Al via la rassegna di prosa e danza invernale a Sassari

Presentata a Sassari la rassegna di prosa e danza invernale organizzata da Cedac Sardegna.

L’incontro con la stampa si è tenuto nella mattinata del 27 ottobre nella sala conferenze a Palazzo Ducale. Con l’assessora alla cultura Laura Useri, ha partecipato il dirigente municipale di riferimento, Alberto Mura. Per l’ERSU Sassari sono intervenuti il direttore del servizio amministrativo Antonio Francesco Temussi e il direttore generale, Libero Meloni.

“Per noi la cultura è importante. Quello che si fa non è scontato. Bisogna iniziare ad apprezzare tutto. La Cedac dà tanto al nostro territorio. Siamo contenti e orgogliosi di essere qui”- ha dichiarato Useri nel suo saluto iniziale.

In puntuale arrivo da Cagliari, Valeria Ciabattoni, direttore artistico Cedac: “E’ una  stagione importante per tutto il settore. Ci affacciamo ad una ripresa della normalità della stagione teatrale (almeno pare) per la stagione della pandemia. Abbiamo fatto un ottimo risultato a Sassari lo scorso anno con una capienza ancora ridotta e la presenza aggressiva del virus. Oggi con l’abbattimento delle prescrizioni sanitarie ma con la grave crisi economica abbiamo ancora il Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo ndr)  che ci sostiene”.

Ciabattoni, come di consueto, ha presentato i contenuti del cartellone in programma a Sassari.

Un palinsesto capace di raggiungere i gusti di tutte le aspettative dell’ampia variegata platea sassarese.

Anche la danza, con i suoi quattro spettacoli, spazierà in un omogeneo equilibrio, dal classico al contemporaneo.

“Sono 11 straordinari spettacoli” –  ha affermato Ciabattoni .“La portata dei nomi è importante. Iniziamo con Daniel Pennac. Innamorato dal teatro da tanti anni, con la pandemia si è messo in gioco anche come attore”.

Sarà proprio la commedia “Dal sogno alla scena” ideata dallo scrittore francese, classe 1944, insieme a Clara Bauer e Pako Loffredo, l’esordio della rassegna. Primo appuntamento, il prossimo 6 dicembre, l’unico del cartellone, in scena al teatro Verdi.

La rassegna proseguirà dal 15 dicembre al teatro Comunale con il secondo appuntamento.

In ribalta una scenografia policromatica ideata da Giorgio Gallione con una speciale carovana sonora. Elementi unici per “Ci vuole orecchio. Elio canta e recita Enzo Jannacci”.

A gennaio, in programma due matrici teatrali:

una drammaturgia inglese, con Alessandro Serra impegnato, il 9 gennaio, con una visione molto particolare del testo shakespeariano “La tempesta; Remo Girone, sarà protagonista, oltre a dirigerne la regia, de “Il cacciatore di nazisti. L’avventurosa vita di Simon Wiesenthal”. L’appuntamento è fissato al 31 gennaio.

Impossibile non citare il gradito ritorno di Lucrezia Lante della Rovere, in scena il 28 febbraio per la produzione di Palcoscenico Italiano. L’attrice romana interpreta “La divina Sarah”, un ammaliante testo di Eric – Emmanuel Schmitt, con la partecipazione di Stefano Santospago.

Nell’anno molierano non poteva mancare un classico del grande commediografo francese.

“Il malato immaginario”, coprodotto da una sinergia di più compagnie nazionali, per la regia di Guglielmo Ferro, in scena il prossimo 20 marzo, vedrà impegnati sul palco Emilio Solfrizzi e Lisa Galantini.

Non da ultima, la commedia che chiuderà, il 28 marzo, la prosa in cartellone, vedrà l’ottima Maria Paiato nel testo brillante di David Mamet, “Boston marriage”; per l’adattamento di Masolino D’Amico e la regia di Giorgio Sangati.

Vere sorprese di calibro internazionale, le serate dedicate alla danza.

Ricordiamo solo il Balletto di Roma, protagonista il 7 marzo con “Astor un secolo di tango”. Una straordinaria coreografia di Valerio Longo per le musiche di Astor Piazzolla e la regia di Carlos Branca.

Nel congedare i giornalisti il direttore Meloni ha ricordato il riferimento culturale di Sassari per il nord Sardegna grazie all’iniziativa di Cedac. Analogamente l’impegno istituzionale offerto dall’ERSU per “creare parentesi di positività per i nostri studenti.”

La campagna abbonamenti partirà il prossimo 2 novembre. Gli interessati potranno prenotare l’appuntamento per l’acquisto e ogni informazione utile, previo contatto telefonico con il responsabile Cedac, Tore Pintus.

Luigi Coppola

 

(Foto Luigi Coppola)

Identità in vetrina. A Sassari le Associazioni cittadine nelle scuole

Una cordata di Associazioni storiche cittadine coinvolte insieme per un progetto di tutela e diffusione del patrimonio storico culturale della città. Una vera e propria alleanza culturale messa in campo tra le scuole, l’Intergremio, il Centro Commerciale Naturale “Stelle del Centro” con la partecipazione dei CCN “Piazza d’Italia e Via Roma”, “via Manno” e il Comitato “Largo Brigata Sassari”.

Un’azione sinergica in continuità con quanto già avviato nel 2021 con il liceo Margherita di Castelvì e l’Accademia delle Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari.

In questa nuova edizione di “L’identità’ in vetrinaUn percorso fra tradizione, storia e modernità” si estende l’intervento con il nuovo progetto “Tradizione e giovani generazioni a tutela del patrimonio culturale” dedicato agli alunni dell’Istituto Comprensivo San Donato – Plesso Forlanini.

Il progetto si pone l’obiettivo di valorizzare le principali risorse culturali materiali e immateriali, a partire dal Patrimonio Unesco dei Candelieri, dei Gremi e le cerimonie e tradizioni ad essi collegate che connotano la Città di Sassari, il suo territorio e le sue plurime Comunità.

Nuovi protocolli di intesa con le istituzioni del territorio, quali l’Università di Sassari-Dipartimento Comunicazione Pubblica e Professioni dell’Informazione, in corso di definizione, e le scuole cittadine consentiranno di usufruire di preziose collaborazioni e ampi spazi di iniziativa.

Nel palinsesto delle attività connesse emerge il protocollo d’intesa siglato dalla dirigente scolastica Patrizia Mercuri con la presidente CCN Giusy Mura.

Il progetto prevede una serie di attività con la scuola sul tema della storia dei Candelieri e delle tradizioni laiche e religiose che accompagnano la Faradda.

Il primo incontro, realizzatosi lo scorso venticinque maggio ha coinvolto gli alunni e alunne del plesso scolastico Forlanini. Grazie alla disponibilità dell’Intergremio con il presidente Fabio Madau, del responsabile dell’organizzazione dei Piccoli Candelieri, Marco Dettori.

All’incontro hanno partecipato Salvatore Spada, già presidente dell’Intergremio e Gianfranco La Robina, già responsabile dei Piccoli Candelieri, storico capocandeliere, chiamati ad offrire la loro esperienza e consulenza per le attività del CCN.

La conferenza, è stata aperta da un video, curato dal fotografo Gian Michele Manca, che raccoglie i momenti salienti delle fasi che precedono, accompagnano e concludono la Festa con l’ingresso nella Chiesa di Santa Maria.

I numerosi alunni e alunne della scuola primaria hanno dimostrato una grande partecipazione e formulato interessanti domande e considerazioni sui vari aspetti della tradizione. Un saggio dell’accompagnamento musicale che caratterizza l’intera discesa dei Candelieri è stato offerto dal giovanissimo Mirko Nicoletti, che si è esibito con il tamburo nei tradizionali ritmi utilizzati nelle varie fasi dei movimenti di ballo dei portatori dei Candelieri, suscitando grande attenzione e allegria tra i giovanissimi spettatori.

Come CCN del Centro cittadino stiamo consolidando una serie di progetti con la stretta e fattiva collaborazione di tutti i commercianti ed artigiani del Centro della Città. È un impegno importante che ci vede collaborare con le Scuole e le istituzioni che ricoprono un ruolo fondamentale nelle nostre Comunità” dichiara la Presidente Giusy Mura, che prosegue “Vogliamo contribuire a conservare il Patrimonio culturale materiale e immateriale della città di Sassari e, allo stesso tempo, creare le condizioni per rivitalizzare il Centro Cittadino e l’economia del nostro Territorio”.

Il presidente dell’Intergremio Fabio Madau ribadisce che “Per l’Intergremio e per tutti i gremianti è fondamentale continuare ad operare per la conoscenza, il rispetto e la conservazione delle migliori tradizioni della Città. La presenza dei Gremi nell’opera di sensibilizzazione delle giovani generazioni è tra gli obiettivi e le priorità dell’insieme dell’organizzazione”.

La prosecuzione del progetto L’identità in vetrinaUn percorso fra tradizione, storia e modernità ha tra gli obiettivi quello di ampliare e consolidare un percorso positivo di valorizzazione dell’identità e delle tradizioni delle Comunità della Città di Sassari.

La Scuola è l’istituzione fondamentale in cui le giovani generazioni possono acquisire la conoscenza e il rispetto per il Patrimonio materiale e immateriale, così da contribuire alla crescita sociale e culturale delle proprie Comunità e, soprattutto, alla formazione di cittadini e cittadine consapevoli.

Per queste considerazioni, il progetto proseguirà con la ripresa dell’anno scolastico 2022/2023 con nuovi incontri di approfondimento e di iniziative sul tema dei Candelieri e delle tradizioni che accompagnano l’evento.

Luigi Coppola

 

 

(Foto di Luigi Coppola: La Faradda del 2015)

Presentati a Sassari i Riti della Settimana Santa

Mons.Gian Franco Saba ha illustrato alla stampa il programma delle Celebrazioni diocesane della Settimana Santa. Anteprima per il nuovo Quaderno Pastorale.

“Il nuovo Quaderno Pastorale includerà temi d’impegno pastorale, culturale, spirituale nel nostro territorio. S’intende offrire uno strumento non per proporre un lavoro già preconfezionato e quindi distogliere dall’impegno generale sia le singole aggregazioni laicali, la società, le realtà pastorali della diocesi, i singoli presbiteri. Quanto piuttosto un testo confezionato insieme all’equipe di collaboratori per sollecitare, suscitare la partecipazione, il coinvolgimento da parte dei singoli. Non è quindi un libro da leggere quanto piuttosto uno strumento da tradurre con creatività negli ambienti pastorali o anche sociali della nostra diocesi.” 

Nel messaggio a braccio, rivolto ai giornalisti e operatori televisivi sassaresi, l’Arcivescovo metropolita di Sassari, Gian Franco Saba ha lanciato in anteprima contenuti e finalità del nuovo Quaderno Pastorale. Il documento della diocesi di Sassari, ancora inedito, è stato presentato nella conferenza stampa nella mattinata del 12 aprile presso la Sala del Trono dell’Episcopio in corso Regina Margherita.

Il volume, distribuito ai presbiteri e ai fedeli sin dalla celebrazione della Cena Domini del Giovedì Santo, secondo le indicazioni fornite da Don Michele Murgia, responsabile della Comunicazione della diocesi, avrà uno schema quadriennale. Sarà composto di tre sezioni che incarnano l’essenza pasquale, con una parte finale dedicate a una serie di riflessioni spirituali con alcune proposte innovative.

Unitamente alla presentazione di tutte le principali celebrazioni della Settimana Santa, culminanti nella liturgia della Veglia Pasquale e della Domenica di Resurrezione, don Michele ha proposto l’importanza della Lettera Quaresimale dell’Arcivescovo, inviata alla comunità dei fedeli sin dallo scorso sei marzo.  Il testo intitolato “L’affetto fraterno animi il cammino”, è ispirato dalla rilettura spirituale e pastorale della lettera di San Clemente di Roma ai Corinzi. Una meditazione che il Pastore della Chiesa Turritana estende ai cuori di tutti i fedeli con sfide di cambiamento racchiuse in tre momenti apicali: Ascolto – Fraternità – Conversione.  Lo stesso Mons. Saba ha affermato alcuni passaggi liturgici, apparentemente non primari, come essenziali. E’ il caso della Liturgia delle Ore animata dai Seminaristi della Diocesi (la mattina del sabato santo alle 8.00 in Cattedrale), come il concerto del Venerdì Santo Mysterium Crucis, in programma alle 21.00 in Cattedrale.

Mons. Saba ha ricordato l’importanza dei riti della tradizione popolare sassarese come un’opportunità importante d’incontro con la gente e tutte le dinamiche del territorio.

Lo stesso presule ha ricordato il contributo importante sul significato laico della Pasqua offerto dai testi e dalla poetica di Fabrizio De Andrè.

Ulteriori approfondimenti su www.arcidiocesisassari.it

Luigi Coppola

 

(Foto Luigi Coppola:  Vescovo Saba e don Michele Murgia)

 

I cinquant’anni di sacerdozio di Monsignor Meloni, Sassari in festa

“La vita è un cammino verso l’immortalità e l’immortalità è dono di Dio.”

Il saluto escatologico di Monsignor Pietro Meloni termina la solenne cerimonia liturgica celebrata nella Chiesa di san Giuseppe a Sassari per festeggiare il suo cinquantesimo anniversario della ordinazione sacerdotale.

Centinaia di fedeli sassaresi, amici e una corposa schiera di familiari hanno stipato una delle più belle e antiche chiese del centro turritano nella serata estiva della prima domenica di luglio.  Insieme al presule festeggiato che ha presieduto la liturgia,oltre una dozzina di presbiteri e ministranti hanno concelebrato la speciale messa di ringraziamento insieme a Monsignor Gianfranco Saba, Vescovo di Sassari e Monsignor Mauro Maria Morfino, Vescovo alla diocesi di Alghero e Bosa, con il parroco della stessa parrocchia, don Massimiliano Salis.  “Il vescovo è l’immagine del Padre e la sua forza è la dolcezza! È questa la parola di Sant’Ignazio vescovo di Antiochia, martire della Chiesa nascente, che ha ispirato fin dall’inizio la mia missione pastorale.”

Le parole di Monsignor Meloni hanno risuonato nella sua omelia, ribadendo il mantra  (Gaudium et Spes – la gioia e la speranza) che ha distinto il suo intenso magistero nella Chiesa iniziato proprio nella parrocchia di San Giuseppe dove ricevette i sacramenti della Prima Comunione e della Cresima, per poi coltivarne una feconda crescita nell’Azione Cattolica. Con dolcezza paterna e leggeri spunti ironici, Monsignor Meloni ha ricordato i passi salienti del suo percorso sacerdotale, avviato con l’ordinazione avvenuta con l’imposizione delle mani di Monsignor Paolo Carta il ventotto giugno del 1968.

Un cammino di fede supportato costantemente dalla presenza amorevole dei genitori. Ricordati alcuni momenti decisivi: nel 1983 quando l’allora vescovo sassarese, Monsignor Isgrò, gli consegnò la lettera di Papa Giovanni Paolo II, che lo conferiva Vescovo alla Diocesi di Ampurias e Tempio, incarico ricoperto per nove anni prima di passare alla guida della Diocesi di Nuoro. Non mancano aneddoti divertenti svelati come in un intimo focolare domestico. Nel segno del filiale affetto, il saluto finale di Monsignor Gianfranco Saba, da pochi mesi alla guida pastorale della diocesi sassarese, ha ribadito il solco virtuoso tracciato nell’azione pastorale del suo Maestro. Ha ricordato gli anni in Gallura, quando anche in situazioni di estrema sofferenza per il territorio, il vescovo Meloni è sempre stato un riferimento importante per la comunità locale. Così per il forte impulso dato alla pastorale di mediazione, grazie alla rinascita editoriale della testata editoriale Gallura e Anglona. All’unisono al suo rientro a Sassari, nel rilancio del settimanale diocesano “Libertà”.

Anche il sindaco Nicola Sanna nel congedare l’assemblea ha ricordato il ruolo di prezioso interlocutore con le istituzioni, assolto dall’emerito vescovo Meloni, soprattutto in situazioni di estrema criticità sociale (negli anni di piombo dell’emergenza terrorismo) come nei decisivi passaggi di vertenze economiche occupazionali vissute nel territorio sardo.

L’evento gaudioso del primo luglio rilancia incoraggianti auspici per la Chiesa Episcopale Sarda nove mesi dopo la Settimana Sociale dei Cattolici di Cagliari e pochi giorni dopo l’investitura cardinalizia di Papa Francesco del neo porporato e fraterno amico Angelino Becciu.

Luigi Coppola

 

A Sassari gli incontri con Tiziana Barillà

DSC_0125-coppola1Prima trasferta in Sardegna per Tiziana Barillà, giornalista del settimanale politico Left, inviata sui fronti caldi della politica internazionale con particolare esperienza legata ai temi delle migrazioni e delle discriminazioni di genere. La giovane reporter originaria di Reggio Calabria è stata ospite nella mattinata del 10 marzo del seminario di studi organizzato dalla Biblioteca del Liceo Artistico Filippo Figari di Sassari. Il secondo in questo anno scolastico 2016/2017, nell’ambito  della rassegna “La biblioteca che promuove” a cura della professoressa Tiziana Fois.

Con le quinte classi e una delegazione di docenti nell’aula magna affollata da oltre cento studenti  si è approfondito il tema delle migrazioni umane.  Argomento  d’attualità e urgenza globale con le gravi e quotidiane ricadute negli stati della UE Italia compresa. Una discussione a tutto tondo sui flussi migratori, le strategie messe in campo dai nostri governi, spesso risolte con accordi bilaterali con Stati come la Turchia o in guerra come la Libia.

La giornalista ha aperto i lavori con la proiezione di un breve video divenuto un caso virale in Rete,  “Il viaggio del tuo dna” (https://www.youtube.com/watch?v=6yg4BDuJXV8), uno straordinario messaggio che sdogana con riscontri scientifici un puntuale ritorno  filo-razzista nel pensiero occidentale. Il secondo elemento forte nell’intervento della Barillà è stato la lettura di un documento inerente prescrizioni chiaramente discriminatorie nei confronti di una categoria precisa d’immigrati. Dalla lettura erano stati omessi  titolo e fonti visto che il contenuto appariva verosimilmente contemporaneo e riferito a note xenofobe nei confronti degli extra comunitari presenti nel nostro Paese. Quando è stato chiesto all’assemblea chi potessero essere i protagonisti del documento, immediata la risposta corretta di una studentessa nel riconoscere nelle autorità statunitensi gli estensori di quella disumana gazzetta, redatta agli inizi del Novecento nei confronti degli immigrati italiani approdati in massa nel nuovo e democratico continente.

Con una serie di dati oggettivi alla mano la Barillà ha offerto una panoramica dei flussi migratori nella società contemporanea destrutturando, al netto di qualsivoglia  impostazione ideologica, una ricorrente retorica “euro centrista” che addebita alla “invasione multi etnica” le note questioni internazionali tradotte nelle iniziative di gestione degli immigrati messe in campo nel nostro Paese. Una narrazione sui centri di accoglienza italiani declinati in diverse sigle e tipologie rispetto alle dimensioni e alle capienze offerte per una “ospitalità” che rimane un eufemismo, considerate le condizioni in cui versano ammassate centinaia o migliaia di esseri umani.

L’occasione ha offerto di estendere la discussione al sistema d’informazione organizzato dai network internazionali basato sui palinsesti delle maggiori e potenti agenzie di stampa che producono quotidianamente le materie prime per le priorità informative dei principali media nazionali estinguendo di fatto i reportage degli inviati divenuti quasi “arnesi da museo”. In questo contesto smantellare alcuni luoghi comuni divenuti punti chiave nella filosofia protezionista anti immigrato (“ci rubano il lavoro” – “sono portori di terrorismo e malattie” – “tornino a casa loro” – “ci costano 35 euro al giorno ciascuno”  e quant’altro), diviene una pratica molto complicata nella omologazione del pensiero unico. Hanno contribuito al dibattito le esperienze di Carlos Gardini (presidente della consulta degli immigrati a Sassari), argentino da oltre venti anni residente a Sassari e dalla sua collega Maria Grazia Satta di origini cilene.

Il messaggio unanime ha invitato i ragazzi, molto partecipi alle discussioni,  alla crescita di un personale spirito critico rispetto a tutto il mondo frenetico della comunicazione digitale che li circonda quotidianamente.

La giornata sassarese di Tiziana Barillà è proseguita in serata nella sua veste di scrittrice esordiente. Presso la libreria indipendente Koinè di Aldo Addis è stato presentato il suo primo libro “Don Quijote de la Realidad. Ernesto Che Guevara e il guevarismo”.  Il volume (edizioni bookabook) riprende una esperienza passata dell’autrice in occasione della sua tesi di laurea in Scienze Politiche, discussa all’Università di Messina. La versione distribuita in libreria nello scorso autunno nasce dall’esigenza di cogliere l’essenza della teoria politica e rivoluzionaria di Guevara, troppo spesso edulcorata in vere e proprie campagne strumentali.  Un tentativo, ben riuscito, di collocare in un orizzonte sostenibile l’ultimo “eroe a cavallo che sceglie di sacrificare la propria vita per la giustizia e la libertà degli oppressi del mondo”.

Nell’incontro presentato da Luigi Coppola, collaboratore di varie testate online fra le quali la nostra, è emersa la figura più verosimile di un combattente politico per la rivoluzione proletaria degli ultimi contro il neocolonialismo e l’imperialismo occidentale.

Una narrazione depurata dai noti clamori leggendari e sentimentali. Avvolti dal mito di un abusato refrain commerciale che ne ha spesso svilito la corretta conoscenza storica con tutte le conseguenze politiche che ancora oggi addensano nubi opache sulle vicende che sono a noi vicine. Molto più di quanto possiamo immaginare.

Anticipo di primavera per la musica dal vivo in Sardegna

Dall’inizio del nuovo anno sono partite in Sardegna alcune iniziative che coinvolgono nomi importanti della musica nazionale e internazionale. Il Jazz è una delle filiere da sempre fra le più amate e sostenute in Sardegna e il Jazz Club Network organizzato dalla Cedac sta registrando forte consenso nelle location interessate.

Dopo il debutto della  pianista e cantante Francesca Tandoi che lo scorso 12 gennaio ha avviato la prima al Jazzino di Cagliari, insieme a Giuseppe Bassi (contrabbasso) e Lorenzo Tucci (batteria) con la replica la sera seguente al Poco Loco di Alghero i riflettori si sono accesi su Gianluca Petrella, uno dei più grandi trombonisti del panorama internazionale, apprezzato per il suo talento e la bravura tecnica ma anche per l’inventiva e la versatilità stilistica ed espressiva.

Il giovane musicista pugliese, classe 1975, si è reso protagonista in una notte stellare lo scorso 27 gennaio al Poco Loco ad Alghero. Nella Riviera del Corallo (seconda tappa in Sardegna dopo la prima tappa al Jazzino a Cagliari) alla testa del suo 70’s Trio con Michele Papadia (Hammond Organ, Wurlitzer, Moog, effetti) e Stefano Tamborrino (batteria e percussioni) ha realizzato un suggestivo viaggio indietro nel tempo. Veleggiando strepitose sonorità con gli stantuffi degli ottoni, tra tinte acide e sonorità funky. Creando immaginarie visioni, accompagnate da ironiche e stravaganti didascalie, dove le radici e le armonie esplorano nelle viscere della Black Music della metà del secolo scorso, per approdare nelle contaminazioni mediterranee contemporanee.

Il ricco cartellone Cedac comprende altri importanti appuntamenti. Massimo Ferra & Javier Girotto Duo debutterà  giovedì 16 febbraio alle 21.30 al Jazzino di Cagliari, per replicare  venerdì 17 febbraio alle 21 al Caffè Gana ’e Gorreto di Siniscola e infine sabato 18 febbraio alle 20.30 al Vecchio Mulino di Sassari – con un repertorio originale di pezzi scritti elaborati dai due artisti per questa nuova formazione.  Il suono, la storia e il fascino del Jazz mediterraneo con il Riccardo Lay & Sandro Satta Duo – giovedì 23 febbraio alle 21.30 al Jazzino di Cagliari e venerdì 24 febbraio alle 20.30 al Vecchio Mulino di Sassari.

Si torna al Poco Loco di Alghero con la direzione artistica di Massimiliano Saba il 2 marzo per uno straordinario evento. Gli ancestrali suoni dell’Isola su metriche incalzanti vibreranno con il Gavino Murgia Blast Quartet feat Mauro Ottolini – il nuovo progetto del sassofonista nuorese con Aldo Vigorito al contrabbasso e Pietro Jodice dietro piatti e tamburi e con la partecipazione del trombonista Mauro Ottolini. Lo speciale tour sardo partirà il 28 febbraio al Jazzino di Cagliari per approdare anche a Siniscola il 1° marzo (Caffè Gana ’e Gorreto di Siniscola)  e concludere dopo la tappa algherese, il 3 marzo al Vecchio Mulino a Sassari.

Fra gli ospiti del Jazz Club Network ricordiamo la preziosa voce di Elena Ledda che accompagnerà  Mauro Palmas & Francesco Medda/Arrogalla nelle tre uscite di Cagliari, Sassari e Siniscola dal 9 all’11 marzo. Unica data nell’Isola, mercoledì 5 aprile alle 21.30 al Jazzino di Cagliari, per il pianista statunitense  John Medeski, originario del Kentucky. Spazio poi alla canzone d’autore con Davide Casu: il poliedrico pittore, poeta e musicista, porta nell’Isola le melodie dell’album “Il Poeta” (realizzato in collaborazione con il musicista Marcello Peghin) nel concerto in programma mercoledì 20 aprile al Jazzino di Cagliari e venerdì 22 aprile al Vecchio Mulino di Sassari e infine sabato 23 aprile a Siniscola. Sul palco insieme all’artista algherese l’ensemble strumentale formato da Marcello Peghin (chitarre), Salvatore Maltana (contrabbasso), Tore Mannu (percussioni) e Gianrico Manca (batteria) nell’Isola in un’interessante alchimia tra culture e linguaggi, tra memoria e futuro. L’epilogo si consumerà il 28 aprile al Poco Loco di Alghero (dopo il prologo la sera precedente al Razzino di Cagliari) con il duo Soulenco, alias la cantante e compositrice Serena Brancale (voce e multipara) e il percussionista, compositore e cantante messicano Israel Varela (batteria) con l’apporto prezioso di Alessandro Gwis,  pianista degli Aires Tango nonché autore e interprete di colonne sonore per il cinema. Il  fascino della musica improvvisata coinvolgerà anche i teatri dell’isola.

Francesca Corrias, Franca Masu, Simona Molinari le vocalist impegnate con i loro musicisti in serate uniche nelle sale di San Gavino Monreale, Arzachena e Cagliari.

Sul portale dedicato ( http://www.cedacsardegna.it/stagione-di-musica-2016-2017/musica-cagliari-2016-2017/ )  maggiori approfondimenti.

In arrivo a Sassari la grande musica d’autore italiana. Il prossimo 11 febbraio il cantautore romano Niccolò Fabi sarà al teatro comunale con il suo ultimo lavoro “Una somma di piccole cose” alle ore 21.00. Un concerto imperdibile organizzato dall’associazione di Cagliari “Forma e poesia nel Jazz”. La prevendita è già attiva on lune e nei punti vendita sassaresi. Nella primavera del Nord Sardegna si staglia ancora una notte da ricordare, questa volta con l’anteprima dello storico Festival Abbabula organizzato a Sassari dall’associazione “Le ragazze terribili”: il prossimo 8 aprile sul palco del teatro Verdi ci sarà Carmen Consoli con suo ultimo album “Eco di sirene”.  Anche per questo concerto è già aperta la prevendita.

Prima di concludere, non possiamo dimenticare a proposito del jazz, colui che rappresenta l’isola  in tutto il mondo in questo speciale orizzonte. Il 22 febbraio al teatro Verdi di Sassari Paolo Fresu e l’Orchestra Jazz di Sardegna saranno impegnati in una grande serata di musica e solidarietà con “Un concerto per la vita”. L’incasso sarà devoluto in favore dell’associazione di Oncoematologia “Mariangela Pinna” Onlus.

Luigi Coppola

(To) Be in Jazz, a Sassari la sedicesima edizione

Tutto pronto per l’edizione 2016 di “(To) Be in Jazz – I Concerti Aperitivo”, la tradizionale rassegna musicale, vero culto, negli eventi del Natale sassarese.  L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Blue Note Orchestra (ABNO) con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Sassari, della Regione Sardegna, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo e della Fondazione di Sardegna, rinnova l’appuntamento (4 – 11 – 18 dicembre a Palazzo di Città) con gli appassionati di jazz, con una doppia programmazione per ciascuna domenica: alle ore 11.00 ed alle ore 19.30.

Tre i progetti che animeranno la parte musicale di “To Be in Jazz” a cura dei compositori e arrangiatori Roberto  Spadoni, Mario Corvini e Mario Raja: “Afro American Composer”, in scena domenica 4, “Omaggio a Nino Rota” domenica 11 e “Such Sweet Thunder” il 18 dicembre con la partecipazione dell’attrice Anna Bonaiuto.

L’esordio, domenica 4 dicembre, è affidato al progetto “Afro American Composer” del compositore, chitarrista, arrangiatore e direttore romano Roberto Spadoni. In questa interpretazione una selezione OJS (formata da Gian Piero Carta sax contralto e soprano, Massimo Carboni sax tenore, Marco Maiore sax baritono, Luca Uras e Giovanni Sanna Passino tromba, Salvatore Moraccini trombone, Antonio Pitzoi chitarra, Mariano Tedde pianoforte, Alessandro Zolo contrabbasso, Luca Piana batteria) esegue un corpus di opere elaborato da alcuni dei musicisti jazz che maggiormente hanno esplorato questo dialettico rapporto tra scrittura e improvvisazione. Il concerto evocherà le potenti energie di Charles Mingus, l’eleganza ironica e swingante di Gerry Mulligan, l’introspezione un po’ allucinata di Thelonious Monk. la lirica ispirazione di Billy Strayhorn, le  trame magnetiche di Miles Davis e Wayne Shorter, la sfacciata spontaneità di Wes Montgomery.

Un “Omaggio a Nino Rota” diretto dal trombonista, compositore Mario Corvini, arrangiatore del progetto, caratterizzerà il secondo concerto, domenica 11 dicembre.

La musica di Rota si presta in modo particolare a questa interpretazione di stile in chiave jazz sia per la validità delle sue composizioni sia per gli sviluppi armonici sempre originali. Le sue melodie hanno un canto tipicamente italiano con forti componenti classiche, basti pensare ai temi per Federico Fellini, binomio artistico indissolubile a cui è dedicata gran parte del concerto.

La manifestazione si conclude domenica 18 dicembre con il progetto “Such Sweet Thunder” dedicato all’omonima suite di Duke Ellington, con gli arrangiamenti scritti per l’organico dell’Orchestra Jazz della Sardegna,  dal sassofonista, compositore ed arrangiatore napoletano Mario Raja, da decenni appassionato studioso della musica del “Duca”. Un progetto che unisce alle particolari suite la lettura di alcuni passi delle opere di Shakespeare, affidata ad Anna Bonaiuto, una delle attrici italiane di maggior talento, famosa per essere stata la protagonista de “L’Amore Molesto” di Mario Martone, vincitrice di vari premi tra cui il David di Donatello ed il Globo d’Oro come attrice protagonista. Ha lavorato nel “Caimano” di Nanni Moretti e ne “il Divo” di Paolo Sorrentino.

Al termine dei concerti il pubblico avrà la possibilità di partecipare alla degustazione proposta dal Museo del Vino di Berchidda, con i vini della Cantina Gabriele Palmas di Sassari, delle Tenute Sella & Mosca di Alghero e della Cantina Nuraghe Crabioni di Sorso. Il gusto dei vini in degustazione è esaltato da alcune eccellenze tipiche della nostra isola: il pane con lievito naturale della bottega Madrigosas di Mariella Pinna e Talia Tidore di Olmedo,  i  formaggi artigianali sardi di Mario Piras di Ozieri ed i  salumi di qualità del Salumificio Bardana di Ozieri.  

Approfondimenti e info su http://www.abno.com/.

 

Luigi Coppola

 

Presentata a Sassari la rassegna di prosa e danza invernale

“Mettere in rete questo processo da un punto di vista istituzionale per considerarlo un problema di livello regionale” è quasi una ultima chiamata, l’accorato appello di Antonio Cabiddu, presidente del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna (Cedac) all’avvio della conferenza stampa, avvenuta lo scorso 14 novembre a Palazzo Ducale a Sassari, per la presentazione del cartellone invernale di prosa e danza.

Un programma, quello teatrale, ridimensionato in modo crescente e allarmante negli ultimi anni, conseguenza dei decisivi tagli alle risorse regionali e nazionali destinate a queste iniziative. Evidenti le difficoltà che hanno suggerito di integrare nel tradizionale canale di distribuzione regionale, specializzato da oltre 30 anni nell’offerta delle principali compagnie teatrali nazionali, un palinsesto allargato ai settori della musica e della danza. Una scelta ardua e coraggiosa, dettata anche dall’opportunità della riforma legislativa attuata dal Mibact con il DM 1/7/2014. Nonostante l’organizzazione di una piattaforma flessibile alle diverse risposte culturali, “la certezza dei luoghi dove fare teatro”,  diminuisce con una gravità importante, avallata dalle maggiori difficoltà delle autonomie locali assorbite da pressanti e nuove emergenze.

Le assenze pesanti di diversi rappresentanti (comuni della provincia, università, scuole, ersu), hanno evidenziato la percezione di “vuoto istituzionale” che insiste su una presenza essenziale e irrinunciabile per il territorio come per il resto del Paese.

Di fronte alle innegabili restrizioni (gli spettacoli come nella passata edizione saranno programmati in una unica serata), Valeria Ciabattoni, direttrice artistica Cedac, ha illustrato uno straordinario programma. Visioni d’autore e musiche da film con il patrocinio e il sostegno del Comune di Sassari. Dodici titoli in cartellone fra dicembre e aprile, tra i classici del Novecento e la nuova drammaturgia. Un percorso emozionale accompagnato dai grandi nomi della scena e delle stelle della danza, con ouverture affidata, nell’esordio del 13 dicembre, al compositore da Oscar Nicola Piovani con  “La musica è pericolosa”.

Una cifra alta e preziosa caratterizza gli otto appuntamenti in prosa, arricchiti dalla puntuale presenza della grande scuola teatrale partenopea.  Tra gli attori in ribalta, Giuliana De Sio, al suo debutto nell’isola, protagonista dell’insolito e struggente “Notturno di donna con ospiti” di Annibale Ruccello, uno dei più interessanti autori del secolo appena trascorso, prematuramente scomparso. Un gradito e atteso ritorno a Sassari per Paolo Bonacelli: insieme a Giuseppe Pambieri e Valeria Ciangottini, interprete in “Classe di ferro”, un successo internazionale di Aldo Nicolaj.

Permane la scuola di Edoardo De Filippo con “Non ti pago”, dove la mistica dei numeri per il gioco del lotto s’intreccia al senso della famiglia. Un sapido affresco della società interpretato da Gianfelice Imparato e Carolina Rosi con un’affiatata compagnia per la regia di Luca De Filippo. La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, sostenuta dall’ottimo successo di questa piece in tutte le sale italiane, ha deciso di riproporre lo spettacolo nella stagione 2016-2017 per proseguire i progetti di Luca, prematuramente scompars0 il 27 novembre 2015. Confermando il suo desiderio di non fermare il lavoro della sua compagnia. Sarà un grande omaggio quello del pubblico sassarese, emozionato nel nitido ricordo della sua ultima scena sul palco del teatro Verdi. Era il 16 dicembre del 2007 (per il debutto di quella stagione sassarese di prosa Cedac), quando, diretto dalla regia di Francesco Rosi, in coppia sul palco con altro grande Gigi Savoia, interpretò, in due indimenticabili serate, “Le voci di dentro”.  Ironia in scena con la frizzante commedia francese “Ieri è un altro giorno”, scritta a quattro mani da Sylvain Meyniac e Jean François Cros. Sul palco reciteranno Gianluca Ramazzotti e Antonio Cornacchione.  Intrecci fra letteratura e teatro con le “Sorelle Materassi”, felice trasposizione del romanzo di Aldo Palazzeschi firmata da Ugo Chiti, con due interpreti d’eccezione come Lucia Poli (sorella del compianto Paolo, madre del musicista Andrea Farri) e Milena Vukotic accanto a Marilù Prati, per la regia di Geppy Gleijeses. Marina Massironi e Alessandra Faiella saranno protagoniste di “Rosalyn” di Edoardo Erba, con la regia di Serena Sinigaglia. Il giornalista Federico Buffa racconterà “Le Olimpiadi del 1936”, un affresco storico tra sport e storia.  Arricchiscono la stagione 2016/17 al Comunale di Sassari quattro appuntamenti nel segno di Tersicore: dall’affascinante “Anna Karenina” del Balletto di Milano con coreografie e libretto di Teet Kask, al classicissimo “Lago dei Cigni” nella versione del Balletto Nazionale dell’Opera di Odessa; ritratto di una personalità di spicco della cultura dell’Ottocento in “George Sand“uomo” e libertà” dell’Astra Roma Ballet – ARB. L’epilogo della rassegna proporrà sensualità e la poesia di una “Serata Ravel” con le immaginifiche sequenze create da Pascal Rioult per la sua Rioult Dance NY.

Gli ingressi per gli spettacoli, offerti con le consuete tariffe popolari, potranno essere acquistati in abbonamento anche in versioni separate per la prosa o per la danza, secondo i diversi gusti del pubblico.

Ulteriori approfondimenti per info e prenotazioni su http://www.cedacsardegna.it/

 

Luigi Coppola

Scrivere in Jazz 2016, a Sassari Enrico Rava

“Non sono seduto perché sono stanco ma perché sono vecchio…”. Così la sequoia gigante dalla chioma bianca e fluente, rompe il silenzio e, riposta la tromba, saluta il pubblico accorso ad applaudirlo.

Per una occasione importante, a Palazzo di Città, il Teatro Civico, gioiello fine incastonato nella Sassari vecchia, Enrico Rava ritrova la sua Orchestra Jazz di Sardegna ventidue anni dopo la sua ultima collaborazione. Tanti gli anni trascorsi da quel 1994 quando fu protagonista nel progetto originale di Bruno Tommaso “Seven steps about Carmen”.

L’occasione è data dal doppio appuntamento (8 e 9 settembre) serale per le fase finale della quattordicesima edizione di “Scrivere in Jazz”,  il concorso internazionale di composizione ed arrangiamento  organizzato dall’associazione Blue Note Orchestra di Sassari. Il concorso propone a compositori di qualunque estrazione artistica e provenienza geografica di misurarsi con il jazz attraverso la realizzazione di arrangiamenti per un organico orchestrale di 20 elementi.dsc_0055-jazz2

Alle due serate realizzate con il contributo del Comune di Sassari, della Regione Sardegna, del MIBACT e della Fondazione di Sardegna ha partecipato un variegato  pubblico di appassionati e i tanti finalisti che hanno avuto l’occasione di ascoltare  per la prima volta le loro composizioni eseguite dall’Orchestra jazz della Sardegna diretta da Paolo Silvestri.

Nella serata conclusiva dell’8 settembre, si è consumato un vero capolavoro con il musicista triestino, torinese di adozione. Un evento memorabile il concerto  “OJS Meets Rava”.

La big band sassarese fra le più longeve d’Europa, ha proposto alcuni brani storici del repertorio del grande jazzista internazionale arrangiati da Paolo Silvestri, in questa occasione direttore d’orchestra. L’evergreen “Senza Fine” è stato il preludio di standard entusiasmanti che hanno esaltato l’interplay degli orchestrali sardi.  “Adulti e con figli, davvero molto bravi” – ha ricordato al termine Rava. Non nascondendo la velata malinconia della prima volta con la stessa OJS, all’epoca foriera di quegli stessi  “bravi ragazzi che sono cresciuti davvero bene”, Rava ha dedicato “dialoghi” con tutti i musicisti della band. Alti i fraseggi in duo con l’altra tromba Giovanni Sanna Passino, con la chitarra elettrica di Antonio Pitzoi.  Senza dimenticare i virtuosismi al piano di Mariano Tedde efficaci con i tamburi di Luca Piana e tutto l’ensamble  nella entusiasmante versione di “My Funny Valentine”.

La serata ha acceso il pubblico, in estasi nei fantasiosi assoli del trombettista, superbo in alcune sue composizioni: “Spider Blues”, “Il Viaggio” e “Certi Angoli Segreti”.  Ovazione all’epilogo per l’indimenticabile “Cidade Do Amor Demais”.  Di chiaro respiro europeo, il concorso ha premiato rappresentanti di Germania e Spagna nelle competizioni in gara. Christina Fuchs (classe 1963,  Monaco di Baviera, Germania), con “Newton’s Cradle”,  sì è aggiudicata il premio per le composizioni originali a tema libero. Per la sezione ai temi della musica etnica della Sardegna, quest’anno dedicata al “Canto a chitarra”, si è imposto lo spagnolo Eduardo Rojo Gonzàlez  con  “Images from Sardinia”.  Per la terza sessione, dedicata in questa edizione agli arrangiamenti di brani appartenenti al repertorio del Maestro Rava, nessun finalista si è invece aggiudicato il premio. A giudizio della commissione i brani non raggiungevano infatti gli standard richiesti dalla giuria. “Questi musicisti sono degli eroi  – ha detto il presidente di giuria Mario Raia l’Orchestra Jazz della Sardegna è una rarità in Italia, una delle pochissime realtà a portare avanti progetti culturali preziosi e fondamentali per la musica jazz  esistenti in Italia”.

Durante le premiazioni Gavino Mele, presidente OJS e giurato aggiunto nella commissione esaminatrice,  ha confermato con soddisfazione di avere raggiunto l’obiettivo della tradizionale rassegna biennale: dare luce ai migliori talenti musicisti sparsi nel mondo.  

Decisiva l’esperienza di Mario Corvini, fra i migliori trombonisti in circolazione nel mondo, che a Roma sta portando avanti con grandi sacrifici ed enormi soddisfazioni un laboratorio aperto a tutti i giovanissimi talenti italiani, innamorati di Jazz. Chiudiamo con il pensiero del pianista Mariano Tedde, decano OJS, affidate ai social network, a poche ore dal calare del sipario : “essere coinvolti in un contesto come questo può solo giovare alla salute musicale oltre che mentale. Grazie quindi a tutti quelli che ci hanno sostenuto, prima di tutto il pubblico e poi tutti gli altri. Alla prossima!…”.

Luigi Coppola

Sassari si prepara alla Faradda 2016

E’ stata presentata alla stampa nella sala conferenza a Palazzo Ducale, lo scorso 27 luglio, l’edizione 2016, con tutti gli appuntamenti della Discesa dei Candelieri, La Faradda, l’appuntamento più atteso dell’anno per i sassaresi.

Una festa che è assieme spettacolo e devozione che aggiunge quest’anno importanti novità. La prima riguarda il numero dei gremi e dei Candelieri che il 14 agosto scenderanno lungo corso Vittorio Emanuele per arrivare alla chiesa di Santa Maria. Saranno undici infatti i Ceri votivi che danzeranno per sciogliere il voto alla Madonna. Il consiglio comunale di Sassari, il 12 luglio scorso, all’unanimità ha decretato la modifica al regolamento della discesa dei Candelieri, formalizzando così l’ingresso del gremio dei Macellai che ha San Maurizio come santo patrono. Il nuovo Candeliere è stato presentato nella serata del 30 luglio, nella chiesa della Santissima Trinità. Altra novità,  la nuova location dell’arrostita dei Candelieri, in programma l’11 agosto, durante la quale sarà cucinato anche lo zimino. Sarà la piazza Sant’Antonio ad ospitare il tradizionale spuntino conviviale.

Una scelta che si inserisce nella volontà dell’amministrazione comunale di valorizzare quest’area che, nella tradizione e nella cultura popolare, ha rappresentato un’importante porta d’accesso alla città. “La preparazione alla discesa dei Candelieri dura tutto l’anno con saperi e competenze diverse. Le feste patronali (il 2 agosto sarà per  i muratori,  il 7 quella dei viandanti) ne fanno le tappe importanti” – ha ribadito Salvatore Spada, presidente dell’Intergremio cittadino. Ha anche ricordato la ricorrenza quest’anno del  ventennale dei piccoli candelieri ai quali sarà dedicata la loro vestizione nella mattina del 5 agosto presso il vecchio mercato. “Si crea così una ricucitura tra la parte alta e quella bassa della città antica – ha detto il sindaco Nicola Sanna – quest’ultima considerata da alcuni quasi come abbandonata mentre, in questi ultimi anni, ha ottenuto dalla nostra amministrazione una particolare attenzione. Questa è una festa che parla al mondo intero – ha proseguito il primo cittadino – e si confermano numerose presenze dalle città della Rete delle macchine a spalle e dall’estero. Saranno presenti, infatti, rappresentanti di Viterbo, Nola, Palmi e Gubbio e l’assessora alla Cultura del Comune di Bratislava”.

Il primo cittadino, inoltre, ha ricordato che per tutte le manifestazioni della Faradda, come da disposizioni perentorie della questura di Sassari per esigenze di sicurezza, dalle ore 14 sino a conclusione degli eventi, non sarà consentito l’accesso a nessun veicolo, privato o commerciale, nelle aree interessate dagli appuntamenti. Per questo motivo, le attività commerciali presenti nelle varie aree interessate dagli eventi dovranno provvedere per tempo a programmare le loro necessità.

“L’amministrazione comunale – ha aggiunto l’assessora alla cultura Raffaella Sau, che ha illustrato il programma – nel promuovere la festa dei sassaresi, ha voluto dedicare uno sguardo attento ai Gremi e alle loro feste patronali. Un’occasione, come già anticipato da Spada, per significare che la festa dei Candelieri non deve e non può esaurirsi il 14 agosto, ma si sviluppa per tutto l’anno”.

Nel mese di agosto, in prossimità della Discesa, si moltiplicano gli appuntamenti che “preparano” sassaresi e turisti al grande appuntamento. L’amministrazione comunale infatti ha previsto una serie eventi culturali, enogastronomici, musicali e di spettacolo che rispecchiano l’aspetto identitario della città e della sua comunità. Anche quest’anno, da piazza Azuni, dalle 10 e fino alle 13.30 del 14 agosto, il trenino Aiò partirà per portare turisti e curiosi nelle sedi della vestizione dei Candelieri. In onore della tradizione, nonostante ormai i detenuti si trovino nel nuovo carcere di Bancali, anche quest’anno si è scelto di mantenere per questo importante appuntamento il nome di “Candeliere di San Sebastiano”.

L’11 agosto, alle 10.30, nella nuova struttura, si rinnoverà l’appuntamento. Il candeliere a fine manifestazione sarà trasportato nel cortile di Palazzo Ducale e sarà poi esposto il 13 agosto, in occasione della manifestazione delle premiazioni per i Candelieri d’oro, d’argento, di bronzo e speciale.

Alla presentazione hanno partecipato i delegati di alcuni sponsor che insieme agli enti istituzionali sostengono la manifestazione. Fra i presenti anche Luca Parodi che ha presentato “Archeos”, lo spettacolo concerto che sarà offerto dai Tazenda la sera dell’undici agosto. Cuore e madre di tutti gli eventi in programma, La Faradda del 14 agosto, vedrà la partenza del primo Candeliere da piazza Castello intorno alle 18.

Il calendario completo degli eventi è disponibile sul portale istituzionale (http://www.comune.sassari.it/servizi/cultura/candelieri/candelieri_2016/candelieri_2016_indice)

 

Luigi Coppola

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