Lo Zen e l’arte della Cerimonia

La più antica manifestazione artistica giapponese  è quella che prende nome da un particolare tipo di cerimonia della jomon cioè “impronta”, costituita da vasi modellati manualmente e decorati mediante l’impressione sull’argilla fresca di cordicelle intrecciate.

Periodo Yamato

Durante  questo periodo del IV sec. ci fu uno sviluppo della ceramica e oggetti preziosi.

Nel 538 d.C. con l’introduzione del Buddhismo ci fu una diffusione dell’arte Buddhista con figure in legno e bronzo raffiguranti la Divinità.

Periodo Nara

Durante questo periodo  vennero costruiti templi nella zona Nara, splendidamente affrescati.

Periodo Heian

Heian, l’attuale Kyoto, ha dato nome al periodo artistico nel quale l’architettura Buddhista conobbe una certa decadenza per l’affermarsi di sette religiose che alla vita dei monasteri preferirono l’isolamento in zone montuose esaltando le bellezze naturali.

Nelle case private l’ambiente esterno viene introdotto nell’interno attraverso paesaggi, fiori, animali dipinti sulle pareti, e in particolare sui fusuma, le grandi porte scorrevoli.

Periodo Kamakura

L’influenza cinese determinò l’evolversi dell’arte giapponese, anche se emersero artisti locali come Unkei e Kaikei.

Questo periodo vide l’affermarsi di una nuova arte, favorita dal diffondersi di varie sette che praticavano un Buddhismo più popolare.

Un apporto particolare è quello recato dallo “zen”, una setta molto fiorente in Cina e in Giappone per il suo carattere meditativo, basato sulla contemplazione.

Ne derivò un a grande affermazione della pittura, per la predilezione verso soggetti tratti dal vero, con particolare riguardo al ritratto.

Periodo Muromachi

Nacquero diverse scuole in tale periodo, quando operò Sesshu (1421_1507) un monaco zen che fu il più grande rappresentante della pittura haboku, a macchie di inchiostro.

Kanò Motondou animò la severa bellezza della pittura ad inchiostro con l’impiego di colori.

 

Alessandra Federico

 

 

seers cmp badge