Rapporto UNICEF: necessaria vitamina A per oltre 140 milioni di bambini

Un rapporto, quello recentemente prodotto dall’UNICEF, che evidenzia la tragica situazione di oltre 140 milioni di bambini che sono maggiormente a rischio di contrarre malattie, perdere l’udito, diventare ciechi e rischiano di morire se non verrà somministrata sufficiente vitamina A.
Secondo il rapporto basterebbero solo due dosi di vitamina A all’anno per salvarli. Oltretutto l’intervento è a basso costo, ma la copertura economica per sostenerlo si è ridotta già nel 2016.
SI tratta di una vitamina, quella A, che serve a rafforzare il sistema immunitario e proteggere i bambini da malattie che possono essere potenzialmente letali (morbillo, diarrea).
La situazione evidenziata dal rapporto mette allo scoperto che sono ben 26 i paesi con i più alti tassi di mortalità infantile. Proprio in questi paesi dove sarebbe urgente e necessaria la somministrazione della vitamina A ben 61 milioni di bambini non hanno avuto gli integratori. Un numero che risulta nel 2016 triplo rispetto all’anno precedente.
“Il futuro di questo intervento a basso costo e ad alto impatto è in bilico, e con esso la sopravvivenza, la salute e lo sviluppo dei bambini più vulnerabili”, ha dichiarato Victor Aguayo, responsabile del programma globale di nutrizione dell’UNICEF. “Questo grave declino rappresenta una situazione senza precedenti e un motivo di allarme, in quanto rischia di compromettere decenni di progressi”.
Nel rapporto, l’UNICEF raccomanda di migliorare la copertura con una serie di interventi: maggiore impegno da parte dei governi nazionali e dei loro partner per lo sviluppo per raggiungere ogni bambino con una dose di vitamina A, due volte; costruire sistemi più forti in modo che i servizi sanitari, compresi gli integratori di vitamina A, siano forniti regolarmente ed equamente; raccogliere e condividere conoscenze sui modi per somministrare integratori di vitamina A, attraverso vaccinazioni di routine e altri servizi di routine per i bambini. Infine monitorare ogni bambino, attraverso un migliore uso delle tessere e dei libretti sanitari per sapere quali bambini ricevono due integratori di vitamina A all’anno per una protezione completa.
Il rapporto chiede anche “una alimentazione integrata per i bambini e di aumentare il sostegno all’allattamento al seno nei primi due anni” e allo stesso tempo, rileva che “fino a quando i bambini non avranno accesso ad una dieta nutriente e sicura che li protegga dalla carenza di vitamina A, i programmi di integrazione della vitamina A rimarranno essenziali in molti paesi”.
Alessandra Desideri

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