. Di ogni libro che leggo, annoto almeno una frase; quando non annoto, allora il libro non mi ha lasciato nulla.

 

Emma de Franciscis, nata a Napoli nel 1968, dove vive e lavora come architetto. Il suo romanzo di esordio è “L’uomo che attraversò tre secoli”, edito nel 2022 dalla casa editrice Dante&Descartes.

Giuseppina Capone

Napoli tra bellezza e magia. Un’inchiesta straordinaria del vicequestore Santoro

Si presenta oggi nella Sala “Mario Borrelli” della Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus nel cuore di Materdei a cura del Comitato Italiano  per la tutela della salute (C.I.T.S), della fondazione Casa dello Scugnizzo onlus, dall’Associazione Culturale Napoli è, dal Gruppo Albatros del libro di Antonio R. Garofalo “Napoli tra bellezza e magia. Un’inchiesta straordinaria del vicequestore Santoro” per le Edizioni Albatros ci catapulta dal presente al passato, un viaggio a ritroso di 223 anni. Un salto nel passato nella migliore tradizione dei viaggi nel tempo.

Il protagonista, il vicequestore di polizia Alberto Santoro, torna a Napoli dopo ben venti anni di servizio nella lontana Alessandria e appena si affaccia nella sua città ne assapora da subito la plurimillenaria storia ripercorrendone le principali strade in particolare quelle a lui note quando era giovane e soffermandosi in luoghi cari che aveva dovuto lasciare per il suo lavoro.

Nato a via Mezzocannone 109, aveva vissuto a via Atri e lì subito era ritornato trovando la sua vecchia abitazione così come l’aveva lasciata. I primi contatti con la sua nuova vita napoletana li ha con il capo della squadra mobile Roberto Fantini che si dichiara immediatamente felice di averlo con loro.

Santoro lascia l’ufficio e prosegue il suo percorso alla riscoperta di Napoli arrivando al Conservatorio di San Pietro a Majella, lì accanto c’è una libreria nella quale da sempre avrebbe voluto entrare ma non l’aveva mai fatto. E’ arrivato il momento di togliersi la curiosità di vedere com’è all’interno, entra e vede tantissimi libri, vecchi scaffali e dietro questi la sagoma di una porta, scosta qualche scaffale e oltrepassa il varco ritrovandosi in un passaggio buio. Senza timore vi entra e dietro di lui la porta si chiude, non gli resta che andare avanti nel suo cammino per trovare un’altra via di uscita. Alla fine sbuca nella sala del coro di una chiesa. Dopo poco chiude gli occhi e incomincia quella che è la sua avventura, indietro nel tempo, al 10 giugno 1799.

Si ritrova d’improvviso per due giorni in quel fine Settecento “alle prese con rivolte popolare, illustri personaggi dell’Illuminismo e, tra l’altro un omicidio da risolvere”.

Ci fermiamo qui lasciando ai lettori scoprire con quali personaggi il vicequestore entra in contatto e quali episodi vive e il mistero che lo ha condotto a vivere quell’esperienza.

Bianca Desideri

 

 

“Napoli tra bellezza e magia”: la storia raccontata come un giallo

Sabato 27 maggio a Napoli, alle ore 10,30, presso la  Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus in piazzetta San Gennaro a Materdei n. 3, si terrà la presentazione del volume di Antonio R. Garofalo, “Napoli tra bellezza e magia”, Edizioni Albatros.
L’iniziativa è organizzata dal Comitato italiano per la tutela della salute C.I.T.S. in collaborazione con la Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus, l’Associazione Culturale Napoli è, il Gruppo Albatros.
L’Autore, appassionato di storia ed Autore di altri volumi, con ottime capacità narrative, introduce il lettore, grazie ad un gradevole artificio “magico”, nella storia napoletana del 1799, descrivendo l’ambiente con perizia antropologica, che mai deborda in noiosa trattazione erudita, rendendo accattivante la lettura che si snoda veloce.
Centrale il giallo che il commissario Santoro, protagonista del libro, deve risolvere.
Si tratta di una modalità di approccio alla storia che rende interessante e a tratti appassionante, l’incontro del lettore con pagine di storia lontane dalla conoscenza dei più, e con personaggi storici e non che qui prendono vita, staccandosi dalle pagine polverose dei libri per diventare, quasi, dei compagni di viaggio.
L’autore ne parlerà con Bianca Desideri, giornalista.
Interverranno Antonio Lanzaro, presidente Fondazione Casa dello Scugnizzo e Pasquale Capone , responsabile del settore cultura del C.I.T.S.

“Napoli tra bellezza e magia”: la storia raccontata come un giallo

Sabato 27 maggio a Napoli, alle ore 10,30, presso la Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus in piazzetta San Gennaro a Materdei n. 3, si terrà la presentazione del volume di Antonio R. Garofalo, “Napoli tra bellezza e magia”, Edizioni Albatros.
L’iniziativa è organizzata dal Comitato italiano per la tutela della salute C.I.T.S. in collaborazione con la Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus, l’Associazione Culturale Napoli è, il Gruppo Albatros.
L’Autore, appassionato di storia ed Autore di altri volumi, con ottime capacità narrative, introduce il lettore, grazie ad un gradevole artificio “magico”, nella storia napoletana del 1799, descrivendo l’ambiente con perizia antropologica, che mai deborda in noiosa trattazione erudita, rendendo accattivante la lettura che si snoda veloce.
Centrale il giallo che il commissario Santoro, protagonista del libro, deve risolvere.
Si tratta di una modalità di approccio alla storia che rende interessante e a tratti appassionante, l’incontro del lettore con pagine di storia lontane dalla conoscenza dei più, e con personaggi storici e non che qui prendono vita, staccandosi dalle pagine polverose dei libri per diventare, quasi, dei compagni di viaggio.
L’autore ne parlerà con Bianca Desideri, giornalista.
Interverranno Antonio Lanzaro, presidente Fondazione Casa dello Scugnizzo e Pasquale Capone , responsabile del settore cultura del C.I.T.S.

Domani si inaugura la mostra fotografica Storie di pietra

Storie di Pietra. Una passeggiata fotografica alla scoperta di gioielli d’arte e cultura: I Castelli, le vie, le strade, i monumenti  di Napoli – La Napoli dei Sedili  – I Castelli pavesi”, questo il titolo della mostra fotografica organizzata dall’Associazione Culturale “Napoli è” in collaborazione con il Museo dei Sedili di Napoli, l’Associazione Fotografica Frascarolo, l’Istituto Italiano dei Castelli Sezione Campania e la Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus.

L’evento inaugurale si terrà a Napoli venerdì 19 maggio 2023 ore 17.00 presso la Sala espositiva del Centro Studi & Ricerche “Mario Borrelli” della  Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus  in piazzetta San Gennaro a Materdei n. 3.

 

(Foto Nicola Massaro)

I Lions e la settimana mondiale della sicurezza stradale

“In occasione della settimana mondiale della sicurezza stradale saranno realizzati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dal 15 al 21 maggio 2023, una serie di eventi  su tutto il territorio nazionale.

Naturalmente la Direzione Generale territoriale del sud, che da sempre promuove con iniziative di vario genere la diffusione della cultura della sicurezza stradale, intesa anche come strumento per recuperare e sviluppare le regole della cittadinanza, non poteva mancare all’appuntamento.

«Oggi più che mai il tema della sicurezza stradale è attuale – ha evidenziato Umberto Volpe, Direzione Generale Territoriale del Sud del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  – basti pensare ai dati statistici sugli incidenti stradali che ogni anno vengono pubblicati  dall’ISTAT. Dopo la pandemia, purtroppo, gli incidenti hanno subito un incremento rendendo più arduo il raggiungimento dell’obiettivo che l’Unione Europea ha fissato nel Piano Nazionale Sicurezza Stradale, ovvero di ridurre il numero di morti e feriti per incidenti stradali di almeno il 50% tra il 2020 ed 2030. In tale contesto riveste primaria importanza, dunque, l’attività di prevenzione che deve coinvolgere soprattutto gli studenti di scuole di ogni ordine e grado. Abbiamo, quindi, pensato di realizzare due manifestazioni, alle quali parteciperanno le scuole secondarie di I e II grado, nel territorio di competenza della Direzione Generale territoriale del sud: una a Bari il 15 maggio p.v. ed una il 19 maggio a Napoli. Gli eventi saranno impreziositi dai contributi degli Organi di Polizia Stradale, del personale di primo soccorso, della Federazione Motociclisti Italiani, delle associazioni di categoria delle autoscuole più rappresentative a livello nazionale, UNASCA e CONFARCA, e del Lions Club international.”

1 19 20 21 22 23 89
seers cmp badge