L’onda di ghiaccio

L’eccezionale freddo polare che ha colpito la costa atlantica degli Stati Uniti nei giorni scorsi  ha davvero dell’incredibile. Mai si erano sentite temperature del genere a New York e le copiose nevicate dei primi giorni dell’anno trovano precedenti nei lontani anni Cinquanta.

Tuttavia, in mezzo a tanta apocalisse climatica non sono mancati fenomeni straordinari e suggestivi legati al così detto “polar vortex”. Tra tutti, le onde ghiacciate di Nantucket.

Certamente il nome del luogo rievoca avventure marinaresche leggendarie, come baleniere a caccia di bianchi cetacei..ed è proprio così; ma Nantucket non è famosa soltanto per essere stata il punto di imbarco più importante di tutti gli Stati Uniti nell’Ottocento segnato dalla caccia alle balene, né soltanto per essere stata parte dell’ambientazione di Moby Dick, Nantucket è famosa per le sue onde di ghiaccio.

Le chiamano “slurpee” e sono un fenomeno naturale e rarissimo dovuto alla cristallizzazione dell’acqua salata a causa della temperatura esterna di molto sotto lo zero.

A differenza delle grandi onde di ghiaccio comparse negli inverni scorsi, fra il Canada, l’Alaska e le coste della Siberia orientale, dove si sono generati dei veri e propri muri di ghiaccio alti fino a più di 4-5 metri, in questo caso il fenomeno non assume dimensioni talmente significative da arrecare danni a cose e persone, eppure, su queste onde congelate recentemente si è acceso un interessante dibattito scientifico. Molti glaciologi sostengono che non basta una temperatura estremamente bassa, sotto il punto di congelamento, per fare congelare le onde e, in effetti,  sembrerebbe più logico pensare che le onde rompano il ghiaccio marino, piuttosto che sia questo a congelare le onde. Tuttavia, nella formazione di questo fenomeno larga parte è da attribuire all’azione dei venti.

Le onde ghiacciate sono destinate a durare pochissimo per il continuo movimento subacqueo, così il surfista e fotografo Jonathan Nimerfroh ha potuto immortalarle per sole 3 ore in una serie di immagini e video divenuti subito virali sulla rete.

Già nel 2015, e prima ancora nel 2012, le onde ghiacciate si erano formate sulle coste di Nantucket, e già allora Nimerfroh per primo le aveva fotografate, rendendole un simbolo per la città.

Rossella Marchese

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