Il Museo della Seconda Guerra Mondiale di Felonica

 

Nell’inverno del 1942-43 in Russia infuriava la Seconda Guerra Mondiale e i soldati sovietici spingevano le lunghe file dei nemici fatti prigionieri in marcia sul fronte del Don e a Stalingrado, per poi caricarli sui treni  che avevano come ultima destinazione i gulag nel profondo nord delle steppe siberiane. Tra quei prigionieri, molti furono gli Italiani e pochi riuscirono a sopravvivere a quella traversata mortale. Il freddo, le ferite, le malattie, la denutrizione troncarono parecchie vite, così i corpi venivano ammassati negli ultimi vagoni di quei treni e questi, una volta pieni, venivano sganciati in prossimità di snodi o centri abitati, per essere svuotati.

La città di Kirov, sul fiume Vjatka, fu uno di quegli avamposti logistici usati dai soldati russi per liberarsi dei cadaveri nemici; senza troppe cerimonie con l’esplosivo si realizzavano grandi fosse comuni a ridosso della Transiberiana che attraversava la città.

Questa storia è il fondamento del Museo della Seconda Guerra Mondiale di Felonica, in provincia di Mantova; una struttura del tutto particolare che al suo interno ospita i resti, i cimeli, dei caduti italiani al fronte russo.

Ventiquattro volontari, questo l’organico del museo, che a proprie spese si alternano i quei luoghi, lontani quasi 4mila km da casa, per scavare di fianco a quella ferrovia ancora funzionante e recuperare pezzi di un passato fatto di storie personali interrotte bruscamente. Assieme al personale della locale Organizzazione Pubblica Volontaria Giovanile Ricognitori di Kirov, che aiutano nelle operazioni di sondaggio e delimitazione del terreno delle fosse comuni, i nostri contemporanei connazionali ritrovano bottoni, pezzi di divise, lavorando assieme ai russi per dare identità a coloro che non sono mai tornati in patria.

Fino ad ora sono state recuperate 11 piastrine di riconoscimento, restituite dai “memoriali russi” alle relative autorità nazionali, al fine di permettere i necessari approfondimenti. E sono stati recuperati i resti di 298 caduti italiani, ungheresi e tedeschi, perché l’impegno dei volontari di Felonica è transnazionale.

Tuttavia la spinta al recupero dei nostri caduti, e non solo, sul territorio russo, avrebbe bisogno di costante alimento, supporto e attenzione, anche da parte delle istituzioni, visto che le fosse di Kirov sono ancora piene. Per questo motivo la senatrice a vita Elena Cattaneo ha preso a cuore la faccenda,  appellandosi al Presidente della Repubblica e al Ministro della Difesa affinché i Ventiquattro di Felonica non vengano lasciati soli; sta nella ferma volontà dello Stato, infatti, l’intenzione di non affidare all’oblio collettivo del tempo il sacrificio dei singoli.

Rossella Marchese

Immigrazione e la nuova proposta della Commissione europea

La nuova proposta della Commissione europea per la gestione delle migrazioni risente degli umori politici. Sembra più che non si faccia attenzione ai diritti umani ma si fa attenzione a come realizzare i rimpatri.

Nel 2017 gli sbarchi sulle coste europee sono notevolmente diminuiti (172 mila nel 2017) mentre i richiedenti asilo nel mondo sono aumentati, raggiungendo la cifra record di 71,4 milioni (rapporto annuale Unhcr). Tutto questo è l’effetto delle politiche di esternalizzazione delle frontiere dell’Unione Europea, basate sugli accordi con i Paesi di transito (Niger, Libia, Tunisia), comprese le campagne di criminalizzazione italiane delle Ong impegnate nei soccorsi in mare. Oggi la priorità non è la tutela dei diritti umani, ma è la riaffermazione dei confini nazionali e comunitari. Caso strano è che, mentre gli sbarchi e le richieste di asilo nella Ue raggiungono i livelli più bassi degli ultimi anni, nell’agenda politica la questione ha assunto toni drammatici e divisivi e la sua risonanza simbolica ed emotiva risalta nell’ultima iniziativa europea sull’argomento.

L’attuale proposta operativa dalla Commissione si articola sostanzialmente in tre punti: primo, realizzare accordi con i Paesi esterni per realizzare strutture di accoglienza e valutazione delle istanze di protezione internazionale prima dell’accesso sul territorio della Ue, agendo in collaborazione con le agenzie internazionali (l’Organizzazione mondiale per le migrazioni e Unhcr), proprio per contenere le critiche sulla mancata tutela dei diritti umani nei Paesi coinvolti; secondo, realizzare “centri controllati” su base volontaria all’interno dell’Unione per trattenere i richiedenti asilo, identificarli e valutare rapidamente le loro istanze, con il sostegno tecnico e finanziario della Ue; terzo, incentivate la partecipazione volontaria dei paesi membri alla ricollocazione dei rifugiati, grazie al contributo comunitario di 6 mila euro per ogni persona accolta .

E’ importante osservare come il documento esplicativo della natura dei centri controllati (Non-paper on “controlled centres” in the EU – interim framework) non usa mai la locuzione “diritti umani”, una volta sola il termine “diritto” e ben dieci volte la parola “ritorno”.

Danilo Turco

Quale futuro per la democrazia: diretta o indiretta?

Casaleggio prevede la fine della democrazia rappresentativa e affida il futuro alla democrazia diretta.

Riguardo alla fine del Parlamento per l’avanzata della democrazia diretta, il ministro Riccardo Fraccaro ha presentato in questi giorni un progetto di riforma costituzionale che tocca proprio gli istituti di democrazia diretta (tra le altre cose, eliminazione di quorum e introduzione di referendum consultivi). E’ indubbio che i meccanismi di delega creano molti problemi, ma non è pensabile che tutte le decisioni necessarie siano prese sempre da tutti i cittadini.

Non esiste Paese democratico in cui le decisioni non spettino a un Parlamento di eletti: le poche alternative vanno infatti nella direzioni di potere maggiormente concentrato, come accade negli stati autoritari delle dittature.

La domanda corretta sarebbe come ritagliare spazi di democrazia diretta e democrazia rappresentativa, riferendosi alle necessità dei casi e delle situazioni. La Costituzione italiana riconosce tutto questo prevedendo il referendum abrogativo, quello confermativo di riforma costituzionale, nonché la possibilità di iniziativa legislativa popolare e pone determinati limiti (il quorum, le materie, le firme, etc.). Inoltre, maggiori possibilità sono riconosciute dalla legge a livello di governo inferiore, come i referendum consultivi e propositivi e i bilanci partecipativi.

Infine, occorre riflettere su come in democrazia non siano importanti solo quali meccanismi di scelta sono da adottare, ma soprattutto sapersi assumere le responsabilità degli effetti delle  scelte fatte.

Danilo Turco

Sport e solidarietà insieme nella Barcolana Turritana

A sostegno del reparto di reumatologia di Sassari ben venti associazioni ed enti hanno aderito alla Barcolana Turritana l’evento di sport e solidarietà svoltosi sul litorale di Porto torre il 20 e 21 luglio.

Tante le discipline sportive a confronto:  nuoto, ciclismo, canoa, vela, tennis. E poi ancora aquafitness, scacchi, spinning e calcio balilla, tennis da tavolo.

La dodicesima edizione ha visto, come abbiamo ricordato, venti associazioni ed enti, coordinate dalla Fidapa di Porto Torres, insieme per raggiungere l’obiettivo di sostenere il progetto di potenziamento del Reparto di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari.

Trenta gli sponsor che hanno aderito alla manifestazione patrocinata dal Comune di Porto Torres, dall’Università di Sassari, dalla Consulta del Volontariato con la partecipazione del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco.

“L’evento è nato con lo scopo di ricordare la nostra socia Elisabetta Fara – ha sottolineato Ersilia Fiori, presidente della Fidapa di Porto Torres – e per proseguire la sua battaglia contro le malattie rare. Siamo riusciti a finanziare grazie alla raccolta, alle donazioni e ai contributi ricevuti ben cinque di borse di studio, mentre lo scorso anno abbiamo acquistato apparecchiature per il day hospital oncologico. Quest’anno sosterremo il potenziamento del reparto di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari, per i pazienti affetti da lupus e da patologie autoimmuni. Fondamentale è il supporto degli enti, delle associazioni, dei volontari e delle aziende che lavorano in sinergia con la Fidapa e che ci consentono ogni anno di riproporre questa manifestazione”.

Un impegno importante per aiutare la struttura se si considera che il reparto di Reumatologia ha un numero di pazienti in crescita: sono quasi 150 le persone assistite periodicamente, affette da malattie come il lupus, la sclerosi sistemica e l’artrite reumatoide. Il reparto diretto dal professor Giuseppe Passiu ha acquisito di recente nuovi spazi per i quali sono necessarie apparecchiature. Grazie all’iniziativa della Barcolana sarà possibile acquistarle con la raccolta fondi avviata in occasione dell’iniziativa.

“Esprimo il mio ringraziamento a nome della nostra comunità – ha affermato l’Assessora Mara Rassu – perché la Barcolana è un esempio positivo di sinergia tra persone, associazioni ed enti, dove lo sport diventa uno strumento per stare insieme e fare del bene. È un bel messaggio di unione e condivisione, per raggiungere obiettivi solidali di cui dobbiamo essere orgogliosi”.

Hanno partecipato all’evento: Lega navale italiana, Asso.ve.la, Freedom in water, Progetto Albatross, Avis, Piscina Libyssonis, Area fitness Libyssonis, Happy Fitness Center, Ciclisti Turritani, Ka.no.sar. Scout Cngei, Asd Porto Torres Scacchi, Tennis club Porto Torres, Etnos, Ficr, Crono Sassari, Gruppo canottaggio “Giuseppe Usai”.

Videosorveglianza per il Parco Nazionale del Vesuvio  

Lo scorso 16 luglio è stato presentato il Sistema di videosorveglianza del Parco Nazionale del Vesuvio al Palazzo Mediceo Ottaviano (NA), dove ha sede l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio.

Era presente il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Il sistema di videosorveglianza è stato realizzato da Fastweb e Innovaway nell’ambito della Convenzione Consip “Sistemi di Videosorveglianza e servizi connessi”.

Si tratta di un importante ausilio tecnologico che consentirà di controllare il territorio favorendo la prevenzione degli illeciti ambientali “lungo le vie di accesso, gli stradelli forestali, i siti oggetto di sversamento dei rifiuti e di supporto al piano Antincendio Boschivo dell’area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio”.
“È doveroso un ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato per la realizzazione di questo impianto, ho seguito personalmente l’avanzamento dei lavori e, devo dire, c’è stato grande l’impegno, al di là del lavoro tecnico, si è vista la passione profusa per il territorio. Per questo ringrazio i dirigenti, i lavoratori ed i tecnici di Fastweb e di Innovaway, le due società che hanno realizzato l’impianto” i ringraziamenti iniziali del Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio Agostino Casillo.
I siti video sorvegliati sono in totale 35 collegati a 3 centrali operative: Sede Ente Parco del Vesuvio di Ottaviano, sala dei Carabinieri Forestali di San Sebastiano al Vesuvio e la stazione dei Carabinieri di Ottaviano.
Per il progetto del Parco Nazionale del Vesuvio, Fastweb ha scelto come Partner Innovaway “per le competenze in ambito IoT e per le competenze specifiche nell’integrazione di strumenti intelligenti per il controllo del territorio e per il monitoraggio distribuito”.
Una soluzione di controllo all’avanguardia per il nostro Parco del Vesuvio.
“Chiedo ai comuni di aiutarci a rendere più vivibile il nostro territorio e a difenderci dagli attacchi dei criminali ambientali e non solo” il monito del Ministro dell’Ambiente Costa a tutti i sindaci, per aumentare il controllo e la sicurezza del nostro Paese.

Il controllo e la sicurezza dei territori sono fondamentali per garantire ambiente e cittadini e un futuro alle nuove generazioni. Il futuro del pianeta passa anche dai singoli territori.

Alessandra Desideri

Maturità 2018: buoni i risultati

La maturità 2018, secondo i primi risultati forniti dal MIUR, restituisce un miglioramento rispetto al 2017. Il 64,4% dei candidati ha preso un voto superiore a 70/100, rispetto al 62,5% dell’anno precedente. Un leggero incremento dei diplomati con 100 e 100 e lode.

All’Esame è stato ammesso rispetto al 2017 il 96% dei candidati scrutinati con un decremento dello 0,2% mentre rispetto alla promozione si è avuto un incremento dello 0,1%..

Lieve aumento per le lodi: sono l’1,3%, un anno fa erano l’1,2%. I 100 salgono al 5,7%, rispetto al 5,3% dell’anno scorso. Le ragazze e i ragazzi con un voto fra 91 e 99 sono il 9%, nel 2017 erano all’8,5%. Il 19,6% delle studentesse e degli studenti ha conseguito una votazione tra 81 e 90, rispetto al 18,9% dello scorso anno. In leggero aumento i 71-80: salgono al 28,8% dal 28,6% di un anno fa.

In calo i punteggi sotto il 70: il 27,8% delle maturande e dei maturandi ha conseguito una votazione tra il 61 e il 70, fascia di voto che nel 2017 era stata conseguita dal 29%. I 60 scendono al 7,8%, rispetto all’8,5% del 2017.

In tutto, i 100 e lode in Italia sono 6.004.

Puglia (1.066), Campania (860) e Lazio (574) in pole position.

Alessandra Desideri

Consegna di gagliardetti agli Scout C.n.g.e.i. a Porto Torres

I bambini e i ragazzi pronti alla partenza per i campi estivi e di Protezione civile sono stati ricevuti dall’Amministrazione comunale di Porto Torres. Gagliardetti per tutti i giovanissimi e i ragazzi che andranno ad accrescere le loro competenze e a fare nuove esperienze di vita in comune all’Asinara, in Piemonte e in Olanda.

Gli Scout C.n.g.e.i. sono stati ricevuti dall’Assessora alle Politiche sociali, Rosella Nuvoli, e dall’Assessora alla Cultura, Mara Rassu. I Rover, gli Esploratori e i Lupetti vivranno un’esperienza formativa senza paragoni, rispettivamente a l’Aja (Olanda), a Vialfrè (Torino) e sull’altra metà del territorio di Porto Torres, l’isola dell’Asinara.

Presenti nella sala Consiglio, insieme alle rappresentanti dell’Amministrazione comunale, i referenti scout Alida Manca (akela, capo branco) e Lello Cau (baloo, vice capo branco), in rappresentanza di un nutrito Staff che coordinerà il campo di Protezione Civile all’Asinara, composto da Alessandra Onidi (bagheera, vice capo branco), Emanuela Striano (rashka, vice capo branco), Sandra Conti (commissario di sezione e capo gruppo), dalle senior in servizio Monica Demartis e Paola Conti, e dal Presidente della sezione scout C.n.g.e.i. di Porto Torres, Enzo Giardina.

Le tre destinazioni anche legate alle età dei partecipanti all’iniziativa.

I Lupetti (8-11 anni) all’Asinara dove svolgeranno due attività: una legata al gioco e all’avventura, l’altra alla Protezione Civile con la collaborazione del Dipartimento di Protezione Civile, del Cisom, dei Carabinieri e della Guardia di finanza.

Cosa impareranno, oltre allo stare insieme e collaborare? Impareranno le regole del primo soccorso, i dispositivi, il Piano di protezione civile cittadino e assisteranno alle esercitazioni, attività estremamente importanti per la loro crescita e formazione.

Gli esploratori (12-16 anni), con Gabriele Loi (capo branco) e Alice Cau (vice capo branco), andranno invece a Torino per partecipare al Campo nazionale di Vialfrè  insieme ad altri 4000 ragazzi. Il loro impegno sarà svolto in attività di servizio, orientamento, nautica, pionierismo e condivisione.

Per i più grandi, i Rover (16-19 anni), guidati dal capo compagnia Veronica Piccolo, è prevista  la partenza per l’Olanda, dove parteciperanno al Roverway. Sarà l’occasione per poter condividere opinioni, culture e tradizioni con ragazzi provenienti da tutta Europa.

“Il metodo scout si basa su insegnamenti pedagogici solidi ed efficaci – ha sottolineato l’Assessora Nuvoli – che permettono di lavorare su se stessi, sia mentalmente che fisicamente, di aiutare il prossimo e mettersi al servizio della comunità, secondo il principio di imparare facendo. L’esperienza scout è molto formativa e sarebbe importante che i genitori ragionassero sulla possibilità di farla provare ai propri figli”.

L’Assessora Rassu ha ribadito che “fare parte degli scout aiuta ad alimentare il senso di comunità, di amicizia e consente di acquisire quei valori che spingono i ragazzi a fare gruppo, senza distinzioni”.

Vale la pena ricordare  le parole di Robert Baden-Powell che nel 1907 fondò gli Scout: “ È qui dunque lo scopo più importante della formazione scout: educare. Non istruire, si badi bene, ma educare; cioè spingere il ragazzo ad apprendere da sé, di sua spontanea volontà, ciò che gli serve per formarsi una propria personalità”. Oggi lo scautismo può contare su 40 milioni di iscritti e rappresenta uno dei movimenti più grandi al mondo di educazione non formale.

Salvatore Adinolfi

 

Porto Torres: 37 telecamere per il monitoraggio ambientale e per la sicurezza del territorio

Ambiente e territorio sono un patrimonio unico da salvaguardare per il nostro Paese. Per la sua tutela e per garantire la sicurezza, i sistemi di videosorveglianza e monitoraggio possono rappresentare un importante ausilio per le Istituzioni e per i cittadini.

La Giunta comunale di Porto Torres, in provincia di Sassari, ha approvato nei giorni scorsi il progetto preliminare per la realizzazione della rete di monitoraggio del territorio con sistemi di videosorveglianza.

Cosa prevede il programma? L’installazione di 37 telecamere, dei sistemi di connettività e di tutte le infrastrutture a supporto degli impianti stessi.

Il progetto verrà realizzato grazie ad una convenzione Consip con Tim e  la spesa prevista è di circa 119mila euro.

“La Regione ha riconfermato lo scorso anno lo stanziamento che risaliva al 2013. Dopo la sottoscrizione della convenzione tra la Regione e il Comune – afferma il Vicesindaco Marcello Zirulia – il Comando di Polizia Locale ha potuto individuare un professionista che ha svolto attività di supporto al Responsabile unico di procedimento. Il progetto, quindi, ha cominciato a concretizzarsi e auspichiamo che possa essere presto realizzato per incrementare la sicurezza e il controllo nel territorio cittadino”.

La fase iniziale ha previsto la formalizzazione dell’adesione alla convenzione Consip, aggiudicata alla rete d’imprese Telecom, Finmeccanica, Ingegneria e software industriale spa, che ha elaborato il progetto preliminare.

“L’obiettivo del progetto è quello di creare una rete di monitoraggio nei punti più sensibili della città, in modo da prevenire atti vandalici o riscontrare, e poi sanzionare, comportamenti contro l’ambiente e il patrimonio dell’ente. Le telecamere dovranno essere distribuite tra il centro e la periferia, comprese le strade in prossimità degli accessi portuali”.

Saranno istallate, in base al progetto preliminare, alcune telecamere sulla litoranea per Platamona, in strade e zone periferiche dove vengono abbandonati rifiuti, nei pressi dei varchi del porto, nel centro cittadino, nelle strade urbane di connessione con la fascia costiera e nei quartieri in cui più frequenti si verificano atti di vandalismo.

Attenzione da parte dell’Amministrazione comunale, quindi, alla sicurezza del territorio e alla tutela ambientale monitorando anche i luoghi dove più frequenti sono episodi di malcostume e vandalismo. Attenzione tanto più importante per una località turistica  come Porto Torres che può vantare 2000 anni di storia e tesori naturali e storico-architettonici di particolare rilevanza oltre al Parco Nazionale dell’Asinara.

Salvatore Adinolfi

915 mila euro per il sostegno agli studenti disabili

La Regione Campania ha approvato in Giunta interventi di inclusione sociale degli studenti con disabilità sensoriale, per 915.000 euro.

Se si considerano le difficoltà che incontrano le persone disabili e le loro famiglie nella vita quotidiana, è sicuramente positivo l’impegno che la Regione ha preso per favorire l’inclusione degli studenti con disabilità.

Gli alunni con disabilità visiva potranno avere i testi scolastici in formato braille e/o a caratteri ingranditi, in modalità cartacea o elettronica, questo favorirà la loro partecipazione in condizione non di disagio alle attività scolastiche (finanziamento della dote scuola per 415.000 euro). Sono previste inoltre azioni e interventi finalizzati a garantire pari opportunità alle persone con disabilità uditiva attraverso il superamento delle barriere immateriali di tipo comunicativo per l’importo di  200.000 euro e azioni e interventi finalizzati all’aiuto post-scolastico mirati a fornire alle persone con disabilità di tipo visivo e uditivo un aiuto specifico che consenta loro di superare le difficoltà che incontrano (importo stanziato 300.000 euro).

Si è dichiarata soddisfatta l’assessore all’Istruzione, Politiche sociali e Politiche Giovanili Lucia Fortini che ha dichiarato: “Si tratta di un altro passo in avanti, molto importante, per l’affermazione reale del diritto allo studio delle ragazze e dei ragazzi della nostra regione, che trasforma le difficoltà sensoriali e le disabilità da problema da risolvere in opportunità e arricchimento per tutti gli studenti. Misure concrete ed interventi mirati per rendere più forti i nostri studenti, più fiduciose le loro famiglie, più aperto, coeso ed inclusivo il sistema scuola della Campania”.

Sicuramente un sospiro di sollievo da parte delle famiglie che sono costrette a fare grandi sacrifici per garantire ai propri figli in condizione di disabilità il diritto allo studio e ad una vita “senza barriere”.

Alessandra Desideri

NèB: Natura è Benessere, presentato il progetto

Presentato oggi il progetto Ccm “Ambiente, clima e protezione della salute dei bambini”. L’iniziativa prende lo spunto dall’interesse manifestato dall’OMS, dalla COP sulla Biodiversità dell’ONU, dalla IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura), da istituzioni, enti e organizzazioni pubbliche e private, verso i benefici contatti con la natura. In discussione gli “stili di vita limitrofi a diverse fonti di inquinamento dell’ambiente urbanizzato, a situazioni di disagio sociale e alla minaccia rappresentata dalle tecnologie digitali, il cui uso eccessivo conduce a una nuova insidiosa dipendenza”.

La vita moderna, la crescente globalizzazione e l’urbanizzazione sfrenata costituiscono una minaccia sempre più forte per la salute e per la qualità di vita di cittadini e popolazioni e una sfida sempre più complessa per chi deve tutelare la salute pubblica a livello locale, ma soprattutto a livello internazionale come l’OMS.

“L’impatto antropico sta modificando l’ambiente su scala globale. Questi cambiamenti possono avere effetti diretti e indiretti sulla salute”, sottolineano gli organizzatori.
Il progetto si propone come obiettivo quello di “sviluppare e promuovere strategie e programmi di azione sulla prevenzione e promozione della salute in età pediatrica e di prevenzione di patologie derivanti da contaminazioni ambientali dell’aria, dell’acqua e della catena alimentare, da stili di vita sedentari, da videodipendenze e impatti indotti dai cambiamenti climatici”.
L’attenzione del Ministero della Salute, come sottolinea, “intende recuperare il patrimonio di ricerca e di esperienze e aprire la strada alla sperimentazione di linee guida con il coinvolgimento delle altre istituzioni e di attori sociali, per contribuire a raggiungere obiettivi condivisi”.

Alessandra Desideri

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