FOTOIT di ottobre presenta Liliana Ranalletta

Ricca come sempre FOTOIT la rivista della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) che nel numero di ottobre presenta numerosi spunti di approfondimento oltre a interessanti notizie sul mondo della fotografia e sugli eventi ad esso correlati.

Nella rubrica “Visti per Voi” è protagonista la mostra a Palazzo Grassi a Venezia “Chronorama” che raccoglie  fino al 7 gennaio 2024 ben 407 opere fotografiche realizzate tra il 1919 e il 1979.

Portfolio Italia 2022 presenta “Santi, ladri e marinai” di Maria Pansini e “Io sono Lucia” di Delia Aliani.

Paolo Verzone gloria della fotografia italiana è il protagonista della sezione dedicata alle interviste. Ha al suo attivo tre World Press Photo, contributor di riviste a livello internazionale tra cui National Geographic, Time, Newsweek, Le Monde, The Indipendent, Sunday, Times, Libèration.

Al Museo Nazionale della Fotografia di Brescia attivo  fin dal 1953.

La copertina di FOTOIT questo mese è dedicato a Liliana Ranalletta, fotografa romana, la quale con i suoi scatti racconta storie , momenti di vita, persone, luoghi, animali.

E ancora tante pagine e immagini dedicate a Raimondo Musolino, Andrea Torcasio,  Philippe Halsman, Tiziana Mastropasqua, Samuele Visotti.

Per “Storia di una fotografia” protagonista è la foto “La bambina che vola” del 2014 di Valerio Bispuri.

Appuntamento al prossimo numero.

 

Antonio Desideri

Il Credito Cooperativo: un pilastro dei territori. Il Presidente Manzo e il suo impegno

Il Credito Cooperativo svolge un ruolo chiave nelle comunità locali, sostenendo l’economia reale e contribuendo alla vitalità dei territori. In un incontro di grande rilevanza, il Presidente delle Banche di Comunità Credito Cooperativo (BCC) Campania e Calabria, Amedeo Manzo, ha condiviso idee e riflessioni con il Presidente della BCC di San Marco dei Cavoti, Luigi Zollo, insieme al Consiglio di Amministrazione, al Collegio Sindacale e alla Direzione. Questo incontro è stato un momento di discussione proficua sulle sfide e le opportunità che il Credito Cooperativo affronta nei giorni nostri. Uno dei punti centrali della discussione è stata la capacità del Credito Cooperativo di adattarsi ai tempi moderni, affrontando la sfida di integrare il mondo fisico con quello virtuale. Amedeo Manzo ha evidenziato l’importanza di coinvolgere tutte le parti interessate, comprese le comunità locali, nell’elaborazione di nuove modalità di operare, in modo che il Credito Cooperativo possa continuare a servire al meglio le esigenze dei cittadini. La formazione è un altro aspetto fondamentale che è stato affrontato. Il Presidente Manzo ha annunciato che
stanno lavorando per creare reti con le università al fine di sviluppare programmi di formazione mirati a valorizzare la diversità e l’identità delle BCC. Un esempio concreto è l’imminente avvio del Master Universitario BCC presso l’Università Federico II, che formerà talenti destinati a lavorare nelle BCC Associate, affrontando le sfide in evoluzione.
Luigi Zollo ha sottolineato l’importanza delle piccole BCC, sostenendo che esse meritano dignità e supporto nella loro logica mutualistica. Ha chiesto un maggiore impegno nella creazione di una mutua e nell’associazione dei giovani soci. Zollo ha evidenziato il ruolo cruciale svolto dalle BCC di San Marco, unica realtà bancaria in molti territori, e l’importanza di proteggerne l’identità e l’operatività nonostante le sfide poste da una normativa talvolta invasiva. Il Direttore De Leonardis ha aggiunto la necessità di trovare nuove soluzioni organizzative per assicurare che le BCC possano continuare a servire quei comuni che non dispongono più di sportelli bancari, evitando ulteriori spopolamenti delle aree interne. Amedeo Manzo ha concluso l’incontro sottolineando il ruolo fondamentale delle BCC sui territori, ricordando che in molti comuni sono l’unico punto di riferimento per i cittadini. In sintesi, l’incontro tra i Presidenti Manzo e Zollo ha evidenziato il profondo impegno nel sostenere il Credito Cooperativo e le comunità locali. L’adattamento alle sfide moderne, l’importanza della formazione e la valorizzazione delle piccole BCC sono
al centro di questa missione, promettendo risultati positivi per il futuro delle Banche di Comunità Credito Cooperativo.

Ivan Matteo Criscuolo

 

Radio Argo Suite. La Voce dell’Antico che Risuona nel Presente

Il Teatro San Ferdinando di Napoli sta per alzare il sipario sulla sua nuova stagione, e lo farà in grande stile. Martedì 31 ottobre alle ore 21, lo spettacolo d’apertura sarà “Radio Argo Suite” di Igor Esposito, diretto e interpretato da Peppino Mazzotta, un’opera che promette di mescolare l’antichità con la contemporaneità in un modo affascinante e coinvolgente. In questa performance avvincente, Peppino Mazzotta porta sul palco una voce solitaria che risuona nella notte, simile al fuoco ardente che ha viaggiato da Troia fino ad Argo, attraverso montagne e valli, annunciando il ritorno trionfante della flotta greca. Questa voce, in una notte desolata, offre compagnia a coloro che non possono dormire, si fa carne e ossa per evocare altre voci e corpi, diventando familiare e pericolosamente vicina mentre rivela passioni, inganni, guerre e tragedie che ci appartengono.
“Radio Argo Suite” è una performance che si basa sull’opera teatrale “Radio Argo” di Igor
Esposito, una riscrittura dell’epica Orestea. Questo audace progetto drammaturgico presenta una narrazione senza mezzi termini, senza censure né compromessi politicamente corretti, invitandoci a riflettere sulla realtà che spesso ignoriamo nella nostra vita quotidiana. Il testo presenta sei testimonianze dirette, ognuna legata a un personaggio coinvolto nella guerra di Troia, dalla sacrificata Ifigenia all’angosciato Oreste. Questi fantasmi del passato prendono vita sul palco per raccontarci le vicende che hanno plasmato il nostro mondo, sia allora che oggi. La storia
di Troia e dei suoi eroi echeggia sinistramente nei conflitti contemporanei. I tiranni in giacca e cravatta, i colonnelli in divisa, tutti accecati dalle loro ossessioni, emettono proclami, recitano comizi deliranti e commettono massacri in nome di ideali nobili come la libertà, l’onore e la democrazia. Elena, il simbolo della guerra di Troia, rappresenta tutto ciò che i tiranni utilizzano come pretesto per giustificare le proprie devianze oscure.
“Radio Argo Suite” è una compatta riscrittura dell’Orestea, una trilogia classica della tragedia greca, che esplora il conflitto tra il potere corrotto e la ricerca disperata di redenzione. Oreste, dopo aver commesso l’orrendo matricidio, rifiuta la consolazione “civile” e sceglie il rifiuto, seguendo il verso di Marina Cvetaeva: “Al tuo mondo dissennato una sola risposta, il rifiuto”. Questo spettacolo promette di offrire un’esperienza teatrale avvincente e coinvolgente, che coniuga abilmente l’antichità con il contemporaneo.
Non va persa l’occasione di assistere a “Radio Argo Suite” al Teatro San Ferdinando di Napoli, una produzione che sfida le convenzioni e ci invita a riflettere sulla natura umana, allora e oggi. Una straordinaria occasione di vivere l’arte e la drammaturgia in tutto il loro splendore, unendo il passato e il presente in un’unica, indimenticabile esperienza teatrale.

Ivan Matteo Criscuolo

 

Le barriere non solo architettoniche

Le barriere sono qualsiasi cosa che impedisca o renda difficoltoso ed insicuro il movimento.

Queste barriere nascono da molto lontano e non si circoscrivono esclusivamente a quelle erette   dai  progettisti ma sono quelle che innalziamo con la nostra mente, chiudendoci in un cieco egoismo che caratterizza tutti i nostri gesti e che definisce il nostro comportamento sociale.

“Le barriere alla comunicazione sono muri e fili spinati che impediscono la relazione intima e lo spazio e della reciproca accoglienza” (Dott. Pietro Lombardo).

Cosi il progettista  non tiene  conto  di chi    dovrà utilizzare   gli strumenti   o percorrere  i luoghi da lui   realizzati ed ognuno si  comporta  e  compie azioni  che  non tengono  conto  delle necessità o desideri degli  altri.

La soluzione all’abbattimento delle barriere deve principalmente essere quella che va ad incidere sulla loro reale causa, le barriere mentali, l’egoismo che condiziona ogni nostra decisione, comportamento ed attività e che ci ritorna sotto forma di invivibilità ambientale, violenza,  insicurezza difficoltà a vivere a pieno la nostra vita.

E  questo  lo  vediamo evidente  in ogni aspetto  della vita  sociale  nella disaffezione nel proprio ruolo, che sia di genitore, insegnante, impiegato, operaio, amministratore pubblico, nel nostro  comportamento nei confronti dell’ambiente  dove riversiamo dappertutto ed in maniera selvaggia  i rifiuti, guidando moto, auto, bici e monopattini senza rispettare le regole, salendo  su  marciapiedi oppure andando contromano, guidando e parlando allo smartphone, occupando abusivamente  spazi  pubblici con tavoli, merce,  cassonetti  dei rifiuti, etc.

Tutto nell’indifferenza generale anche di chi dovrebbe vigilare.

Alessandra Federico

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