I “Comuni Marziani” atterrano nelle scuole sarde 

L’avvistamento c’è stato, l’incontro pure. Gli effetti (collaterali o meno) potranno destare

qualche risveglio muscolare in una apparente indifferenza o nella ostentata distanza dagli argomenti trattati nel tour sardo di una inedita compagnia teatrale. Compagnia, che, forte delle proprie competenze nel dialogo con l’universo adolescenziale (13 mila giovani spettatori delle scuole italiane hanno conosciuto il progetto in dieci anni di attività) non ha deluso le aspettative di diverse centinaia di studenti sardi di alcuni istituti scolastici medi superiori di Cagliari e Sassari.  Nella mattinata del 27 ottobre, dopo i due spettacoli al teatro Massimo di Cagliari,  l’Auditorium via Monte Grappa a Sassari si popola delle classi terze e quinte di alcune scuole cittadine. Sul palco la Compagnia Tecnologia Filosofica di Torino con lo spettacolo di teatro danza “Comuni Marziani”. Un progetto nato nel 2007 con l’obiettivo di approfondire i temi delle diverse identità sessuali e delle affettività fra gli adolescenti. La proposta di un percorso laico di conoscenza e condivisione delle personali inclinazioni è affrontato con testi e musiche, ma soprattutto con un linguaggio emozionale di gesti e corpi in movimento. Protagonisti i ragazzi, i loro luoghi di incontro (la scuola, le vacanze, la discoteca) con i sogni e le aspettative tipiche delle tappe adolescenziali dove sorgono inevitabili conflitti nella scoperta di affetti e pulsioni diverse da quelle ritenute normali.  L’alternarsi dei costumi e dei colori gioca proprio sugli stereotipi di una società “normale” ancora molto lontana, quella italiana, da tollerare con rispetto pieno, legami e sentimenti “fuori dalle regole”.

Il progetto, riconosciuto a livello nazionale come una delle “buone pratiche”, ha ottenuto il patrocinio dell’Unar, l’ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del Ministero Pari Opportunità. E’ sostenuto da Agedo (l’associazione di genitori, parenti e amici di persone LGBT) e da Amnesty International.

Al termine dello spettacolo la dirigente scolastica del liceo Giovanni Spano, Maria Paola Curreli, avvia un dibattito con gli studenti in platea insieme ad alcuni attori della compagnia (Stefano Botti e Aldo Torta) e con il rappresentante del MOS Sassari, Massimo Mele.

Alcuni interventi denotano la curiosità e la semplicità di approccio ai temi dell’omosessualità e delle relazioni sentimentali. “Una cosa normale che si può pensare nell’Umanità” – afferma uno studente che ammette di aver visto per la prima volta uno spettacolo teatrale su queste tematiche. A prescindere dalle diverse posizioni in campo su questioni complesse, soprattutto all’interno delle famiglie e nelle loro possibilità, non sempre agevoli di relazionarsi con l’esterno, l’opportunità didattica teatrale ha confermato una pronta e matura risposta dei ragazzi oltre la soddisfazione dei propri docenti.

 

Luigi Coppola

seers cmp badge