Madeleine Vionnet: la stilista inventrice del taglio in sbieco

Madeleine Vionnet nasce a Aubervillies, (paesino della provincia francese), nel 1876. Non essendo ancora il tempo in cui la carriera scolastica potesse essere presa in considerazione per una donna, nonostante i suoi risultati eccellenti a scuola, il padre decise di farle abbandonare gli studi e farle iniziare il lavoro di sarta. Nel 1893 trovò lavoro nella Maison Vincent a Parigi, dove diventò premiére in breve tempo. Poco dopo Madeleine sposò un giovane uomo di Aubervillies con il quale diede alla luce una bambina, ma all’età di soli due la anni la piccola morì in un tragico incidente e questo portò Madeleine, presa dal forte dolore, a partire per l’Inghilterra dove ricominciò da capo la sua vita a Londra e dove trovò subito lavoro nell’Atelier Kate Reily. Erano gli anni in cui in Inghilterra si stava svolgendo un intenso dibattito culturale che impegnava artisti e medici sul modo di vestire delle donne.

Nel 1890 la Healthy and Artistic Dress Union, che proponeva una riforma di tipo estetico, stava sostituendo la Rational Dress Society, che, dal 1881, aveva sostenuto con fervore la necessità di trasformare l’abbigliamento femminile per motivi igienici. Corpo e abito stavano diventando il centro di un dibattito che stava provocando in tutta Europa una grande trasformazione culturale che presto avrebbe posto le basi della danza moderna e di un nuovo stile di vita, da quando la nuova associazione si schierò a favore di un modello derivato dall’abito dell’antica Grecia e, contemporaneamente, Isadora Duncan iniziava a danzare a piedi nudi. Da lì a poco Vionnet tornò a Parigi per lavorare nella Maison Callot Soeurs come premiére di Madame Marie. Il compito di Madeleine era quello di realizzare i modelli in tela degli abiti che Madame Marie ideava. Nel 1907  Madeleine lasciò la Maison Callot per diventare modellista alla Maison Doucet dove realizzò abiti molto innovativi ispirati alla performance che la Duncan aveva presentato a Parigi l’anno precedente.

“Il corsetto è una cosa ortopedica, io stessa non l’ho mai sopportato e per qual motivo avrei dovuto infliggerli alle altre donne?” Difatti, i corsetti di Madeleine, non prevedevano l’uso del busto, ma richiedevano una trasformazione dell’ideale di bellezza femminile che non aveva ancora oltrepassato i confini delle avanguardie mediche, letterarie o artistiche. Ma purtroppo le nuove idee di Vionnet vennero represse. (segue)

Alessandra Federico

Grammy Award 2021: Eilish è disco dell’anno, H.E.R. miglior brano, Swift album, Beyoncé da guinness

Con il singolo ‘Everything I Wanted’, Billie Eilish ha vinto, il premio più importante ed ambito, il Grammy per il disco dell’anno, aggiudicandosi la vittoria per la seconda volta dopo il trionfo dell’anno scorso.  Il secondo premio più importante, ‘Album dell’anno’, è stato vinto dalla cantautrice Taylor Swift con ‘Folklore’.  Tuttavia a fare la storia della musica è stata, l’inarrivabile Beyoncé che, con un totale di 28 Grammy vinti da un’artista femminile, ha superato il primato finora detenuto alla violinista statunitense Alison Krauss di 27 premi.

All’edizione 2021 degli Oscar della musica, Queen Bey ha vinto il premio per il miglior video musicale con ‘Brown Skin Girl’, quello per ‘la migliore performance rap’ e ‘migliore canzone rap’ con ‘Savage’ insieme a Megan Thee Stallion e quello per la ‘migliore performance R&B’ con ‘Black Parade’. Per Brown Skin Girl il premio è andato anche alla figlia di Beyoncé e Jay-Z, Ivy Carter, nove anni, facendo di lei una delle più giovani vincitrici nella storia dei Grammy. Ed anche i Grammy 2021 sono stati segnati dalla pandemia, con performance miste, alcune dal vivo ela maggior parte già registrate.

In diretta da Los Angeles a condurre è stato il comico del The Daily Show, Trevor Noah. I premi più importanti hanno visto protagoniste quote rosa, cui si aggiunge Megan Thee Stallion premiata come miglior artista emergente, la prima rapper donna a vincere per la miglior canzone rap.  Ottimo risultato anche per Harry Styles che ha vinto il Grammy come ‘Best Pop Solo Performance’ con Watermelon Sugar. Per l’artista inglese, ex One Direction, si tratta della prima partecipazione nonché prima vittoria. Styles ha anche aperto la serata cantando lo stesso brano.  A Lady Gaga e Ariana Grande è andato il premio per il miglior duo pop. Tra gli uomini, menzione per James Taylor, che ha vinto il Grammy per il miglior album di pop tradizionale, con “American Standard”. Grande assente The Weeknd che fino a qualche ora prima ha continuato a scagliarsi contro i Grammys: prima ha affermato che sono corrotti poi ha annunciato che boicotterà tutte le future edizioni, dopo che il suo ultimo album “After Hours” e in singolo “Blinding Lights” sono stati completamente snobba.

Nicola Massaro

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